The_newfalse ha scritto:Lahir, scusa, ma mi sento chiamato in causa ("torpedone")..
Hai mai parlato con colleghi che hanno partecipato alle ultime 2 elezioni?
Prova, informati, poi ne riparliamo.
Hai mai fatto il consigliere sezionale, il componente Cra, il membro del ST? No? perché vedi, non tutti i "giacobini" parlano per sentito dire, e magari, forse, hanno un'esperienza di campo e di Associazione che nemmeno immagini.
Nemmeno a me piacciono i toni giustizialisti o grillini, anzi, ma qui siamo alle prese con un livello di politicizzazione mai visto prima, che sta generando danni enormi.
Riforme serie, che eliminino ogni conflitto d'interessi (come chiesto da gravina ieri), sono urgenti e necessarie, subito.
Invece qui si cercherà di fare un pastrocchio con base elettorale allargata per non perdere le proprie posizioni...
Io, se mi chiederanno di fare la mia parte, la farò, per il bene dell'aia, come ho sempre fatto, credimi, non solo dalla tastiera...
penso che tu dica cose molto giuste. fatico però a trovare delle sostanziali differenziazioni tra quello che tu affermi, e che è solenne e sacrosanto, e quello che lahir afferma.
il centro dell'intervento è evitare giacobinismi, non fare la conta dei meriti di chi scrive.
peraltro, come dice giustamente javasup, a prescindere da quanto uno si impegna in sezione ben vengano gli apporti di tutti, perchè l'obiettivo è quello di costruire una associazione partecipata. plurale, e soprattutto giusta.
poi, ovviamente, se e quando a qualcuno venisse in mente di chiederci di dare una mano, faremo credo tutti come fai tu e come abbiamo sempre fatto da quando siamo arbitri: risponderemo presente, ci rimboccheremo le maniche, e andremo a strappare le note spese, a fare i cassieri, o i revisori, i designatori, a spazzar per terra in sezione, a fare il componente CRA o in una commissione a portare il nostro know how e le nostre esperienze professionali, o al ST.
perchè è la natura di chi ama l'aia mettersi a disposizione.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)