Il
comportamento antisportivo è quella scorrettezza costituita da tutti quei falli, atti o gesti che sono contrari allo Spirito del Gioco.
E, alla luce della definizione, il Settore Tecnico USA è andato, a mio avviso, un po' troppo velocemente. Che provocare o prendere in giro un avversario possa essere considerato una scorrettezza rientrante nel comportamento antisportivo è un'affermazione che può star bene nella ratio del Regolamento. Infatti, tanto per fare un esempio, le Regole del Gioco sanzionano con il cartellino giallo il calciatore che, avendo segnato una rete, festeggi con gesti che siano provocatori o derisori per gli avversari (Regola 12, pag. 131); ed è chiaro che, alla luce della definizione, questo
sia un comportamento antisportivo, poiché non è certamente nello Spirito del Gioco il farsi beffe dell'avversario. Detto ciò, non vedo perché il caso debba necessariamente essere limitato alla segnatura di una rete e, facendo tesoro del fatto che la lista nelle "Interpretazioni delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri" dei comportamenti antisportivi è solo una lista di esempi, e che quindi essi sono molti più di quelli ivi scritti, ovvero tutti quelli che possano rientrare nella definizione generale data alla tabella di pag. 151 e sopra riportata, penso di sentirmi in grado di dire che se, a pallone in gioco e avulso dalla gioia per la segnatura di una rete, un calciatore faccia dei gesti che siano provocatori o derisori, debba essere ammonito.
Ma qui casca la mela: chi ci dice che il calciatore
stia deridendo gli avversari? Per questo penso che il ST degli Stati Uniti sia stato un po' troppo generalista: siamo d'accordo che se apertamente, magari anche con qualche gesto aggiuntivo o qualche frase, stesse provocando gli avversari, sarebbe stato un comportamento per il quale l'ammonizione poteva starci. Ma il calciatore non potrebbe semplicemente star "infiammando" i propri tifosi?
Se io — da calciatore — vado allo stadio, e so che 200.000 persone o poco più mi stanno guardando, faccio di tutto affinché i tifosi mi acclamino e urlino il mio nome, e se ho un'opportunità come questa per mandarli in visibilio, non la spreco. E, in tutto questo, me ne frego del prendere in giro o deridere gli avversari; semplicemente, rendo "felici" i miei tifosi. Senza considerare che posso farlo anche per me stesso, magari per essere una rete che ricorderò a vita. E tutto questo, insomma, come può essere
contrario allo Spirito del Gioco? Anzi, è nel pieno spirito del calcio far esultare i tifosi, o cercare di andare oltre le proprie capacità segnando una rete indimenticabile. Per cui, in questo caso, il giallo sarebbe del tutto fuori luogo, quasi assurdo.
E noi non possiamo, almeno così, distinguere i due casi. Per cui, essendo una mia opinione, e valendo l'
"In dubio, pro reo",
in mancanza di altri gesti e/o espressioni verbali io non ammonirei il calciatore, non essendo CHIARA la volontà di deridere l'avversario. Tantopiù che l'informazione che loro hanno "ricevuto direttamente dall'IFAB" è semplicemente quella secondo cui se l'infrazione, commessa dall'attaccante, si concretizza prima della segnatura della rete, allora la rete va annullata, e ammonire il calciatore (tuttavia concedendola) sarebbe la scelta sbagliata; ma non è stata l'IFAB a dir loro di tirar fuori il giallo. Per cui... questa è una LORO interpretazione, e questo rimane un buon quesito da mandare al NOSTRO Settore Tecnico