cammello ha scritto:Observer ha scritto:secondo me le decisioni evidenziate sono entrambe corrette.
forse avrei evitato di stare li per 10 secondi con il rosso in mano aspettando che la calciatrice della Roma si rialzasse.
Se lo fa in una gara di serie C nel sud di Italia ... non ne esce bene.
per il resto, tutto corretto secondo me!
Giusto per rinfrescarmi la memoria e per crescere dal confronto.....se sei l'OA di questa gara non le rilevi nulla sul posizionamento del secondo rigore?
Le consiglierei prudenza, perché se da un lato considero positivo in una analisi di priorità focalizzarsi sul confronto tra attaccante e difensore nell'analisi, si prende un rischio perché l'area di rigore è presidiata sia da attaccanti che da difensori, e per questo se la calciatrice invece di andare al contrasto per il controllo del pallone, avesse generosamente fatto un assist orizzontale verso il centro dell'area di rigore, la Collega si sarebbe trovata fuori fuoco nella analisi di spinte trattenute e contatti bassi.
Questo però non lo si può desumere da un singolo episodio, occorrerebbe vedere con che frequenza Lei tende a prendersi questo genere di rischi, e quanto tali rischi sono giustificati nell'economia della gestione della gara.
Occorrerebbe fare soprattutto un'analisi di tenuta atletica in generale, perché a inizio filmato la vedevo rimbalzare come una pallina da flipper per il campo, ma al 33° del st (minuto del secondo rigore) fischia a 15 metri di distanza dal focus dell'azione. Lo dice la pettinatura del campo, nonostante sia scesa "dritta" nel seguire l'azione. Non vorrei che fosse una che parte a "tuono" all'inizio, per impressionare ... e che poi calasse alla distanza.
Ma ti ripeto, didatticamente la tua osservazione è pertinente, ma andrebbe calata nella gestione della gara.
Detto questo, parti dal presupposto che io ero un pessimo OA