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Gianluca Rocchi interviene sulla questione arbitri e Var, all'indomani di una finale di Coppa Italia nervosa e ricca di episodi discussi: "Il Var è una delle migliori introduzioni del calcio moderno e sta portando tanta giustizia in più, nonostante qualche errore ancora rimanga - ha detto il designatore dei campionati di Serie A e Serie B a margine della presentazione di un libro su Concetto Lo Bello -. Lo Bello è stato l'arbitro con la A maiuscola e questo è quello che un po' oggi manca. Tutti cerchiamo e vorremmo riavere arbitri con la A maiuscola, ma non è semplice".


Rocchi ammette dunque che, in questo momento, la classe arbitrale si trova in un periodo di transizione, caratterizzato comunque dalla presenza di molti giovani in rampa di lancio: "Siamo di fronte a un cambio generazionale molto importante. Var o non Var, un arbitro deve essere in grado di prendere una decisione".

Fonte: Sport Mediaset

Il ricambio generazionale va promosso e difeso con le unghie e con i denti dall'Organo Tecnico. Da dicembre in poi non mi pare proprio che ciò sia avvenuto.

Primo appunto: dichiarazioni che vengono fuori sempre in contesti diversi, altrimenti non avrebbe parlato nessuno (in questo caso Rocchi, ma può valere universalmente per il responsabile che occupa quella carica). Qui in occasione della presentazione di un libro su Lo Bello. La mia domanda alla presidenza è: ma non si accorgono che c'è bisogno di comunicazione e che appena possibile sarebbe bene indire conferenze stampa una dietro l'altra? Rocchi per coerenza con quanto fa l'associazione, avrebbe dovuto glissare sull'argomento, parlare da parte sua invece significa averne voglia, ma allora perché non farlo come si deve? Io queste cose non le capisco...
Detto ciò, dichiarazioni comunque importanti e oneste. Dire che manchino arbitri con la A maiuscola è affermazione molto profonda e non scontata. Qui va dato atto al fiorentino. Ha detto tutte cose giuste, ma sempre mordi e fuggi, che tristezza.