da Observer il lun mag 10, 2021 2:36 am
chiudiamola qui un corno!
Allora, vediamo di fare chiarezza. Il termine “sudditanza psicologica” io non lo ho mai usato, e non perché abbia problemi a farlo … ma solo perché non lo ritenevo attinente all’argomento.
Care le mie anime belle, mi spiace se ho perso la vostra stima, ma guardate che la sudditanza psicologica è un fenomeno che è sempre esistito, dalla notte dei tempi, e che non basta espungerlo dal nostro vocabolario per poter dire di averlo superato.
Fin dai tempi in cui si diceva, forse scherzando, negli anni 70 che un Arbitro andasse a arbitrare la Juventus a piedi, e tornasse in 131. Ovviamente una boiata, con il senno di poi, ma il sintomo di un qualcosa che comunque esiste, e di cui occorrerebbe parlare. Troppo facile fare le anime belle come fate voi, e dire: non riesco a capire come possa non aver visto quel rigore. Non lo ha visto, perché non lo voleva vedere è l’unica spiegazione di una mente libera e aperta. A meno che non vogliamo pensare che avesse un tafano in un occhio, non fosse distratto da un extraterrestre che stava facendo esperimenti stile X-File, o vittima di un incantesimo “confundus” fatto da Harry Potter in persona.
Guardate che fenomeni di alterazione delle decisioni su fattori terzi, non sono così lontani nel tempo da essere ancora vivi nelle nostre esperienze, e non basta dire “non ne voglio parlare” per far si che il fenomeno sparisca come con un agitar di bacchetta magica.
Con questo intendo dire che siamo sotto una nuova calciopoli? MA NEMMENO PER IDEA! Per questo trovo vile e scorretto il comportamento di chi mi ha con faciloneria etichettato come “sudditanza psicologica” perché i casi sono due: o non ha capito cosa ho scritto, oppure è in malafede.
Io ho scritto e confermo che è così che mille volte un Arbitro capace di “gestire” le situazioni in situazioni dubbie, propende per non far male a una grande squadra. Si chiama attitudine gestionale, ed è quella attitudine che ti permette di uscire dalle situazioni facendo il compendio delle tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) evitando di prendere una posizione ritenuta scomoda da una grande squadra.
Peraltro, il nostro attuale designatore quando andava in campo, oltre a mettersi le spalline di spugna e rialzarsi le scarpe per sembrare più alto, era maestro e libero docente della materia in questione. Normale che i suoi Arbitri eccellano nella cosa.
Peraltro, per tentare di spiegare cosa intendo, è tutto quello che non è Maresca per capirci. Maresca non ha paura di prendere decisioni, anche impopolari, se lo ritiene opportuno. Possiamo pensare che possa essere un pochettino permaloso? Forse si, ma di sicuro non possiamo dire che Maresca sia sordo. Questo porta però Maresca a essere poco amato dalle squadre, che infatti lo accusano (falsamente) di fare il fenomeno in campo da un punto di vista disciplinare.
Ecco, che Maresca non sia amato da Rizzoli credo che sia esperienza comune. Tanto da far dire che, se Fabio fosse passato alla CAN sotto la sua gestione, probabilmente non avrebbe fatto la carriera che ha fatto. Troppo impulsivo, troppo diretto, troppo “dialogante” con i calciatori.
Ma allora quale è il concetto alla base del quale un Arbitro con 204 presenze in serie A, 7 presenze in Champions League, 10 in Europa League, ha arbitrato in Francia e Arabia Saudita per conto della UEFA, eccetera ecco… come fa uno con questa decennale esperienza a non vedere un rigore così evidente?
Questo può accadere sempre per il solito meccanismo che denuncio sempre e da una vita, ovvero dalla mancata normativa delle chiamate al VAR.
Fino a quando un Arbitro non verrà punito per una “correzione” di una propria decisione da parte del VAR allor quando appare palese, come in questo caso, che l’errore è evidente, e evitabile, nessuno mai concederà un simile rigore. Perché non gli conviene “gestionalmente”. E non si porrà nemmeno la domanda se sia giusto o sbagliato, perché tanto se sbaglia, c’è il VAR che lo corregge e a lui non capita nulla.
Quindi, se ha ragione ci fa una bella figura, se ha torto lo corregge il VAR e nessuno può dirgli niente … per quale motivo uno “furbo” dovrebbe impelagarsi in una decisione del genere quando le castagne dal fuoco gliele può togliere qualcun altro?
Non vi piace come concetto?
Figuratevi se possa piacere a me, che lo sto denunciando sfidando l’ottusità generale.
Avete delle soluzioni alternative su come possa essere possibile non dare un rigore così?
Sono tutto orecchi, ma per favore non prendere in giro l’intelligenza di chi è stato in campo con un fischietto in bocca dicendo “era difficile da valutare”.
Grazie.
Ps: ho notato nelle risposte di molti: sdegno, condanna, biasimo. Ma ci fosse uno di voi che ha voluto rispondere nel merito. Alle cose spiacevoli, non si risponde facendo spallucce, o inarcando le sopracciglia dallo sdegno. Perché poi siete sempre quelli che dicono di fronte alle evidenze delle sim-card lussemburghesi come era possibile, o di fronte ai voti cambiati dagli OT dopo i passaggi che era un mero errore di stampa. E che a uccidere il presidente, è stato Lee Harvey Oswald con un fucile a otturatore manuale!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)