Sulla falsariga dell'errore clamoroso sul fuorigioco nell'ultima partita dell'Atletico, altra scena quasi "comica" vista dall'esterno, ma difficile da credere, nel campionato spagnolo.
Sul punteggio di 2-1 per la squadra di casa, l'arbitro De Burgos Bengoechea (FIFA, 2nd) assegna 4 minuti di recupero, ma fischia la fine della partita al minuto 93, scatenando le proteste degli ospiti. Subito dopo il triplice fischio, si vede l'AA1 Diaz Perez Del Palomar dire all'arbitro, via auricolare, "falta un minuto". Il direttore di gara viene quindi raggiunto dagli assistenti e mostrando il cronometro spiega ai giocatori del Granada che il fischio è arrivato al minuto corretto, che non ci sono stati errori, e tra le proteste del Granada le squadre cominciano a rientrare negli spogliatoi, con i calciatori che si scambiano le magliette, si tolgono i parastinchi ecc.
A quel punto, forse un colloquio con gli assistenti, ma dopo 4-5 minuti buoni dal momento del fischio finale, quando già era terminato il collegamento di DAZN, lo stesso collegamento riprende e si vedono i calciatori riindossare calzettoni, maglietta e parastinchi, perché bisogna giocare l'ultimo minuto della partita, tra l'incredulità, stavolta, dei giocatori del Siviglia e di Lopetegui.
Ora, ci sta che l'arbitro sbagli il minuto del fischio finale, è accaduto anche ad Irrati qualche anno fa se non erro, quindi non condannerei l'arbitro per questo. Ma mi chiedo come sia possibile che servano 5 minuti per realizzare il tutto e per far riprendere il gioco, a mio parere la comunicazione della terna doveva essere estremamente più tempestiva, così come Diaz Perez Del Palomar aveva fatto. Non si capisce perché l'arbitro non gli abbia dato ascolto già in un primo momento.