javasup ha scritto:Vi confermo che in caso di positività al Covid il certificato è nullo. Attenzione che ci sono conseguenze legali e penali in caso di "furberie".
Observer ha scritto:Tenete presente che, per la pandemia COVID, i positivi sono stati inseriti in una banca dati centralizzata del ministero della salute.
Questo perchè soprattutto i più giovani sono stati curati prevalentemente da remoto se non in presenza di complicanze inabilitanti gravi quali per esempio la necessità di ventilazione assistita, e quindi la terapia intensiva.
Questo per un duplice motivo: preservare i pochi posti disponibili per i casi più gravi, ma soprattutto per evitare che persone esenti da patologie venissero a contatto in reparti COVID con pazienti compromessi e per questo veicolo e cronicario di altre e più numerose patologie.
Entrare in un reparto COVID da sano, soprarttutto nella prima metà dell'anno scorso ... significava uscirne compromessi di sicuro! E difatti il personale medico e paramedico, ha pagato drammaticamente in ordine di vite perse questa maledetta pandemia.
Detto questo, per curare i casi tra 5 virgolette meno gravi di COVID e per seguirli da remoto, è stata creato questo database nazionale.
Incrociarlo con tutti i database presenti, ormai, tipo con gli atleti agonisti, ormai è questione di un clic.
Anche per questo, conviene moltissimo evitare di fare i furbi!
Riki007 ha scritto:Guardi che io non ho assoluta intenzione di "fare il furbo" dato che il primo a rimetterci in fatto di salute potrò essere solo ed esclusivamente io e ringraziando il cielo non mi mancano le 100 E per rifare un altra visita e delle analisi...io sono stato una settimana in ospedale con ossigeno ed è chiaro che questo la usl se lo sia segnato ma non credo proprio avvertirà l'Aia ne tantomeno il medico sportivo che non credo passi il tempo a spulciare le schede dei propri pazienti per vedere se salta fuori qualche positivo specie tra i calciatori dilettanti, ovvio che casi come il mio ce ne saranno a bizzeffe e la maggior parte di loro dovranno ripagare le visite di tasca propria,non è assolutamente un problema spendere soldi quando si tratta di salute e fanno bene anche a farlo dato che ci sono state persone piuttosto giovani che hanno avuto dei bei danni...il mio post è stato solo per convidire la mia esperienza e se disgraziatamnete un collega dovesse risultare positivo ora sa a cosa andrà incontro...ma vedermi rispondere da chi suppongo sia un collega "occhio a non fare il furbo" sinceramente mi ha un pò deluso...
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