Sangiovannese-Grosseto (porta più bassa)

[Observer]

devono averla fatta per forza e prima del fischio di inizio, altrimenti non partiva la questione...

spero per l'arbitro almeno!

[Dode]

La fossetta in corrispondenza della riga non ha alcun senso. Se parliamo invece di spianare un paio di metri dentro l area di porta rendendo piano (pendenza irrisoria) una ragionevole zona in cui opera il portiere allora se ne puo parlare, visto che comunque i campi non sono biliardi. La foto (magari e manipolata nel senso che non e il lavoro finito) cosi non ha senso.

[Darpa93]

A.S.D. SANGIOVANNESE 1927 – U.S. GROSSETO 1912 S.R.L.:

Il Giudice Sportivo,
- letto il reclamo fatto pervenire a seguito di tempestivo preannuncio dalla U.S. GROSSETO 1912 S.R.L., con il quale si chiede di infliggere alla A.S.D. SANGIOVANNESE 1927 la sanzione della perdita della gara in epigrafe, per avere il sodalizio presentato al direttore di gara, prima dell’inizio gara, specifica riserva scritta in merito all’altezza delle porte e che l’arbitro avrebbe autorizzato lo svolgimento della gara “in condizioni di assoluta irregolarità del campo di gioco”, non avendo la Sangiovannese rimediato alla situazione denunciata dal Grosseto, bensì creato ”una sorta di fosso/solco esattamente in corrispondenza della linea di porta che, oltre a rendere disomogeneo il terreno, essendosi creato uno scalino, lo ha reso certamente più pericoloso”;

- lette le controdeduzioni depositate dalla A.S.D. SANGIOVANNESE 1927, con cui si chiede il rigetto del reclamo e la omologazione della gara;

- rilevato come il direttore di gara, nel proprio referto, afferma chiaramente che: a) la società Grosseto presentava alle 14.28 una riserva scritta che contestava l’irregolarità delle porte del terreno di gioco; b) il direttore di gara, con l’ausilio dell’attrezzatura messa immediatamente a disposizione dalla squadra locale “accertava che l’altezza di entrambe le porte era di 235 cm”; C) in seguito ad immediati lavori di sistemazione, “la società locale è riuscita a regolarizzare le porte e le sue relative dimensioni”; d) in ragione di quanto precede la “gara è iniziata con 36’ di ritardo (15.06)”.

- rilevato come sempre il direttore di gara, a cui è rimessa ogni valutazione sulla regolarità del terreno di gioco, su richiesta di codesto giudice sportivo, ha inviato un supplemento al proprio referto di gara in cui non offre alcun riscontro alle circostanze lamentate dal sodalizio reclamante, ma a maggior chiarimento dettaglia quanto già esposto, specificando che la società ospitante “ha immediatamente provveduto ad abbassare il dislivello che era presente nelle linee di porta” e successivamente il medesimo primo ufficiale di gara ha provveduto “insieme ai dirigenti e ai capitani delle due squadre” a misurare “la distanza tra l’estremità bassa della traversa e la linea di porta che misurava 2,44 mt, così da rendere regolari le porte del terreno di gioco”.

P.Q.M. Delibera:

1) di respingere il reclamo;
2) di convalidare il risultato della gara conclusasi con il punteggio di 1-1;
3) di comminare alla A.S.D. SANGIOVANNESE 1927 l’ammenda di euro 300 per il tardivo inizio della gara;
4) di addebitare la tassa di reclamo sul conto della U.S. GROSSETO 1912 S.R.L.

[Asko]

Per carità...

[Sognatoreadri]

Una lacuna regolamentare porta ad una omologazione imbarazzante francamente

[Observer]

Una lacuna regolamentare porta ad una omologazione imbarazzante francamente

in che senso? non ho capito

[Sognatoreadri]

C'è una falla nel regolamento.
Non ha nessun senso scavare la buca perchè il pallone si trova comunque su un piano(terreno di gioco)che ha un'altezza superiore rispetto alla proiezione ortogonale di un punto qualsiasi della traversa sul piano(linea di porta).
Non ha assolutamente senso, dal punto in cui viene calciato il pallone la porta continua ad avere la stessa altezza irregolare.

