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Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefoloni

MessaggioInviato: dom nov 18, 2018 1:45 pm
da Addizionale2
Tre i filoni dell'inchiesta: la tratta dei baby calciatori, le partite combinate e i lavori allo stadio di Prato.

Prato, 18 novembre 2018 - Dopo la chiusura delle indagini sulla Calciopoli toscana lo scorso settembre, arrivano le richieste di rinvio a giudizio avanzate dai magistrati titolari dell'inchiesta, i sostituti procuratori Lorenzo Gestri e Lorenzo Boscagli della Procura di Prato.

Sono diciannove le richieste di rinvio a giudizio nell'ambito dell'inchiesta, che si è mossa su tre filoni d'indagine: la tratta dei baby calciatori dall'Africa, la combine di alcuni incontri e le irregolarità nei lavori allo stadio "Lungobisenzio" di Prato.

Sicuramente il nome che più è conosciuto tra quelli per cui è stato chiesto il processo è quello di Matteo Trefoloni, ex arbitro di Siena di fama internazionale, che deve rispondere di frode sportiva per la partita del campionato di eccellenza Sestese-Nuova Chiusi dell’aprile 2017. L'accusa è stata mossa a Trefoloni in quanto presidente del comitato regionale arbitri della Toscana, che avrebbe preso accordi con l’ex patron della Sestese, Filippo Giusti (che ha patteggiato a indagini in corso), e con Fabio Bresci, vicepresidente della Lega nazionale dilettanti, per designare un arbitro che avrebbe favorito la Sestese nello spareggio paly out. L’arbitro scelto fu Federico Masilunas.

La richiesta di rinvio a giudizio per aver aggiustato o tentato di aggiustare i risultati di alcune partite del campionato 2016-2017 è arrivata per il direttore generale della Sinalunghese Bruno Mugnai, per il calciatore e l’allenatore del Foiano Filippo Zacchei e Luca Brini, per i direttori sportivi Alvaro Finocchi Arcipreti e Stefano Fiorini, per il calciatore della Bucinese Christian Prosperi, per il presidente e calciatore del Firenze Ovest Piero Colzi e Niccolò Terrafino, per il presidente dell’Aglianese Fabrizio Giusti.

Restano altri sette indagati che devono rispondere di immigrazione clandestina delle giovani promesse del calcio portate in Italia dalla Costa d’Avorio con la scusa di partecipare a stage sportivi e per le presunte irregolarità nei lavori allo stadio Lungobisenzio di Prato.

Il patron biancazzurro Paolo Toccafondi è accusato di aver favorito l’ingresso illegale in Italia di minori per trarne profitto, di falso per aver presentato un documento fittizio al giudice tutelare per l’affidamento di un giovane straniero e per abuso di ufficio in concorso con il carabiniere Goffredo Brienza.

Laura Natoli

https://www.lanazione.it/prato/sport/ca ... -1.4300422

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: dom nov 18, 2018 5:53 pm
da Radici
Ma va!!??

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: dom nov 18, 2018 5:58 pm
da Edwin
ma sul filone che interessa all'AIA...su Trefoloni vorrei capire che prove hanno in mano per andare a processo...Intercettazioni? non mi capacito che un dirigente del calibro di Trefoloni si "sputtani" per far vincere la Sestese (chiii??) ai play out

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 1:01 am
da mrgim
e l'arbitro designato non è sotto indagine ?

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 10:58 am
da czechpoint
Può essere tutto, ma il rinvio a giudizio c'è e ci auguriamo che venga dimostrata la sua estraneità al processo. Qualcuno sa cosa dicono le norme AIA in caso di rinvio a giudizio di un associato, per lo più con importante incarico dirigenziale come Trefoloni? Rimane tranquillamente al suo posto o deve essere sospeso in attesa del giudizio?

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 11:10 am
da bracco75
czechpoint ha scritto:Può essere tutto, ma il rinvio a giudizio c'è e ci auguriamo che venga dimostrata la sua estraneità al processo. Qualcuno sa cosa dicono le norme AIA in caso di rinvio a giudizio di un associato, per lo più con importante incarico dirigenziale come Trefoloni? Rimane tranquillamente al suo posto o deve essere sospeso in attesa del giudizio?


Ad oggi il rinvio a giudizio NON c'è; esiste solo la richiesta dei PM, che potrebbe essere accolta, respinta in toto o solo in parte.

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 11:45 am
da czechpoint
bracco75 ha scritto:
czechpoint ha scritto:Può essere tutto, ma il rinvio a giudizio c'è e ci auguriamo che venga dimostrata la sua estraneità al processo. Qualcuno sa cosa dicono le norme AIA in caso di rinvio a giudizio di un associato, per lo più con importante incarico dirigenziale come Trefoloni? Rimane tranquillamente al suo posto o deve essere sospeso in attesa del giudizio?


