da SamTheRef01 il mar mag 10, 2022 9:30 pm
Partendo dal presupposto che secondo me, se l'obiettivo del challenge è ridurre le polemiche ecc, beh sono convinto che le polemiche aumenterebbero. Immaginate la scena: l'arbitro giudica regolare un contatto in area, Mourinho chiede il challenge. L'arbitro procede alla revisione e decide che quel contatto per lui continua ad essere fallo. Risultato? Polemiche a non finire, Mourinho in conferenza stampa a dire che nemmeno di fronte all'evidenza.
Oppure poniamo un altro caso molto più borderline: dopo che l'arbitro ha dato seguito al challenge richiesto da Mourinho, rimanendo però sulla sua decisione, 30 minuti più tardi è Inzaghi la Roma di Mou segna, ma Inzaghi dell'Inter ritiene vi sia un fallo ad inizio azione. L'arbitro va al monitor, ritiene che effettivamente il contatto sia falloso e pertanto annulla la rete della Roma.
Ecco, questo esempio per dire: avete idea di quante ulteriori polemiche potrebbero esserci? E guardate che in caso di introduzione del challenge, queste situazioni saranno all'ordine del giorno.
Siamo sicuri di voler condurre il calcio verso questa deriva? Secondo me sarebbe il bar sport in campo, non la Serie A
Ma detto questo, se proprio dovesse essere introdotto, occorrerebbero paletti ben precisi. Massimo 1 challenge a tempo per ogni squadra. A richiederlo ufficialmente potrebbe essere il dirigente addetto all'arbitro, su indicazione dell'allenatore, al quarto ufficiale, che provvederà ad informare il direttore di gara, il quale alla prima interruzione provvederà a visionare le immagini. Il dirigente addetto all'arbitro dovrà comunicare all'arbitro la situazione che si vuole revisionare e il VAR a quel punto dovrà fornire tutte le immagini in suo possesso relativamente all'episodio.
Al fine di impedire che si faccia un abuso del challenge per perdere tempo o simili, introdurrei questa regola: qualora il challenge chiesto nel PRIMO TEMPO non vada a buon fine, quella società non potrà usufruire del challenge NEL SECONDO TEMPO di gara.
Qualora invece la società chieda il challenge nel secondo tempo e non vada a buon fine, non potrà utilizzare il challenge NEL PRIMO TEMPO della gara successiva.
Questo per ovviare al rischio di un uso tattico dello strumento. Per il resto della gara rimane il VAR che opera come ha sempre fatto e seguendo il protocollo VAR in vigore