marblearch ha scritto:Un mondo del calcio malato. Una società malata e perversa. Il rilevare una mancanza di opportunità è tipica di una società burocratica, leguleia, codicillica, dietrologica quale quella italiana. Il soggetto in questione vive una vita serena e fa bene. Sul lettino dello psicanalista vadano altri. Jack mi piaci.
Stai scherzando, spero! A parte i soliti triti e ritriti luoghi comuni sulla società italiana (in tre righe mi hai fatto sbadigliare per 40 minuti dalla noia), è bene ricordare che l'arbitro oltre ad essere imparziale lo deve pure apparire. E poi, sei in serie A, sei un professionista, devi farti per forza il profilo FB col nickname finto (per quanto banalmente finto)? [Boh, sarà che non sono un nativo digitale, che sono un po' anziano, che per me la vita vera è per strada e non in rete, non so forse sono arretrato, ma proprio non capisco questa pressante necessità ad avere una vita social, soprattutto dei personaggi pubblici] Credo che qua nessuno abbia minimamente mai e poi mai messo in dubbio la professionalità di Giacomelli e siamo tutti d'accordo che l'inchiesta sia una cavolata, tuttavia non si può non rilevare l'inopportunità del profilo e della foto.
ps questa cosa della società perversa, burocratica, leguleia etc ti prego di farla presente anche alla giustizia domestica, soprattuto quando viene usata (sia la giustizia che la giustificazione dell'opportunità di determinati comportamenti) per colpire gli "avversari" [che brutta parola, proprio non mi va mai giù pensare che nella nostra associazione ci siano dei nemici da abbattere] politici.
-- sab dic 30, 2017 11:31 pm --
gadamer ha scritto:.....
L'invito a negoziazione assistita è privo di fondamento giuridico. Quello che viene contestato è un fatto illecito da responsabilità aquiliana. Per cui bisogna guardare il 2043 del codice civile: qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.
Ora ci devono essere tre elementi: un fatto che cagiona un danno, il danno deve essere ingiusto e la condotta colposa o dolosa dell'agente. Il fatto sarebbe la mancata rilevazione del fallo, il danno lo si rileverebbe dal Codice del Consumo, la condotta sarebbe quella dell'arbitro che non rileva il fallo. Manca un elemento: "l'ingiustizia" [non tutti i fatti che cagionano danni sono fatti illeciti, proprio perchè non sono "ingiusti": basti pensare, ad esempio all'autista che più velocemente "ruba" il parcheggio a chi l'aveva avvistato per primo, ha commesso un fatto dannoso, l'ha commesso dolosamente, ma il danno non è ingiusto, non esistendo leggi sulla precedenza nel parcheggio].
Lo studio cerca l'ingiustizia nella violazione del regolamento del giuoco del calcio, tuttavia se cerca lì l'illiceità del comportamento di Giacomelli, compie un autogol, proprio perché lo stesso regolamento invoca la non responsabilità dell'arbitro.
Infine, mi si permetta di dire che nessun giudice creerà mai un precedente (anche se non vincolante) anche al fine di evitare un fiume di contenziosi su ogni errore arbitrale, dai giovanissimi alla serie A.