da Observer il mer mar 29, 2023 4:52 pm
Mi permetto di portare il mio punto di vista personale, per dare un contributo alla riflessione.
- La pena irrogata è pesante o lieve? Intanto è la metà della richiesta dell’accusa, il che a me sembra abbastanza significativo per come siamo abituati in Italia rispetto ai vari gradi di giudizio che contraddistinguono il nostro diritto.
- La motivazione per cui 5 capi di imputazione su 7 non hanno trovato accoglimento, sul piano della giustizia non ha alcuna importanza a livello di Codice di Giustizia Sportiva. Resta il punto che 5 dei 7 capi di imputazione non sono stati ritenuti (nemmeno) dal giudice di primo grado meritevoli di trovare seguito e accoglimento. Nei prossimi gradi di giudizio vedremo come andrà perchè non so se in questo ambito del diritto viga il principio del divieto della reformatio in peuis. Magari nei prossimi gradi di giudizio, invece di 3 mesi ne prende 23.
- Il prezzo “politico” nel Codice di Giustizia Sportiva, non esiste. Continuiamo a confondere i piani della questione che possono anche magari correre paralleli, ma che in ossequio allo stato di diritto è bene e sacrosanto che mai si tocchino. La questione politica, è altra cosa e si regola in altro modo.
- Il caso Avalos non ha trovato spazio nella delibera di condanna per il semplice motivo che è del tutto inattinente al caso in questione, come mille altre bagattelle che sono state artificiosamente gettate nel calderone per generale le riprovazione collettiva e un sentimento di malcelato sdegno nei confronti di Alfredo Trentalange. Per questo con i capi di inputazione che hanno riguardato AT non c’entrano assolutamente nulla. Piaccia o non piaccia, questo dicono le risultanze dibattimentali
- Entrando nel merito dei due capi di inputazione che hanno trovato accoglimento, io continuo a chiedermi ancora senza risposta come sia possibile che al momento del fatto illecito contestato a AT non fossero in atto modelli organizzativi di verifica e tutela di come vengono impiegati i fondi dell’Associazione (ovvero una procedura di verifica dei rimborsi spese) se la stessa AIA aveva appena scoperto lo scandalo di rimborsopoli. Delle due l’una, o i modelli esistono ma per delle motivazioni da appurare non hanno funzionato, oppure questi modelli non esistono e allora non ci si sarebbe dovuti nemmeno accorgere di rimborsopoli.
- Per quanto attiene ai 3 mesi per la questione Sandroni, mi pare prima di tutto abbastanza deduttivo che la testimonianza di Sandroni sia stata ritenuta riscontrata e credibile “solo” perchè il Sandroni allega copia della e-mail da lui inviata a D’Agostini con le doglianze rispetto all’operato di D’Onofrio. Peraltro, sarebbe stato bello sapere la versione di AT di quella telefonata: la conferma, la smentisce, la tratteggia in maniera diversa da come la riferisce il Collega Sandroni? Mi domando come mai, in delibera, manchi completamente il punto di vista dell’accusato sull’argomento, se non altro per spiegare come mai non sia stato ritenuto credibile. E mi domando: non è che in tutte le memorie difensive che sono state respinte, ci fosse anche materiale atto a far luce su questo episodio sicuramente increscioso, e censurabile per come lo descrive il collega Sandroni?
- Per quanto attiene alla tua ultima chiosa sui ruoli tecnici, sinceramente non ho compreso il senso per cui non so come interagire con essa.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)