da bracco75 il mar mag 18, 2021 2:50 pm
L'argomento mi piace, e mi piacciono tutti gli interventi che ho letto, alcuni dei quali li condivido.
Il mio pensiero è che oggi la qualità media dell'arbitraggio italiano sia peggiorata, e questo peggioramento è figlio di diversi fattori.
1) primo tra tutti, un fatto "storico-congiunturale", non è, questa, epoca di fenomeni, come lo è stato il decennio precedente e quello ancora prima;
2)la malaugurata scissione della Can. Su questo punto, devo contestare ad alcuni degli utenti che mi hanno preceduto, seppur trattasi di contestazione affettuosa, che alcuni di essi solo oggi ne sottolineano l'assurdità tecnica, ma fino a 2-3 anni fa la appoggiavano o, quantomeno, non la contrastavano come invece in molti abbiamo fatto qui su. Io ho speso anni ad urlare contro quell'obbrobrio, forse la scelta più disastrosa fatta da Nicchi, o subita, ma fa lo stesso. Ricordo come altri utenti autorevoli come Luca Marelli hanno denunciato da subito l'assurdità di quella scissione, i cui effetti vediamo oggi e vedremo nei prossimi anni ancora;
3)si, il calcio è cambiato, ed oggi ogni match viene vivisezionato come 20 anni fa non accadeva. Ma 20 anni fa la tv pullulava di trasmissioni spazzatura che sollevavano polveroni moviolistici su questo o quel match, interrogazioni parlamentari, denunce sociali, dunque non è che non vi fosse una eco mediatica, era solo più...ruspante e meno tecnologica;
4)l'assenza di Organi Tecnici in grado di "formare" e non solo di scegliere nel modo più gradito alle società. Diciamo la verità, la preclusione del nostro miglior arbitro con l'Inter, per un episodio importante ma non di certo clamoroso, è assurda, e Rizzoli, che l'ha avallata, ne è direttamente responsabile;
5)l'avvento del Var ha fortemente deresponsabilizzato gli arbitri, che, soprattutto in alcuni casi, preferiscono non decidere e lasciare che la decisione sia presa al video, perchè così vogliono. Non va bene, non va affatto bene così.
Ecco perchè ribadisco il mio pensiero: ci vuole un innovatore, non un "politico" seppur tecnicamente top come Rizzoli, per compiere una rivoluzione dalla quale far nascere una nuova generazione di grandi arbitri.
Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà. W. Allen