marblearch ha scritto:Molte cose condivisibili. Attenzione però a favoleggiare i bei tempi andati.
1- oggi le telecamere spaccano i capelli in 5. Una volta errori su errori passavano bellamente " in fanteria". E l 'arbitro era bravissimo.
2- gioco abissalmente più lento. Che se per un 25enne conta poco per un 45enne fa differenza. Personalmente vidi un Casarin all 'ultimo anno. Un arbitro di tennis correva più di lui.
3- Regolamento più semplice e senza tante sofisticazioni ( che portano a discussioni e giudizi stroncanti). Agnolin, grande arbitro, arbitrava a modo suo. Erano molto più liberi.
4- atteggiamento calciatori molto più composto e rispettoso. Altre generazioni.
Quindi da qui a mettere a paragone la povertà odierna , rispetto ai bei tempi andati , meriterebbe un pò di riflessione in più.
E sinceramente oggi è mille volte più difficile arbitrare.
effettivamente è vero molto di quello che dice Marbl.
vi porto un esempio, guardate per favore questo video
https://youtu.be/96kFOEAJiKUOlanda - URSS 2-0 finale degli europei 1988
Arbitro uno straordinario personaggio dell'epoca, Michel Vautrot (FRA).
Guardate l'interferenza tecnica di Vautrot sul gioco, e ditemi se oggi sarebbe possibile analizzare tecnicamente il gioco come fa lui.
A prescindere dal fatto che nel 1988 il retropassaggio al portiere fosse ancora permesso (fu eliminato per Italia '90) non è tanto una questione legata alla velocità del gioco. L'Olanda gioca da sempre un calcio basato sul presidio della zona, fin da allora, e la velocità di gran parte dei suoi assi da Gullit un poi non è sindacabile.
E' proprio una questione di assetto delle regole. A quei tempi, era normale spezzettare il gioco in micro momenti.
Senza fluidità, senza che l'Arbitro fosse un elemento propulsivo dello spettacolo lasciando giocare due squadre straordinarie, ricche di campioni.
In più ovviamente Vautrot, matto come un cavallo, ci metteva del suo come personaggio.
Erano i nostri tempi.
In piccolo anche noi arbitravamo così ... e abbiamo imparato con il tempo e con le modifiche regolamentari a evolverci, e a capire che il tempo passa e cambia il contesto.
E per questo gli attori!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)