GRAVINA: "da oggi chi tocca un Arbitro uscirà dal calcio"

[OldRef]

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - "L'idea è quella di tutelare sempre di più e nel miglior modo possibile la categoria dei giovani arbitri che subiscono violenze inaudite, non solo da calciatori ma anche da dirigenti. E' chiaro che chi tocca l'arbitro dovrà uscire dal mondo del calcio". Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc che in consiglio ha stigmatizzato la preoccupante recrudescenza delle aggressioni ai direttori di gara definendoli "atti vili e incresciosi", anticipando lo studio, d'accordo con l'Aia, di una norma di contrasto da sottoporre alla prossima riunione del Consiglio Federale, che preveda sanzioni ancora più severe, fino alla possibilità di punti di penalizzazione in classifica per la società cui appartiene il tesserato che si rende colpevole di violenza. "Secondo me ci deve essere fino alla radiazione, ma dipende dalla gravità, per chi tocca l'arbitro - ha proseguito Gravina - Mentre una società deve pagare quando c'è il suo coinvolgimento diretto o indiretto perché non fa nulla". Poi ha concluso: "Abbiamo bisogno di rispetto del mondo del calcio, è fondamentale lanciare questo messaggio". (ANSA).

Link: https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/sp ... 35a9c.html

Screenshot articolo "Corriere dello Sport":

[Indice]

Purtroppo il problema non lo si risolve passando dai 4 o 5 anni di squalifica alla radiazione... nelle categorie minori dilettantistiche aggirano agevolmente il problema giocando con nome falso.
Premesso che il problema innanzitutto è di natura culturale (ma qui si apre un fronte di dibattito completamente diverso) credo che la migliore deterrenza possa essere coinvolgere direttamente le società attraverso sanzioni a loro dirette come ad esempio punti di penalizzazione in classifica, lunghe squalifiche di campo e soprattutto multe salate. Solo in questo modo si avrebbe una collaborazione concreta delle società in quanto avrebbero un interesse diretto nel prevenire episodi violenti dei loro tesserati altrimenti il più delle volte la loro risulta una collaborazione solo di facciata.

[Observer]

speriamo ....

[aiasalento81]

Sono "spot" che sento da 30 anni. Come con Abete etc.
Il problema oltre che sportivo è sociale. Quello che manca completamente è l'educazione sportiva, riflessa anche coi problemi in Serie A, ma sarebbe un tema troppo grosso da trattare.

Nel piccolo per provare a risolvere la situazione servirebbe (se si vuole davvero combattere il problema e non solo di facciata):
finchè non viene estromessa dal campionato la società con ammende economiche importanti (con conseguenze penali ed economiche e non solo sportive anche per l'aggressore), le stesse società continueranno a non avere interesse (ovvio che generalizzo, ma ci sono tante società serie) a fare nulla.

Continuerò a ripeterlo: al 40enne (o 30enne o ragazzino socialmente delinquente) che rompe il naso all'arbitro di essere radiato non interessa nulla.

[marblearch]

Sono "spot" che sento da 30 anni. Come con Abete etc.
Il problema oltre che sportivo è sociale. Quello che manca completamente è l'educazione sportiva, riflessa anche coi problemi in Serie A, ma sarebbe un tema troppo grosso da trattare.

Nel piccolo per provare a risolvere la situazione servirebbe (se si vuole davvero combattere il problema e non solo di facciata):
finchè non viene estromessa dal campionato la società con ammende economiche importanti (con conseguenze penali ed economiche e non solo sportive anche per l'aggressore), le stesse società continueranno a non avere interesse (ovvio che generalizzo, ma ci sono tante società serie) a fare nulla.

Continuerò a ripeterlo: al 40enne (o 30enne o ragazzino socialmente delinquente) che rompe il naso all'arbitro di essere radiato non interessa nulla.

Se da un parte ci si chiede se estromettere una Società posso essere troppo penalizzante, magari a fronte di un singolo atto di violenza, ovvero di un singolo "fuori di testa", dall'altra ci sono casi di totale ignavia ( vedi le immagini ultime di quel collega siciliano in Promozione) dove tutti stanno a guardare: lì io estrometterei la società dei rei e pure l'altra (specchio dei tempi, dove se vedi uno morente per strada, giri lo sguardo e te ne vai); dopo fossi il Prefetto due parole alle forze dell' Ordine che fuori del recinto stanno a osservare pure le farei, ma qui la cosa non è di nostra competenza e si fa ancor più seria.

[lahir]

L'ho già detto altrove. L'unica via è la giustizia ordinaria: eliminare la clausola compromissoria, eliminare la norma che impedisce di denunciare un altro tesserato, nei casi di violenza. Mi picchi? Ti porto in tribunale senza tante autorizzazioni e oltre a te cito come responsabile civile la società calcistica.

-- gio mar 16, 2023 4:17 pm --

Tra l'altro a pensarci bene un trucchetto ci sarebbe: vengo picchiato, mi dimetto, una volta dimesso denuncio e poi chiedo di rientrare nell'associazione, in tal modo ho aggirato il divieto.

