Observer ha scritto:cammello ha scritto:napisan ha scritto:Se davanti avesse avuto i 6 internazionali ed alcuni all'ultimo anno, o comunque a breve scadenza, potrebbe comunque essere il primo (o uno dei primi) dei papabili.
Quindi secondo te scriviamo giusto per scrivere. Suvvia.
no, il fatto è che scrivete cose notorie e risapute, che accadono dalla notte dei tempi, spacciandole per scandali appena scoppiati dopo un quindicennio di cieli tersi e sole splendente a queste latitudini.
Io ve lo dico da una vita che la fortuna, o la sfortuna di un Arbitro la fa' l'OT che lo designa. Se io credo in un Arbitro, per esempio TizioCaio, e voglio farlo crescere ... gli darò gare di coefficiente 2 ... lo farò sedimentare in serie A in modo da essere più o meno accettato, e gli manderò degli OA come dire ... malleabili o tecnici, insomma non degli spaccagambe.
Se invece un Arbitro mi sta sui cabasisi, lo faccio ammuffire in serie B in gare di livello 3, dove non accadono mai episodi e che per questo il voto massimo a cui potrà aspirare è 8,50 se va tutto bene. Gli mando un paio di OA giusti ... un paio di OT giusti ... e voilà le jeux son faits.
E' la prima volta che sentite questa storia? Se mi dite di si vi cresce il naso. Con la precedente gestione non succedeva? Se mi dite di si vi cresce il naso. Potrebbe succedere anche con questa, o con la prossima, o con quella dopo ancora ... certo che si! Dipende dalla integrità morale delle persone, ovvero in questo caso di Rocchi ... e non dal gruppo dirigente.
E' accaduto anche oggi? Non lo so, però una cosa la so. Per rompere questo andazzo, questo gruppo dirigente ha investito una cifra enorme per creare la CON ... e lavorare sulla figura degli OA. Se questo non vi basta, sinceramente non so come altro tentare di convincervi che la scelta di Pairetto, nonostante gli sprezzanti giudizi che sento, è nelle cose.
E ci può stare accidenti! E' un annetto buono che stiamo dicendo che Luca Pairetto è un altro ... che è più disteso, che sbaglia di meno se non zero. Ora spiace dover apparire un soldato giapponese che difende il forte, perchè tutto sono meno che quello. Però cavolo provatevi a mettere nei suoi panni. Con un padre reietto e condannato per colpe forse sue e forse no (giova ricordare che a livello di giustizia ordinaria, ne è uscito indenne). Un nonno Arbitro internazionale, un padre che ha diretto ai mondiali e la finale degli Europei davanti alla Regina Betta! In un colpo solo emarginato, e mal sopportato OA del OTS della sezione di Nichelino.
Provate a immaginare come deve sentirsi un ragazzo con questo carico di aspettative sulle spalle. Fino al giorno prima, tutti che lo lodavano e lo incensavano perchè era il figlio del designatore della CAN. E dal giorno dopo la stessa gente che fa fatica a salutarlo per non immischiarsi manco avesse la Pellagra.
Noi non siamo Klingon della saga di Star Trek, dove il disonore dei padri ricade sui figli. E questo ragazzo, che ha delle qualità in campo, merita rispetto. E non dileggio e mezzo giudizi sprezzanti.
Esprime il livello della classe Arbitrale italiana in questo momento. E se siamo messi così, non è certo colpa sua!
Per confutare quello che scrivo devi leggere e comprendere a cosa mi riferisco. Stiamo parlando della nomina ad Internazionale di Calcio a 5 di chi era 14°, o giù di li, al termine della stagione appena conclusa. Premio come miglior arbitro consegnato ad un altro collega, nuova stagione non iniziata e quindi nessun OT nuovo che potesse cambiare le graduatorie, età anagrafica non dissimile da chi gli sta avanti, ragion per cui non si capisce quali criteri meritocratici abbiano portato a tale scelta.
Detto questo è inutile ad ogni mio post partire col pippone su chi c'era prima e chi c'è adesso, la pensiamo diversamente ed io sono libero di esprimere il mio dissenso come lo sei tu nell'esprimere il tuo idilio per le decisione dell'attuale CN. Gentilmente evitami o spiegami come mai quando sono stato bannato il tuo messaggio provocatorio a cui avevo risposto è sparito. Va tanto di moda mostrarsi puri e perbenisti per celare un'anima ben differente.