admin ha scritto:
Un aiuto psicologico non obbligatorio ma vivamente consigliato dai vertici arbitrali, di cui hanno usufruito e continuano ad usufruire, singolarmente e a proprie spese, tantissimi fischietti.
Monasta è così importante nel percorso formativo degli arbitri da aver introdotto nel 2021 l'Assemblea dei Presidenti di Sezione insieme a Trentalange e Gravina. E mentre aumentava consenso e potere dentro l'Aia, nel gennaio del 2020 ha anche costituito insieme a Gianluca Rocchi la società “Law 5”
La situazione diventa imbarazzante perché dalla stagione 2021-2022 Rocchi viene nominato designatore, mentre quella che è diventata la sua socia continua a preparare mentalmente e a pagamento i singoli arbitri. Un aiuto che, a detta di molti fischietti, può spostare positivamente i giudizi di merito sull’operato in campo: “Chi partecipa ai suoi corsi vola”.
Il doppio ruolo per il designatore degli arbitri è in contrapposizione con quanto specificato al punto 6.3 del codice etico, in cui “l’Associato si deve astenere dallo svolgere qualsiasi attività, dalle quali possa risultare un conflitto, anche potenziale, tra gli interessi dell’Associazione e quelli personali propri dell’ Associato”. Un doppio binario tra business personale e gestione arbitrale che andava a toccare anche il punto S dei principi generali che prevedono “l’incompatibilità con una carica AIA di chiunque abbia come fonte di reddito un’attività imprenditoriale, commerciale o professionale collegata all’AIA o alla FIGC”. Un crinale su cui il designatore ha viaggiato in bilico fino al luglio del 2022, quando ha ceduto la sua quota della “Law 5” ad Alessandra Monasta, uscendo dalla società.
fonte: repubblica.it
cammello ha scritto:admin ha scritto:
Un aiuto psicologico non obbligatorio ma vivamente consigliato dai vertici arbitrali, di cui hanno usufruito e continuano ad usufruire, singolarmente e a proprie spese, tantissimi fischietti.
Monasta è così importante nel percorso formativo degli arbitri da aver introdotto nel 2021 l'Assemblea dei Presidenti di Sezione insieme a Trentalange e Gravina. E mentre aumentava consenso e potere dentro l'Aia, nel gennaio del 2020 ha anche costituito insieme a Gianluca Rocchi la società “Law 5”
La situazione diventa imbarazzante perché dalla stagione 2021-2022 Rocchi viene nominato designatore, mentre quella che è diventata la sua socia continua a preparare mentalmente e a pagamento i singoli arbitri. Un aiuto che, a detta di molti fischietti, può spostare positivamente i giudizi di merito sull’operato in campo: “Chi partecipa ai suoi corsi vola”.
Il doppio ruolo per il designatore degli arbitri è in contrapposizione con quanto specificato al punto 6.3 del codice etico, in cui “l’Associato si deve astenere dallo svolgere qualsiasi attività, dalle quali possa risultare un conflitto, anche potenziale, tra gli interessi dell’Associazione e quelli personali propri dell’ Associato”. Un doppio binario tra business personale e gestione arbitrale che andava a toccare anche il punto S dei principi generali che prevedono “l’incompatibilità con una carica AIA di chiunque abbia come fonte di reddito un’attività imprenditoriale, commerciale o professionale collegata all’AIA o alla FIGC”. Un crinale su cui il designatore ha viaggiato in bilico fino al luglio del 2022, quando ha ceduto la sua quota della “Law 5” ad Alessandra Monasta, uscendo dalla società.
fonte: repubblica.it
Una sospensione cautelativa ci starebbe tutta per coerenza e trasparenza e permettere alla Procura Federale di fare le sue indagini. Bisogna approfondire e se l'anno scorso Rocchi era socio andrebbe sospeso e poco importa se a fatturare all'AIA (quanto?) sia stata direttamente la sua socia. Il regolamento AIA prevede questo. O no?
barlafus75 ha scritto:
Ora, se Rocchi avesse dato comunicazione del conflitto di interessi e si fosse astenuto dal processo decisionale nell'affidamento degli incarichi all ex socia, si sarebbe comportato in linea a quanto prescritto.
cammello ha scritto:barlafus75 ha scritto:
Ora, se Rocchi avesse dato comunicazione del conflitto di interessi e si fosse astenuto dal processo decisionale nell'affidamento degli incarichi all ex socia, si sarebbe comportato in linea a quanto prescritto.
E allora una comunicazione ci sarà (spero attraverso email e non semplice foglio consegnato a mano), ma su quali basi è stata selezionata la Monasta? c'è stata una selezione o si è proceduto per conoscenza? e questa scelta è stata opportuna o si poteva pensare che ci sarebbe stato un conflitto d'interessi? E soprattutto, quanto costa questa figura all'AIA?
barlafus75 ha scritto:Se discutiamo di opportunità, da parte mia, è ovvio che la scelta sia inopportuna e sarebbe utile conoscere se Rocchi abbia o meno beneficiato, tramite la società citata nell'articolo, direttamente di fondi dell'associazione ovvero se le eventuali consulenze siano state effettuate privatamente dalla sua ex-socia. Quanto sopra è dirimente agli effetti sanzionatori, non dal punto di vista etico/morale, se vogliamo guardare le cose in una prospettiva più ampia.
cammello ha scritto:Da un punto di vista delle carte non ho dubbi che risulterebbe essere tutto in regola, ma l'AIA non deve avere zone grigie e questa collaborazione ne lascia un bel po.
cammello ha scritto:Chi l'ha presentata? Quanto ci costa? Viene fatta una scriminante tra chi si rivolge a lei privatamente e chi no?
cammello ha scritto:L'articolo parla espressamente di Rapuano che risulta, basta leggere i thread delle varie gare, tra quelli che hanno trovato una nuova continuità quest'anno. Siamo certi che chi non si rivolge alla Monasta stia ricevendo le stesse "occasioni" degli altri?
cammello ha scritto:D'altronde uno dei limiti emersi di Rocchi è quello di non essere uniforme nella valutazione degli errori a seconda di chi li commetta.
cammello ha scritto:ecco...questo mio pensiero (che sicuramente sarà additato come propaganda) diventerà quello di molti e spero non lo diventi anche degli arbitri in organico.
cammello ha scritto:Un'associazione trasparente non esiterebbe a risolvere questi dubbi anche giusto per utilizzare la sezione Trasparenza del sito
Sbirulino_2018 ha scritto:Dal virgolettato emerge che “Law5 srl” non ha mai lavorato con Aia e Arbitri. Al massimo Monasta persona fisica ci ha guadagnato.
Detto ciò continua l’operazione distrazione di massa. Vi ricordò che il pregiudicato D’Onofrio era a capo della Procura, c’è un rimbalzo di responsabilità, non viene smentito da Trentalange la sua stessa segnalazione a Nicchi, un annuncio di Commissariamento di Cinisello fallito per incompetenza…
Di cosa vogliamo parlare. Ho la netta sensazione che a fine mondiali avremo piazza pulita. Abodi ancora stamattina parla di valutazioni…
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