VINCI. Ha aperto la porta di casa e si è ritrovato di fronte Nicola Rizzoli, l’arbitro della finale dei Mondiali di calcio 2014 tra Germania e Argentina. Che non è arrivato da solo, ma si è presentato con tutta la “squadra” di colleghi designati per la partita di campionato Empoli-Chievo, in programma poche ore dopo al Castellani. Ma prima di raggiungere lo stadio, hanno fatto tappa a casa di Andrea Ferrara, quarantadue anni, che vive con la famiglia a Sovigliana.
Un passato da arbitro (nelle categorie dilettantistiche) e due interventi chirurgici all’orizzonte. È atteso da un periodo difficile, tra gli ospedali di Verona e Legnano, ma è pronto ad affrontarlo con la grinta che lo accompagna da sempre nelle sue battaglie e con il supporto della moglie e dei due figli, che gli sono sempre vicini. E ora ha anche la consapevolezza di avere un tifoso in più, decisamente speciale. Anzi, di un gruppo di tifosi.
Perché con Nicola Rizzoli (stavolta arrivato a Empoli nelle vesti di arbitro di porta), c’erano anche Maurizio Mariani di Aprilia, che ha diretto la gara, i due assistenti Lorenzo Manganelli di San Giovanni e Rodolfo Di Vuolo di Castellammare di Stabia, l’altro arbitro di porta Fabrizio Pasqua di Tivoli e il quarto ufficiale Giorgio Schenone di Genova.
Tutto merito di un’altra “giacchetta nera” di spicco, l’empolese Riccardo Pinzani, che nelle stesse ore, domenica sera, era impegnato come arbitro di porta in Sassuolo-Napoli.
È stato lui a far conoscere Ferrara e Manganelli: «Con il tempo siamo diventati amici - racconta Andrea - e spesso viene a trovarmi, così come accade con molti altri arbitri, a cominciare dal presidente della sezione Aia di Empoli, Lorenzo Sani, che mi è sempre stato vicino. Stavolta Lorenzo mi ha voluto fare un regalo enorme, presentandosi a casa mia in compagnia del numero 1 degli arbitri: è stata un’emozione fortissima prendere un caffè con Rizzoli, insieme alla mia famiglia. Ho provato una gioia indescrivibile».
Manganelli & company si sono intrattenuti per alcuni minuti a casa Ferrara, in via Garibaldi a Sovigliana: «Sono stati tutti eccezionali e disponibili, si sono informati sulle mie condizioni di salute e in merito agli interventi chirurgici che dovrò affrontare nelle prossime settimane. Non credevo ai miei occhi». Poi Rizzoli, quarantaquattrenne, originiario di Mirandola, “internazionale” dal 2007 e premiato recentemente come miglior arbitro al mondo, se n’è andato verso il Castellani, insieme a tutta la “compagnia”, impegnata a dirigere una partita che per l’Empoli, la squadra del cuore di Andrea, è finita decisamente male (il Chievo ha sbancato il Castellani 3-1).
Ma prima di lasciare Sovigliana di Vinci, l’arbitro internazionale ha fatto una promessa: «Mi ha fatto un “in bocca al lupo” - racconta Andrea - che mi ha riempito il cuore. E poi mi ha promesso che dopo i due interventi chirurgici - non appena sarà in zona per arbitrare una partita - verrà nuovamente a trovarmi. Mi ha commosso».
fonte: Il TIrreno