[Old Man]

L'ho già detto altrove. L'unica via è la giustizia ordinaria: eliminare la clausola compromissoria, eliminare la norma che impedisce di denunciare un altro tesserato, nei casi di violenza. Mi picchi? Ti porto in tribunale senza tante autorizzazioni e oltre a te cito come responsabile civile la società calcistica.

-- gio mar 16, 2023 4:17 pm --

Tra l'altro a pensarci bene un trucchetto ci sarebbe: vengo picchiato, mi dimetto, una volta dimesso denuncio e poi chiedo di rientrare nell'associazione, in tal modo ho aggirato il divieto.

Ma guarda Lahir che negli ultimi anni, a fronte di atti di violenza, la Presidenza FIGC ha sempre concesso l'autorizzazione ad adire le vie legali verso i tesserati aggressivi. La clausola compromissoria ha lo scopo di evitare tutta una serie di contenziosi per problemi di insulti o proteste colorite che andrebbero punite con le sole sanzioni sportive. Il problema è che non tutti, anche a fronte di atti violenti, hanno intenzione di mettersi in ballo con tribunali ed avvocati nonostante l'AIA metta a diposizione i propri legali, questo anche a causa dei tempi lunghi della giustizia ordinaria e dell'incertezza delle decisioni dei giudici. A ciò si aggiunge lo shock psicologico che spesso porta ad abbandonare l'attività.

[Observer]

L'ho già detto altrove. L'unica via è la giustizia ordinaria: eliminare la clausola compromissoria, eliminare la norma che impedisce di denunciare un altro tesserato, nei casi di violenza. Mi picchi? Ti porto in tribunale senza tante autorizzazioni e oltre a te cito come responsabile civile la società calcistica.

-- gio mar 16, 2023 4:17 pm --

Tra l'altro a pensarci bene un trucchetto ci sarebbe: vengo picchiato, mi dimetto, una volta dimesso denuncio e poi chiedo di rientrare nell'associazione, in tal modo ho aggirato il divieto.

Ma guarda Lahir che negli ultimi anni, a fronte di atti di violenza, la Presidenza FIGC ha sempre concesso l'autorizzazione ad adire le vie legali verso i tesserati aggressivi. La clausola compromissoria ha lo scopo di evitare tutta una serie di contenziosi per problemi di insulti o proteste colorite che andrebbero punite con le sole sanzioni sportive. Il problema è che non tutti, anche a fronte di atti violenti, hanno intenzione di mettersi in ballo con tribunali ed avvocati nonostante l'AIA metta a diposizione i propri legali, questo anche a causa dei tempi lunghi della giustizia ordinaria e dell'incertezza delle decisioni dei giudici. A ciò si aggiunge lo shock psicologico che spesso porta ad abbandonare l'attività.

una fotografia nitida, esattissima e dettagliata ... nella sua crudezza purtroppo.
complimenti!

[marblearch]

L'ho già detto altrove. L'unica via è la giustizia ordinaria: eliminare la clausola compromissoria, eliminare la norma che impedisce di denunciare un altro tesserato, nei casi di violenza. Mi picchi? Ti porto in tribunale senza tante autorizzazioni e oltre a te cito come responsabile civile la società calcistica.

-- gio mar 16, 2023 4:17 pm --

Tra l'altro a pensarci bene un trucchetto ci sarebbe: vengo picchiato, mi dimetto, una volta dimesso denuncio e poi chiedo di rientrare nell'associazione, in tal modo ho aggirato il divieto.

Ma guarda Lahir che negli ultimi anni, a fronte di atti di violenza, la Presidenza FIGC ha sempre concesso l'autorizzazione ad adire le vie legali verso i tesserati aggressivi. La clausola compromissoria ha lo scopo di evitare tutta una serie di contenziosi per problemi di insulti o proteste colorite che andrebbero punite con le sole sanzioni sportive. Il problema è che non tutti, anche a fronte di atti violenti, hanno intenzione di mettersi in ballo con tribunali ed avvocati nonostante l'AIA metta a diposizione i propri legali, questo anche a causa dei tempi lunghi della giustizia ordinaria e dell'incertezza delle decisioni dei giudici. A ciò si aggiunge lo shock psicologico che spesso porta ad abbandonare l'attività.

Correttissima analisi (anche nelle conclusioni finali) . Quando Perinello entrò nella Commissione delle autorizzazioni, dove vi sono espressioni delle Leghe, ecc, trovo quasi la totalità di richieste rigettate ( "vie legali"); negli anni il lavoro suo e di Nicchi, portò ad una procedura di autorizzazione pressoché totale degli atti (reali) di violenza. L' azione di Nicchi e del suo Comitato nazionale sul tema violenza è stata importantissima e con tante iniziative concrete e a tutela dei ragazzi; poi purtroppo di fronte a talune disvalorialità non puoi farci nulla.

[GioClasse90]

Domanda un po' provocatoria: ma davvero a vostro figlio fareste fare l'arbitro di calcio col rischio ogni domenica che vi chiami rinserrato dallo spogliatoio o, peggio, dall'ospedale?
Lasciando stare i discorsi filosofici e valoriali e andando sul concreto.