da Arbiter_21 il lun feb 27, 2023 9:49 pm
Primo tempo per me mediocre di Colombo. A livello tecnico, non mi è piaciuto un fallo fischiato alla Samp in cui l’attaccante bianco celeste e il difendente blucerchiato si sono trattenuti praticamente a vicenda e con la stessa (lieve) intensità. Il direttore di Como fischia fallo a favore della difesa, a mio avviso secondo la logica (sbagliatissima, dalle giovanili fino alla serie A) del “nel dubbio, palla alla difesa”. Sul disciplinare, manca un giallo a Pedro, se non sbaglio, che a mio avviso era necessario tirar fuori. Bene sul possibile contatto da rigore che vede protagonista ancora Pedro: l’AE, vicinissimo, indica con chiari gesti di continuare a giocare e prende una decisione per me giusta con la massima credibilità. Ciò su cui deve migliorare è, per quanto sia normale alla dodicesima in serie A, il lato della personalità. Tre gli episodi che non mi hanno convinto del giovane arbitro: 1. A pochi minuti dall’inizio della gara un giocatore della Samp calcia il pallone via dopo un fischio a proprio sfavore di Colombo. Ora, essendo il pallone lanciato comunque nella direzione in cui bisognava battere il calcio di punizione e non essendo proprio platealmente un gesto di stizza, ci sta non ammonire, ma avrei richiamato il giocatore. 2. Luis Alberto protesta per tutta la gara (le immagini lo inquadrano anche a fine primo tempo in un colloquio animoso con Colombo) e in particolare intorno al 20’ se non sbaglio, quando a gioco in corso, dopo la decisione del direttore di gara di lasciar giocare su un contrasto che lo vedeva protagonista, protesta con gesti e voce presumibilmente alta all’indirizzo dell’arbitro. Protesta troppo plateale per essere lasciata impunita. Avrebbe anche lanciato un messaggio a tutti gli altri. 3. Lazzari, in occasione di una segnalazione dell’assistente arbitrale che indicava che il bianco celeste non era riuscito a tenere in campo il pallone, manda “a quel paese” (ci siamo capiti) con la mano e soprattutto con la voce (labiale limpidissimo) l’AA. Per me male non aver sentito nulla, ancor di più aver fatto finta di nulla se fosse così, da parte dell’AE e del quarto uomo. Queste cose non sono accettabili in serie A. Questo è cartellino rosso diretto senza se e senza ma. Chiaramente Colombo gode di minor rispetto e esercita minor autorevolezza sui calciatori, ma bisogna guadagnarsela e se non si comincia prendendo queste decisioni “comportamentali” non si migliorerà mai.