da fischiofiasco il dom giu 05, 2022 11:55 am
I tempi passati (che personalmente da un punto di vista della personalità arbitrale rimpiango ampiamente) ci restituiscono spesso un calcio più ruspante, più evento sportivo e meno show come sovente accade oggi. Non so se fosse giusto come era prima, molto probabilmente, però, non si sarebbe verificato un avvenimento cronologicamente recente (2003) come le corna in eurovisione di un famoso calciatore dell'epoca a un arbitro altrettanto noto. Qualora il temerario fosse arrivato a tanto, non so come sarebbe finita con in campo gente del calibro di Lo Bello sr o Michelotti o Agnolin....
Ricordo Pairetto sr (altro scarsino in quanto a personalità...eheh, modalità ironica) urlare in faccia a Scoglio quasi fin dentro la panchina. E nessuno si lamentava dei modi perchè, al di là di tutto, molto spesso c'era rispetto e si poteva anche non mandarsele a dire. Oggi, e lo dico con estrema tristezza, non si capisce nulla. L'autorità dell'arbitro svilita da sentenze tenui vale quanto quella del docente messo sotto scacco da famiglie che difendono i loro pargoli o come quella del poliziotto o del carabiniere di cui pochi rispettano divisa e funzione. Il calcio del passato avrà avuto i suoi difetti, non lo discuto, ma quei personaggi, quegli arbitri e quei calciatori (penso ad alcuni capitani come i Baresi, Scirea, Antognoni, Zaccarelli e Di Bartolomei) li rivorrei ora. Senza indugio. Un Matusalemme