Addizionale2 ha scritto:Perdonami ma così risulti stucchevole e da te non me lo aspetto.
non era mia intenzione esserlo, volevo solo porre l'accento sul fatto che nessuno di noi conosce la verità delle cose nella sua completezza
Addizionale2 ha scritto:Se nella campagna elettorale parli di trasparenza non puoi reintegrare degli arbitri a fronte di sentenze del tribunale federale avverse a tale reintegro senza dare la giusta trasparenza alla scelta ne tanto meno tirando fuori i colpevoli.
Trasparenza non significa strapparsi la pelle dal corpo per vedere cosa c'è sotto. Siamo arrivati a quello che io penso sia un assurdo di inneggiare alla trasparenza per rendere pubbliche le designazioni degli Osservatori.
E ripeto, se esiste una transazione esiste in quanto pendeva un procedimento aperto. Sportivo, o presso il tribunale civile non è dato di saperlo ne a me ne a nessuno di noi. Ma con i ricorsi si arriva fino al TNAS in sede sportiva, e poi c'è tutto il mondo dei ricorsi presso il tribunale civile che rappresentano una incognita. Vi ricordo che Greco non adì il tribunale civile per mancanza di voglia, e Gavillucci scrive nel suo libro che non lo fece per amore dell'Associazione per la quale preferì ad un certo punto mollare li e fare altro (e secondo me, se ne è pentito 100 volte). Quindi non è corretto dire che Minelli e Baroni fossero ormai fuori. Avevano secondo me ancora molte frecce al loro arco e cartucce da sparare. Legittimamente aggiungerei, perché ognuno lavora per se stesso.
Il senso di una transazione, nel diritto soprattutto anglosassone ma anche nel nostro, fonda le proprie basi sulla espressa rinuncia alla rivalsa in ogni sede per rivendicare un proprio diritto ... in cambio di un corrispettivo. Chi transa, ha tutto il diritto di richiedere "privacy" sui propri fatti intimi. Che non è il contrario della trasparenza, ma son due concetti differenti.
La trasparenza termina, o viene limitata, in considerazione della Privacy di ogni persona e del proprio diritto a vederla rispettata.
Addizionale2 ha scritto:Se denunci gli arbitri perché ritieni abbiano falsificato volontariamente dei rimborsi per appropriasi indebitamente di denari della federazione questi non possono continuare a fare gli arbitri.
Ti ricordo che la gran parte dei provvedimenti, sono arrivati direttamente da controlli effettuati dalla Deloitte per conto della FIGC e su incarico della stessa FIGC e non dall'AIA. FIGC che è dotata di un proprio codice e enti giudicanti, e di proprie leggi. Non capisco che cappero c'entri la dirigenza AIA con l'irrogazione delle pene da parte della FIGC.
Addizionale2 ha scritto:Se cambi le regole d’ingaggio a fine campionato per “avvantaggiare” una categoria di arbitri a discapito di altri ( anche se i motivi posso essere comprensibili) è come se stai cambiando i voti per far arrivare prima uno soggetto piuttosto che un altro.
Nemmeno a me è piaciuta questa norma, spero vivamente che vi siano state delle serie motivazioni per adottarla.
Addizionale2 ha scritto:
Quindi c’è poco da discutere, e se fino ad oggi probabilmente il TFN aveva cercato di “salvaguardare” queste scelte infelici dell ‘Aia dando dei suggerimenti che evidentemente non sono stati colti, ( a mio avviso più per incapacità che per volontà) anche loro saranno stufi e a meno che la diplomazia e la politica non si metta a lavoro di nuovo come fatto con i casi Greco, Gavillucci, Minelli, Baroni e tutto il vecchio CN, non vedo come ne possano uscire.
Se l’avessero voluti commissariare già ne avrebbero avuto più di un motivo ma evidentemente non è quella la volontà. Sicuramente il peso e l’immagine dell’Aia nei confronti della federazione è enormemente ridimensionato.
Queste sono tue considerazioni che rispetto in quanto tali, ma che non mi sento di commentare perchè non saprei che valore aggiunto apportare. Tu la pensi così, e io rispetto il tuo pensiero.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)