Ad oggi il rinvio a giudizio NON c'è; esiste solo la richiesta dei PM, che potrebbe essere accolta, respinta in toto o solo in parte.

Ok scusa, ma non mi intendo molto di queste procedure. Ma se fosse rinviato, le norme AIA che dicono?

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 1:51 pm
da gadamer
czechpoint ha scritto:----
Ok scusa, ma non mi intendo molto di queste procedure. Ma se fosse rinviato, le norme AIA che dicono?

Nulla di esplicito al riguardo. C'è da ricordare in premessa che le norme di disciplina AIA non possono prescindere dai principi generali del codice FIGC. Quest'ultimo a sua volta testuale: è adottato in conformità alle norme dell’ordinamento statale. Richiamo questo (codice FIGC) riportato all'interno del codice etico AIA.
Ne discende che un'eventuale rinvio a giudizio non configura di per se alcuna colpevolezza né per la giustizia ordinaria né per quella domestica, salvo esistano fatti a noi ignoti (testi, ammissioni....) che possano indurre ad aprire un'indagine interna. Perché va rammentato che il codice domestico è assai più restrittivo di quello della giustizia ordinaria.
Non esiste in sintesi alcun automatismo fra rinvio a giudizio e procedimento disciplinare AIA.
A margine mi colpisce, in negativo per lui, che un coimputato di Trefoloni abbia patteggiato.

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 2:06 pm
da bracco75
gadamer ha scritto:
czechpoint ha scritto:----
Ok scusa, ma non mi intendo molto di queste procedure. Ma se fosse rinviato, le norme AIA che dicono?

Nulla di esplicito al riguardo. C'è da ricordare in premessa che le norme di disciplina AIA non possono prescindere dai principi generali del codice FIGC. Quest'ultimo a sua volta testuale: è adottato in conformità alle norme dell’ordinamento statale. Richiamo questo (codice FIGC) riportato all'interno del codice etico AIA.
Ne discende che un'eventuale rinvio a giudizio non configura di per se alcuna colpevolezza né per la giustizia ordinaria né per quella domestica, salvo esistano fatti a noi ignoti (testi, ammissioni....) che possano indurre ad aprire un'indagine interna. Perché va rammentato che il codice domestico è assai più restrittivo di quello della giustizia ordinaria.
Non esiste in sintesi alcun automatismo fra rinvio a giudizio e procedimento disciplinare AIA.
A margine mi colpisce, in negativo per lui, che un coimputato di Trefoloni abbia patteggiato.


Aggiungo, a quanto autorevolmente argomentato da gadamer, che in astratto è possibile anche che alla condanna in sede penale non consegua un analogo provvedimento domestico, e viceversa. Molti comportamenti venuti fuori durante la prima Calciopoli non hanno rilevato ai fini dell'accertamento della penale responsabilità degli imputati, ma certamente rivestivano profili di punibilità in ambito associativo, e come tali sono stati sanzionati. Certo, è una vicenda sgradevole, come lo sono state altre venute fuori in precedenza.

Re: Calciopoli toscana, chiesto il processo a 19. C'è Trefol

MessaggioInviato: lun nov 19, 2018 3:04 pm
da gadamer
bracco75 ha scritto:Aggiungo,..... che in astratto è possibile anche che alla condanna in sede penale non consegua un analogo provvedimento domestico, e viceversa. Molti comportamenti venuti fuori durante la prima Calciopoli non hanno rilevato ai fini dell'accertamento della penale responsabilità degli imputati, ma certamente rivestivano profili di punibilità in ambito associativo, e come tali sono stati sanzionati. Certo, è una vicenda sgradevole, come lo sono state altre venute fuori in precedenza.

Sul "viceversa" concordo chiaramente, è ovvio e fattuale come scrivi.
Sulla parte sottolineata ho più di una riserva se ti riferisce al comportamento correlato alla carica (le vicende private sono altra faccenda). Cito lo stralcio dell'art.5/2 del codice etico:
Nell'esercizio delle attività di rispettiva competenza ogni Associato
deve dimostrare sempre trasparenza, onestà, lealtà, correttezza, equità,
imparzialità, segretezza, riservatezza, probità, terzietà, rispetto delle
regole, indipendenza, decoro, rigore, autonomia, autorevolezza, integrità
morale
.....
Ora appare problematico che un associato condannato, per fatti connessi, possa non aver trasgredito una norma del genere.
La conseguenza è inevitabile e per me evidente. Ogni condanna penale (con dolo per chiarezza) implica in sé, per natura, l'aver infranto i dettati della giustizia domestica. Un problema potrebbe con ogni probabilità sorgere causa i tempi per arrivare in giudicato.
Pessima, pessima vicenda concordo comunque si concluda, anche qualora ne uscisse prima del rinvio a giudizio come auspico.