Parma-Juventus

I casi regolamentari più interessanti che accadono sui campi di serie A, B e a livello internazionale

Re: Parma-Juventus

Messaggioda rorli il mer gen 16, 2013 4:03 pm

gadamer ha scritto:" dopo che è stato volontariamente calciato...." letteralmente, rimarco letteralmente dice tutto e niente. Dopo quanto e quando? Immediatamente, dopo aver calciato, mai più per l'intera partita?


Qui il rischio di non poter toccare per tutta la partita non vale, perchè se lo tocca un avversario ed il portiere lo prende con le mani, non si tratta più di pallone "calciato volontariamente verso di lui da un compagno", ma quantomeno "calciato volontariamente da un compagno e toccato da un avversario".
Come vedi, senza bisogno di collegare le due parti della norma, ma solo limitandosi alla formulazione letterale, il generico dopo ha un significato ben specifico.
Il che non toglie, ovviamente, che il regolamento potrebbe essere scritto meglio, potrebbe essere più completo, ecc.
Così come non toglie che con questa forumlazione ci può stare anche l'interpretazione opposta.

Scusa una domanda: se un giocatore passa al portiere, che stoppa il pallone e poi lo prende in mano, secondo te è fallo? Ovviamente sì. Se invece il portiere cerca di stoppare, sbaglia lo stop e per evitare di far arrivare il pallone ad un attaccante lo prende in mano, secondo te è fallo? Ovviamente sì. Nel caso del rinvio sbagliato, cosa cambia? Solo la volontà del portiere. Ma se nessuna norma prevede eccezioni del genere (peraltro sarebbe ben difficile trovare una formulazione che non lasci spazio ad elusioni), mi viene difficile capire in base a cosa potrei fare interpretazioni di questo tipo.
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Re: Parma-Juventus

Messaggioda BlueLord il lun feb 25, 2013 1:19 pm

Il quesito appare tra le risposte date dal settore tecnico sul nuovo numero della rivista "L'Arbitro" in distribuzione da oggi.


Durante una partita c’è stato un retropassaggio volontario al portiere. Quest’ultimo ha rinviato il pallone in maniera errata e la palla è schizzata verso l’alto all’interno dell’area di rigore. Mentre il pallone riscendeva un avversario ha tentato di colpire la palla con la testa. A questo punto il portiere è intervenuto con le mani allontanando il pallone prima che quest’ultimo fosse stato toccato dell’attaccante. In questo caso come ci si deve comportare? È da ritenere una condotta scorretta visto che il pallone era stato passato da un difendente?


La norma alla quale si fa riferimento ha già “celebrato” il 20° anniversario dalla sua approvazione (30 maggio 1992), rimanendo nel tempo sostanzialmente invariata, ma come si vede ancora si presta a qualche dubbio interpretativo. Invero, il testo già dalla sua prima formulazione apparve abbastanza lineare: “Ogni volta che un calciatore deliberatamente calcia il pallone in direzione del proprio portiere, quest’ultimo non può toccarlo con le mani. Se, comunque, il portiere tocca il pallone con le mani, deve essere accordato alla squadra avversaria un calcio di punizione indiretto nel punto in cui l’infrazione è stata commessa”. L’infrazione, quindi, era (ed è) determinata da tre elementi: 1 – pallone giocato con i piedi (o su rimessa laterale, ipotesi aggiunta in un secondo tempo – N.d.A.); 2 – volontariamente; 3 – il portiere lo tocca con le mani. Nel caso prospettato è quello che in effetti avviene, a nulla rilevando il fatto che il portiere abbia dapprima provato (senza successo) a rinviare il pallone con i piedi. Il “divieto” di toccare il pallone con le mani, nato dal fatto che un compagno del portiere gli abbia calciato volontariamente il pallone non viene a cessare per il fatto che lo stesso portiere lo tocchi prima con un’altra parte del corpo (cosa assodata, ad esempio, se nell’effettuazione di un calcio di rinvio, un calciatore passa il pallone al portiere che, trovandosi fuori dell’area di rigore, lo gioca con i piedi per poi rientrare in area e raccoglierlo con le mani). Si tratta, però, di un semplice fallo e non anche di una scorrettezza e, pertanto, l’arbitro dovrà accordare un calcio di punizione indiretto senza assumere alcun provvedimento disciplinare.



Dunque il calcio di punizione indiretto a favore del Parma ci doveva essere, ne consegue che l'interpretazione di De Marco fu errata.
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