the_falsepriest ha scritto:Scusa obs, so che non hai risposto a me, ma permettimi di dire che il tuo ragionamento è quantomeno contraddittorio.
Dici che ti saresti dimesso.
Ma allo stesso tempo che non conosci le "motivazioni politiche" che portano l'attuale dirigenza a non fare altrettanto.
Ti saresti dimesso per l'evidente responsabilità politica che senti, da persona perbene quale sei, derivante da aver nominato in una posizione apicale (e premiato con il massimo riconoscimento dirigenziale; a proposito: con quali motivazioni? con quale istruttoria? su indicazione di quale componente del CN? di quale altro dirigente?) uno che, al netto dei discorsi sulla presunzione d'innocenza per i fatti attuali (mentre per quelli precedenti pare sia già stato celebrato il processo), sarebbe un criminale (uso il condizionale di proposito).
Bene.
Ora: spiegami, se ritieni, quali incomprensibili ragioni POLITICHE - così pare d'intendersi nel tuo ragionamento - ci sarebbero per rimanere al proprio posto se non quelle, semplici semplici, di volerci rimanere per continuare a dirigere, nominare ecc.
(non me ne vado perchè sono stato eletto...).
ps: Avete letto la lettera al giornale di Vicenza di un collega?
Io se fossi stato in una posizione come quella di un componente del CN o del presidente o del vice, mi sarei dimesso per dare un segnale di moralità e correttezza, e sarei tornato davanti al corpo elettorale motivando le scelte.
Per quello che sappiamo, le accuse che hanno mosso al collega sono talmente gravi e importanti, da richiedere un segnale di alto senso civico e di moralità.
Ci sono inoltre delle evidenti culpe in vigilando, che se vogliamo possiamo anche ritenere (parzialmente) condivise con altre gestioni, ma che non spostano il punto di fatto: adesso ci sono io. Garantisco io, con la mia storia, con la mia pulizia, con la mia onestà e con la mia integerrima storia.
Io non ne faccio una questione di responsabilità politiche. Se ci avventurassimo su questo sentiero, sarebbe un cammino tortuoso e pieno di distinguo. Io ne faccio una questione di etica, e di responsabilità.
Io, osservatore arbitrale di OTS, sento forte la vergogna di un fatto così terribile. E per questo, a prescindere dai mille distinguo, e dalle colpe o meno, avrei dato un segnale.
Spero di essere stato in grado di spiegarmi in maniera semplice.
ps: ho visto uno stralcio di giornale con una intervista di un collega OA mi pare, ma non l'ho letta.