Scavare una buca di 10 cm onestamente è ridicolo: per chi lo propone, per chi lo accetta(AE).Imbarazzante davvero.
L'IFAB dovrebbe normare questa cosa vietandolo espressamente.
O si alzano i pali oppure si va a casa.

Intendo questo obs

[Odoacre85]

Nessuno ha presentato riserva scritta per la trincea…anzi i capitani e i dirigenti hanno avvallato! Se avessero vinto non ne avremo parlato

[Galaxy]

Io sapevo che sul regolamento fosse esplicitamente vietato creare solchi nel terreno di gioco.. sbaglio?

[Asko]

Tiro su questa discussione perché ho appena letto che la stessa cosa è successa nella finale dei play out di D (quindi partita ben più importante di quella oggetto della discussione) tra Caratese e Varese, le due società hanno continuato a suon di ricorsi fino al Coni

Io resto scioccato, finiremo per scoprire che è prassi giocare con porte non regolamentari... e poi tanto alla giustizia sportiva va anche bene così. Fossi dirigente di una squadra con un portiere bassottino ci farei un pensiero a questo punto


Copio e incollo l'articolo che ho trovato con i vari passaggi:

SE NON RESTA CHE SCAVARE, ABBIAMO TOCCATO IL FONDO: IL CASO DI FOLGORE CARATESE-VARESE
Articolo a cura di Pino Caligiuri.
Non è certo la prima volta che capita e forse non sarà l’ultima. Ma chi, come me, mantiene un po’ di ingenuità, continua a meravigliarsi che certe cose accadano alle soglie del calcio professionistico. Veniamo ai fatti. Il 14 maggio 2023 è in programma il playout in casa della U.S. Folgore Caratese ASD, contro la S.S.D.A.R.L. Città di Varese. In gioco la permanenza in serie D o la retrocessione nel campionato di Eccellenza. Durante il riscaldamento i dirigenti del Varese notano qualcosa che pare non regolare nel campo e lo fanno notare all’arbitro.
Di che si tratta? Lo possiamo capire in maniera dettagliata leggendo il supplemento di rapporto che il Giudice sportivo ha richiesto al direttore di gara: entrambe le porte del campo della Caratese erano di altezza inferiore a quella regolamentare, ovvero a 2,44 metri. Che fare allora? Semplice, un paio di badili e si può scavare un solco sotto la porta, poco meno di dieci centimetri bastano. C’è anche un video sul canale YouTube Forza Sangio in cui è possibile vedere all’opera i solerti tesserati della Caratese impegnarsi nell’intervento, con il contributo fattivo anche di qualche giocatore che guadagna gli ultimi millimetri pestando il terreno.
L’arbitro effettua nuovamente le misure e le porte risultano di altezza regolare. A questo punto il Varese consegna al direttore di gara una riserva scritta articolata in tre punti, che fa notare la presenza di almeno due avvallamenti superiori ai 3cm sotto la traversa per tutta la sua lunghezza. La riserva riguarda ancora la regolarità delle altezze delle traverse poiché, se e vero che la distanza tra traverse e linee di porta sono regolari, rimane il fatto che la distanze tra le traverse e il resto del campo da gioco non raggiungono quelle regolamentari. Infine la manovra di scavo ha comportato una nuova tracciatura delle linee di porta che alla fine risultano di larghezza ben superiore a 12 cm e comunque superiore a quella del palo.
Ricevuta la riserva la terna arbitrale decide che la partita può iniziare regolarmente, anche se nel frattempo si è anche accumulato un notevole ritardo. Sul campo la partita se la aggiudica la Caratese 2-0, dopo i tempi supplementari. Caratese salva e Varese in Eccellenza. Ma la gioia della salvezza ottenuta sul campo dura poco. C’è un primo ricorso del Varese, sulla base delle riserve scritte consegnate al direttore di gara prima dell’inizio dell’incontro. Il giudice sportivo non accoglie il ricorso e, facendo fede al rapporto del direttore di gara, conferma il risultato del campo. I varesini si rivolgono allora alla Corte d’Appello federale, che dà loro ragione stravolgendo il pronunciamento del giudice sportivo: 3-0 a tavolino per il Varese, e Caratese retrocessa in Eccellenza.
