LeaderSheep ha scritto:Se il limite dei 50 anni si riferisse agli arbitri sezionali, la modifica sarebbe ridondante, almeno in parte: già ora, infatti, tale facoltà è ammessa dalle norme che prevedono la possibilità, ove necessario per carenze di organico, che gli oa arbitrino fino al compimento del 50° anno. A tacere che con la cosiddetta criticità degli organici, nelle ultime stagioni antecedenti la pandemia, erano circa il 10% le sezioni in cui gli arbitri ots sono stati chiamati a dirigere (in media) oltre 25 gare mentre in quasi il 40% non arrivavano neppure alla soglia minima di 15 (al netto dei neo-immessi). In oltre un terzo delle sezioni poi c'era più del 15% degli arbitri che non dirigeva neppure una gara (sempre al netto dei neo-immessi).
Ad oggi per essere proposti alla CAI uno dei requisiti è "non aver compiuto il 28° anno di età alla data del 30 giugno" (che a mio sommesso avviso è già un limite elevato): innalzare di 2 anni la possibilità di passare al livello nazionale, vorrebbe dire portarlo fino a 30 anni. Nell'ottica di volersi adoperare per avere "internazionali giovani" qualche perplessità forse potrebbe sorgere.
Un OA dovrebbe fare l 'OA , non arbitrare . Tra l 'altro solo gare del SG. Questa decisione non è per nulla ridondante perchè si parla di AE e non di OA.
Inseguiamo i giovani internazionali ? Benissimo. E le norme tese ad esordi nelle cat superiori in corso di stagione , vanno in questa direzione. Quello bravo e giovane lo si nota subito e allora : " corsia preferenziale".
Poi c 'è tutta una " massa " di bravi arbitri che non si capisce perchè dobbiamo sacrificare sull 'altare di 1 o 2 ( forse) giovani internazionali. Ragazzi a cui a 27 anni dici, scusa ma sei vecchio. Ragazzi che vengono sbattuti fuori dai CRA e altro che passare al livello nazionale. Ragazzi che se ne vanno , sacrificati sull 'altare di cosa ?