Qualità della serie A e VAR

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Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Seyen il lun mag 17, 2021 8:40 pm

Oramai sono uscito dai ranghi arbitrali da 3 anni, quasi vicino comunque allo scadere dei 45 massimo. Da sempre ho seguito le problematiche arbitrali con distacco, cercando (senza fare tifoserie di basso livello) di valutare oggettivamente la qualità degli arbitri nelle serie maggiori.
Di colleghi che sono saliti fino lassù ne ho avuto come compagni di sezione, anche magari solo come assistenti, ma nell'arco degli anni ho notato un netto abbassamento del livello arbitrale. Ovvio che i vari Collina, Rosetti, Rizzoli non escono come funghi, sono spesso unici nel loro essere.
Ma mai come quest'anno ho visto un livello in netto peggioramento, con tanti errori tecnici, anche gravi.

Secondo voi può essere dovuto al VAR, e quindi alla mancanza di maggiore responsabilità che l'arbitro in campo ha. Oramai si sentono a mio avviso quasi degli spettatori, che tentano ogni tanto di farsi vedere e fare magari la cagata più grande della loro carriera.

Io sono un fan del VAR, anche se ne rimodulerei alcune cose, ma sebbene voglia che esista, sento che sta decisamente abbassando la qualità degli arbitri.
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda GioClasse90 il lun mag 17, 2021 9:47 pm

Il problema non è quest'anno. Il problema sono i dieci anni trascorsi, in cui siamo passati da 4 élite + vari altri arbitri che potevano dirigere qualunque gara in patria a 1 solo élite e non più di 3-4 arbitri (élite compreso) che possono dirigere qualunque gara.

Rizzoli non so se ci sarà ancora l'anno prossimo, ma sta facendo il pane con la farina che ha
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Refforever il mar mag 18, 2021 7:11 am

L'avevo scritto in altro post e ribadisco la mia idea.
L'arbitro è un investimento di lungo termine e quindi le cause partono da lontano e secondo me sono diverse:
1) la divisione della CAN avvenuta nel 2010, che ha ucciso la crescita progressiva degli arbitri giovani, buttati nella mischia in serie A con tutte le difficoltà del caso;
2) un problema generazionale con cui anche l'arbitraggio deve confrontarsi. Ogni sport ha le sue generazioni e suoi momenti d'oro. Negli ultimi 7/8 anni di talenti veri ce ne sono stati pochi, vuoi per poca fame dei ragazzi, vuoi per sfortuna, vuoi per errori, un minestrone di ragioni. La generazione Agnolin/Casarin e quelle dopo dei Collina, Cesari, Boggi, Farina, Messina, Rosetti sono forse stagioni irripetibili, che però vengono da lontano. Nascono 10/15 anni prima, plasmati da insegnanti di livello tecnico e morale incredibile. Talenti + maestri, un connubio perfetto per emergere.
3) il tentativo fallito di un "professionismo" che ha solo aperto un solco tra l'elite e la base; ha obbligato gli arbitri (impegnati moltissimo) a lasciare il lavoro, creando delle aspettative che spesso sono state disilluse. Arrivare in serie A dopo 10/12 anni di lavoro alle spalle probabilmente rendeva gli arbitri più uomini, più forti e più resistenti alle pressioni ed indipendenti dalle delusioni.
Capisco che può sembrare una disamina superficiale, ma trovare le ragioni e spiegarle in poche righe è molto complicato.
Ora però è il momento di trovare le soluzioni, per non perdersi nel solito gioco di ricercare i colpevoli e perdere di vista l'obiettivo che è quello di una rinascita e soprattutto per non trovarsi fra 10 anni in una situazione ancor peggiore. Io ad esempio, proporrei un passo indietro sul professionismo, destinando le risorse economiche alla formazione di base. Gli ex arbitri dismessi dovrebbero andare a lavorare alla base, magari remunerati per impedir loro di uscire dall'Associazione alla ricerca di uno stipendio che non c'è più.
Sono convinto che il doppio tesseramento possa essere uno strumento che avvicina i giovani all'arbitraggio e magari qualcuno in più sceglie di restare. Magari sulla quantità qualcosa di buono esce.
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Observer il mar mag 18, 2021 7:36 am

Refforever ha scritto:
[...]
2) un problema generazionale con cui anche l'arbitraggio deve confrontarsi. Ogni sport ha le sue generazioni e suoi momenti d'oro. Negli ultimi 7/8 anni di talenti veri ce ne sono stati pochi, vuoi per poca fame dei ragazzi, vuoi per sfortuna, vuoi per errori, un minestrone di ragioni. La generazione Agnolin/Casarin e quelle dopo dei Collina, Cesari, Boggi, Farina, Messina, Rosetti sono forse stagioni irripetibili, che però vengono da lontano. Nascono 10/15 anni prima, plasmati da insegnanti di livello tecnico e morale incredibile. Talenti + maestri, un connubio perfetto per emergere.


