Observer ha scritto:Una circolare firmata da Alfredo Trentalange ha appena messo fine a una delle cose meno sensate che esistessero nella nostra associazione.
Promozioni? Organi Tecnici?
Ma va, Carte di Credito.
L'AIA non poteva fare acquisti online, non poteva avere un pocket PayPal e non poteva usare carte di credito e di debito!
OGGI? nel 2021??? Ma siamo pazzi scatenati mi son sempre detto!
Questo significa liberi tutti?
NO! ASSOLUTAMENTE NO!
Alfredo Scrive, tra le altre cose: "Rimane, quindi, fermo il divieto di adoperare la carta di credito anche per prelievi di contante, mentre la valutazione delle circostanze che potranno portare ad utilizzare dette carte è rimessa alla decisione del Presidente di sezione, il quale si assumerà la piena responsabilità per l’utilizzo della carta di credito e per le conseguenze derivanti dal suo eventuale uso indebito, dovendosi sottolineare che con una carta di credito risulterebbe tecnicamente possibile effettuare pagamenti di acquisti anche in assenza di una sufficiente provvista finanziaria nel giorno dell’addebito sul c/c sezionale".
Ovvero, ragazzi responsabilizziamoci!
Presidenti di Sezione, siate responsabili.
OTN ... siate responsabili.
Se vogliamo crescere, e migliorarci, occorre che tutti noi si faccia un percorso di etica e uno scatto di orgoglio nell'ottica della responsabilità!
Grande Delibera, ottima idea!
Lo so, è una roba che appassionerà solo me, ma da dirigente sezionale e locale, sapeste che fatica si è sempre fatta. E lo scontrino, e il pezzo di carte, e il contante, e niente cassa. Che due uova!!!!!
Volete sapere una cosa che si potrà fare adesso? Campagne pubblicitarie online su social network.
Perchè? Perchè Brin, Page e Zuckemberg non accettano contanti ... se vuoi far campagne pubblicitarie devi metterci una carta di credito.
Ovviamente, ricaricabile, con un importo stanziato per la singola campagna. Ma che svolta accidenti! CHE SVOLTA!
Alfredo firma, ma sono altri ovviamente che pensano e scrivono determinate cose. Ora in Comitato Nazionale è arrivato chi non andrà più a Roma solo per passare un giovedì diverso.