da Observer il sab giu 26, 2021 1:41 pm
Io non ho mai pensato che la giustizia AIA fosse asservita a Marcello Nicchi, e che quindi fosse tutta una burletta.
Certo, ci sono stati usi molto particolari, pirandelliani e finanche sbagliati di ricorso alla giustizia domestica nel passato della presidenza di Marcello Nicchi, ma non per questo ho mai pensato che la giustizia domestica fosse un bancomat, dove il presidente nazionale mette il tesserino, e ritira la sentenza che più lo aggrada.
Non avendolo mai pensato di Marcello, a maggior ragione non lo penso di Alfredo.
Quindi trovo molto sbagliato pensare che tutto sia stato scritto.
Ormai ... son condannati.
Dall'articolo si evince che uno degli accusati ha negato ogni addebito.
Chi ha più filo, tesserà più tela.
Aspettiamo che questa situazione si risolva, e lasciamo il procuratore Arbitrale libero di prendere le decisioni corrette, conforme ai regolamenti.
Se iniziamo a mettere in discussione l'istituzione ... viene davvero da chiedersi: ma che ci state a fare nell'AIA !!!!
Possiamo avere una bassa opinione delle persone. Ma le istituzioni, per favore, non demoliamole. Altrimenti chi governerà nel futuro, governerà solo un mucchio di macerie distrutte da lotte fratricide intestine che la guerra dei Balcani al confronto, era una mano di tressette.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)