pericarbonior ha scritto:marblearch ha scritto:Pacifici non ha deluso. Chiaro , preciso e determinato.
Bene.
Da quello che circola non sembrerebbe proprio così e c’è chi usa termini come “in difficoltà ed in ostaggio dell’opposizione”, ma se tu dici così vuol dire che ne sei convinto.
Non sono uso a dietrologie. Questa Associazione vive e prospera sulle dietrologie, sui retropensieri, sulle illazioni.
Non credo a mercimoni su base tecnica a discapito dei ragazzi in campo (come qui diversi danno per scontato); mai creduto. Credo in poca capacità capacità di taluni selezionatori messi lì per "opera fiduciaria" , ribadendo che i ruoli tecnici vadano affidati solo sulla base delle competenze.
Non mi interessa mettere in campo sistemi di coercizione elettorale, ma ribadire la necessità di un'etica personale.
Nessun sistema elettorale può superare le lobby , i comitati elettorali, gli sponsor che poi battono cassa. Fosse così le democrazie occidentali sarebbero pulite e invece sono zozze e marcie.
Si allarghi il numero di delegati, non votino i Presidenti di Sezione, si torni ai Delegati Tecnici ( OK OBS) nominati dal CRA e possibilmente facenti capo a più Sezioni, si rafforzi il compito delle CON, si diminuisca il peso dei voti degli OT in scheda tecnica, si facciano ispezioni tecniche alle Sezioni non da parte del CRA di competenza ma dal ST proveniente da altre macroregioni( torniamo al vecchio Ispettorato), si tolga l'indicazione dei Presidenti di Sezione per la nomina del CRA, ...meccanismi migliorativi ce ne sono. La perfezione non ci sarà mai.
Come detto dal Presidente Pacifici , qualora la Presidenza Federale non dia il giusto tempo affinché gli organismi di democrazia interna possano esprimersi sul documento proposto, lui voti NO. Non è questo il metodo che andava usato.
Sul merito si discute; il metodo dovrebbe essere inviso a ogni associato AIA.
Non si dia spazio a chi vorrebbe vedere l'AIA messa in mano a poteri forti che nulla farebbero di bene, se non dominarci come sempre han voluto fare.
Mi fanno tenerezza coloro che pensano al grande nome eletto a suffragio universale, come se un grande nome fosse garanzia di qualità, pulizia, onestà. Quando poi anche fosse così, con quale struttura governerebbe? Con lo stesso apparatcik di oggi, con gli stessi metodi, con gli stessi punti di debolezza., con gli stessi dirigentelli periferici, vassalli, valvassini e valvassori.