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Parma si sveglia oggi con la triste notizia della morte di uno dei suoi personaggi più amati. Questa mattina, dopo alcuni giorni di ricovero al Maggiore, se n'è andato Alberto Michelotti, il super arbitro che portò la parmigianità in serie A, unendo grandissima professionalità a una simpatia travolgente. Aveva 91 anni.



La storia di Miclòt è una bella favola a lieto fine, come scriveva il direttore della Gazzetta di Parma Claudio Rinaldi in occasione del suo 90esimo compleanno. E' la storia "di uno passato attraverso la guerra, i bombardamenti, il sogno di diventare un concertista interrotto da un professore che gli dà del bastardo di fronte a tutti i compagni, il ritrovarsi capofamiglia a tredici anni, con tre fratellini da accudire mentre la madre e la nonna girano il centro con un carretto per vendere frutta e verdura, e sempre a tredici anni finire in officina. Arriva all’arbitraggio molto tardi (quasi a 29 anni) e dimostra in fretta di saperci fare, bruciando poi le tappe e diventando uno dei migliori arbitri del mondo. I successi nel calcio sono stati anche un riscatto sociale. Ma Michelotti è rimasto sempre sé stesso, schiena dritta e pane al pane e vino al vino. Rispettando sempre gli insegnamenti di sua mamma Elsa, che gli ha fatto da madre e da padre. E tenendo sempre l’Oltretorrente nel cuore".

L'anno scorso il grande dolore per la perdita della sua "metà" Laura, compagni di una vita, da cui aveva avuto le adorate figlie Sonia e Vania.

Fonte:
gazzettadiparma.it

un grandissimo Arbitro ... sono molto triste.

Belli i tempi in cui potevi iniziare a 29 anni e se eri bravo diventavi un top...
Se sono diventato arbitro lo devo anche a Michelotti che ammiravo quando ero un ragazzino.
R.I.P.

L'ultimo di una generazione di veri fuoriclasse.

E' andato via nello stesso giorno di Gento, due fuoriclasse nei rispettivi ruoli. Mi sa che ai Piani Alti vogliono organizzare un campionato di tutto rispetto....Ultimamente Agnolin, Pieri, Michelotti, Mattei....Un pezzo della nostra infanzia (calcistica e non solo) che se ne va. Ciao Alberto.

Ecco Michelotti impegnato il 21 luglio 1976 allo "Stade Olympique" di Montréal per l'incontro Messico-Israele. Poi dirigerà anche un "caldo" quarto di finale ad Ottawa tra la Germania Est e la Francia con Platini in campo.

"Merito" pure suo se sono diventato arbitro. Ero una ala sinistra, velocissimo, che segnava molto ma impossibilitato a far carriera. Non avevo il tempo per allenarmi (all'epoca ...si lavorava da mattina a sera). Seguivo il calcio e apprezzavo gli arbitri al punto che, quado ci fu il famoso episodio con protagonisti Michelotti e Rivera (1972, il fatto ebbe un'eco incredibile), mi informai e al primo corso indetto mi iscrissi. Devo quindi a lui il far parte di questo "mondo" che ha segnato la mia esistenza. Lo conobbi un paio d'anni dopo quando fu premiato in Sezione. Gran persona, di una semplicità e simpatia ...disarmanti. Fui il suo "accompagnatore" per una giornata intera. Dio ti benedica Alberto.