Noto l'assenza di Rizzoli. Lapsus freudiano o finalmente ho trovato qualcuno che la pensa come me?

Refforever ha scritto:3) il tentativo fallito di un "professionismo" che ha solo aperto un solco tra l'elite e la base; ha obbligato gli arbitri (impegnati moltissimo) a lasciare il lavoro, creando delle aspettative che spesso sono state disilluse. Arrivare in serie A dopo 10/12 anni di lavoro alle spalle probabilmente rendeva gli arbitri più uomini, più forti e più resistenti alle pressioni ed indipendenti dalle delusioni.
Capisco che può sembrare una disamina superficiale, ma trovare le ragioni e spiegarle in poche righe è molto complicato.
Ora però è il momento di trovare le soluzioni, per non perdersi nel solito gioco di ricercare i colpevoli e perdere di vista l'obiettivo che è quello di una rinascita e soprattutto per non trovarsi fra 10 anni in una situazione ancor peggiore. Io ad esempio, proporrei un passo indietro sul professionismo, destinando le risorse economiche alla formazione di base. Gli ex arbitri dismessi dovrebbero andare a lavorare alla base, magari remunerati per impedir loro di uscire dall'Associazione alla ricerca di uno stipendio che non c'è più.
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analisi assolutamente non superficiale. per larghissimi tratti condivisibile.
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Refforever il mar mag 18, 2021 7:45 am

Caro Obs, è un lapsus. Si può pensare qualsiasi cosa, ma chi fa una finale mondiale, una di Champions, una di Europa League va messo di diritto nella "Hall of Fame". Avrei voluto essere io così "poco" bravo. :)
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Observer il mar mag 18, 2021 7:59 am

Refforever ha scritto:Caro Obs, è un lapsus. Si può pensare qualsiasi cosa, ma chi fa una finale mondiale, una di Champions, una di Europa League va messo di diritto nella "Hall of Fame". Avrei voluto essere io così "poco" bravo. :)


:lol: :lol: :lol: :lol:
in realtà era una battuta dedicata a chi mi conosce personalmente.
amo dare di me un'immagine pessima!

ps: la valutazione negativa si riferisce al Rizzoli dirigente, il Rizzoli Arbitro, scaltro, determinato, molto attento ai buoni rapporti ... è difficile parlarne male (seriamente) senza rischiare di incorrere nella sindrome del parvenu!

ovvero di quello che sermoneggia a vanvera.

contestare Rizzoli arbitro, sarebbe come se un pubblicista desse i voti a Montanelli. Fa ridere ... tutto qua :)
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda marblearch il mar mag 18, 2021 8:12 am

Molte cose condivisibili. Attenzione però a favoleggiare i bei tempi andati.

1- oggi le telecamere spaccano i capelli in 5. Una volta errori su errori passavano bellamente " in fanteria". E l 'arbitro era bravissimo.

2- gioco abissalmente più lento. Che se per un 25enne conta poco per un 45enne fa differenza. Personalmente vidi un Casarin all 'ultimo anno. Un arbitro di tennis correva più di lui.

3- Regolamento più semplice e senza tante sofisticazioni ( che portano a discussioni e giudizi stroncanti). Agnolin, grande arbitro, arbitrava a modo suo. Erano molto più liberi.

4- atteggiamento calciatori molto più composto e rispettoso. Altre generazioni.

Quindi da qui a mettere a paragone la povertà odierna , rispetto ai bei tempi andati , meriterebbe un pò di riflessione in più.
E sinceramente oggi è mille volte più difficile arbitrare.
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Observer il mar mag 18, 2021 8:28 am

marblearch ha scritto:Molte cose condivisibili. Attenzione però a favoleggiare i bei tempi andati.

1- oggi le telecamere spaccano i capelli in 5. Una volta errori su errori passavano bellamente " in fanteria". E l 'arbitro era bravissimo.

2- gioco abissalmente più lento. Che se per un 25enne conta poco per un 45enne fa differenza. Personalmente vidi un Casarin all 'ultimo anno. Un arbitro di tennis correva più di lui.