A questo punto la Caratese ricorre al 3° grado di giudizio, il collegio di garanzia del CONI, la I^ sezione, competente in materia di questioni tecnico-sportive. Tra le possibili soluzioni il collegio poteva confermare la sentenza della Corte d’Appello Federale (FIGC): Caratese retrocessa a cui non sarebbe rimasto altro che il ricorso al TAR. Oppure poteva rimettere il caso in mano alla Corte d’Appello Federale per ulteriori approfondimenti, in attesa di un nuovo giudizio che avrebbe potuto cambiare la prima sentenza dando ancora ragione al Varese oppure annullare la sentenza della Corte d’Appello, validando così la conferma del risultato sul campo da parte del giudice sportivo. Questa poteva apparire la soluzione più sensata, vista la competenza dell’organo e la presenza di tutti gli elementi per esprimere un giudizio.
Il collegio di garanzia del CONI arriva invece a una sentenza esplicita. Annulla il giudizio della Corte d’Appello Federale e omologa il risultato del campo: sarà la Caratese a disputare il prossimo campionato di serie D. Varese, che si dice sorpresa dalla decisione del CONI, si riserva di valutare altri eventuali passi legali. Tra le possibilità per ottenere la categoria superiore per via giudiziaria, infatti, ci sarebbe ancora un ricorso al TAR. Dal comunicato ufficiale della società, tuttavia, si intuisce che Varese è già andata oltre questo avvilente episodio. Sembra saggiamente più proiettata a consolidare il progetto sportivo a medio-lunga scadenza e a impegnarsi ad allestire una squadra che possa aspirare a raggiungere i migliori risultati senza sprecare ulteriori energie e risorse tra avvocati e corti: un po’ di sano realismo in una storia così amara. Ricordiamo che il Varese nel 2012 sfiorò la Serie A, mancante dal 1975, perdendo la finale playoff contro la Sampdoria.
L’amarezza che nasce quando in un caso così banale è necessario l’intervento del collegio di garanzia del CONI. Tre gradi di giudizio e la storia potrebbe non essere ancora finita. Pensare alla riforma della giustizia sportiva è diventato indispensabile, pensando a quanti altri casi simili possono presentarsi nei campi di provincia italiana. Il rammarico che si prova se si pensa che, alle soglie professionismo, occorra ricorrere a tali espedienti per poter disputare una partita così importante in un campo regolamentare. Lo stato di salute del nostro movimento calcistico, forse non è così solido.
Resta un dubbio a cui non sono stato in grado di trovare risposta: la mancanza dell’altezza regolamentare delle porte, è stata dovuta ad un improvviso sprofondamento o a un innalzamento repentino di tutto il terreno di gioco nelle ore che hanno preceduto la partita? Perché su quel campo sono state disputate partite del campionato. Quindi ciò che ha portato alla irregolarità riscontrata, deve essere successo tra l’ultima giornata e i playout. Fenomeni di subsidenza? Sommovimento naturale dei terreni? Ciò a cui non voglio credere invece, è che questa situazione persistesse da tempo e che nessuno abbia mai eseguito verifiche; perché le conseguenze porterebbero fino a mettere in discussione il sistema metrico decimale…
Infine è d’uopo menzionare che la Folgore Caratese è recentemente diventata proprietà per intero di Sportitalia. Michele Criscitiello era già stato presidente del club dal 2016 al 2022, ma senza esserne il plenipotenziario. La società brianzola ha una lunghissima storia sportiva, risalente addirittura al 1909 e può annoverare nella sua tradizione sportiva la partecipazione a 9 campionati di serie C. Negli anni ’90 è proprio da qui che decollò la carriera di Moreno Torricelli, che fu acquistato dalla Juventus dopo un’amichevole estiva.