Scusa Gus1967 ma, a questo punto una cosa non la capisco. E mi permetto di rappresentartela così per come mi viene. Forse in maniera un po' colorita come mio costume, ma spero che ne coglierai il senso e la logica (che ritengo ci siano).
Atteso che in linea di principio posso essere anche d'accordo con quello che dici sulla democrazie e sulle alternative, secondo me indirizzi molto male le responsabilità.
Perchè te la prendi con la classe dirigente che attualmente svolge la leadership se non abbiamo un antagonista elettorale?
Chi voleva candidarsi e poi si è ritirato non ha responsabilità in questo?
Forse costui, o questo gruppo di colleghi che (vi) hanno illuso in un raggio di sole che poteva squarciare le tenebre e la notte oscura che stiamo vivendo per colpa di questo gruppo di management ... dovrebbe essere il destinatario delle tue e delle vostre critiche! In fondo son loro che prima si sono lanciati nell'agone elettorale, e che a un certo punto hanno fatto marcia indietro.
o è colpa di Alfredo Trentalange anche questo?
Io capisco che in una certa visione del mondo uno possa pensare di rappresentare il bene e di contrapporsi lancia in resta a combattere il male rappresentato da tutto il resto del mondo. E Trentalange è cattivo, e il Comitato Nazionale è cattivo, e Gravina è cattivo. Tutti cattivi meno noi stessi e i nostri fermi ideali.
Non pensi che un approccio di questo genere sia molto romantico, ma un po' troppo elementare e finanche fanciullesco?
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Ora, siccome già mi sento piovere addosso le critiche, specifico che non ti sto ando del fanciullesco e dell'elementare e che iperbolizzo questo schema di pensiero, proprio per mostrarne più plasticamente i limiti.