3- Regolamento più semplice e senza tante sofisticazioni ( che portano a discussioni e giudizi stroncanti). Agnolin, grande arbitro, arbitrava a modo suo. Erano molto più liberi.

4- atteggiamento calciatori molto più composto e rispettoso. Altre generazioni.

Quindi da qui a mettere a paragone la povertà odierna , rispetto ai bei tempi andati , meriterebbe un pò di riflessione in più.
E sinceramente oggi è mille volte più difficile arbitrare.


effettivamente è vero molto di quello che dice Marbl.

vi porto un esempio, guardate per favore questo video

https://youtu.be/96kFOEAJiKU

Olanda - URSS 2-0 finale degli europei 1988

Arbitro uno straordinario personaggio dell'epoca, Michel Vautrot (FRA).

Guardate l'interferenza tecnica di Vautrot sul gioco, e ditemi se oggi sarebbe possibile analizzare tecnicamente il gioco come fa lui.

A prescindere dal fatto che nel 1988 il retropassaggio al portiere fosse ancora permesso (fu eliminato per Italia '90) non è tanto una questione legata alla velocità del gioco. L'Olanda gioca da sempre un calcio basato sul presidio della zona, fin da allora, e la velocità di gran parte dei suoi assi da Gullit un poi non è sindacabile.

E' proprio una questione di assetto delle regole. A quei tempi, era normale spezzettare il gioco in micro momenti.

Senza fluidità, senza che l'Arbitro fosse un elemento propulsivo dello spettacolo lasciando giocare due squadre straordinarie, ricche di campioni.

In più ovviamente Vautrot, matto come un cavallo, ci metteva del suo come personaggio.

Erano i nostri tempi.

In piccolo anche noi arbitravamo così ... e abbiamo imparato con il tempo e con le modifiche regolamentari a evolverci, e a capire che il tempo passa e cambia il contesto.

E per questo gli attori!
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda napisan il mar mag 18, 2021 8:32 am

marblearch, questo valeva certamente per gli arbitri dell'era Casarin, Agnolin e Boggi. Decisamente meno per i Collina, Farina, Rosetti.

Personalmente credo che i ragazzi della Can (generalizzo, so che non è corretto) scendano in campo troppo preoccupati: preoccupati di quel che si vedrà dalla tv, preoccupati che il Var li possa correggere, preoccupati che un errore contro certe squadre possa tenerli fermi per settimane, preoccupati dei gettoni di presenza eventualmente persi, preoccupati di mantenere il contratto=ingaggio per un altro anno, non avendo in stragrande maggioranza altra attività lavorativa, purtroppo.
Ed invece la forza di un arbitro deve essere quella di andare in campo liberi.
Come minimo urge togliere i gettoni, retribuzione uguale per tutti a parità di fascia, se faccio 20 gare o 15 non cambia (oggi 5 gare di A in meno cambia di 20mila euro...).
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Re: Qualità della serie A e VAR

Messaggioda Observer il mar mag 18, 2021 9:04 am

napisan ha scritto:marblearch, questo valeva certamente per gli arbitri dell'era Casarin, Agnolin e Boggi. Decisamente meno per i Collina, Farina, Rosetti.

Personalmente credo che i ragazzi della Can (generalizzo, so che non è corretto) scendano in campo troppo preoccupati: preoccupati di quel che si vedrà dalla tv, preoccupati che il Var li possa correggere, preoccupati che un errore contro certe squadre possa tenerli fermi per settimane, preoccupati dei gettoni di presenza eventualmente persi, preoccupati di mantenere il contratto=ingaggio per un altro anno, non avendo in stragrande maggioranza altra attività lavorativa, purtroppo.
Ed invece la forza di un arbitro deve essere quella di andare in campo liberi.
Come minimo urge togliere i gettoni, retribuzione uguale per tutti a parità di fascia, se faccio 20 gare o 15 non cambia (oggi 5 gare di A in meno cambia di 20mila euro...).


Analisi perfetta.
Rimedio proposto molto interessante, anche se secondo me non conclusivo.

Io penso che 2 AIA diverse vivono nella stessa Associazione. E secondo me sono inconciliabili per alcuni versi.
Però credo che la soluzione che proponi, mi pare di ricordare sul modello Spagnolo, sia molto interessante.
E concorrerebbe a rasserenare l'ambiente.

Fino a giugno :)
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