ti capisco ma ... occorre esserci dentro per poter esprimere una valutazione serena.
in uno stesso comitato nazionale, checchè ne dica qualcuno, convivono diverse anime e diversi sentimenti. ognuno ha la propria idea, e la porta a fattor comune con il gruppo.
poi occorre trovare una sintesi, e la maggioranza prevale. è il gioco democratico. non ci sono scelte giuste o sbagliate nei momenti di crisi. esiste solo il momento, e la assunzione di responsabilità.
ha prevalso, ritengo, l'idea che dimettersi in blocco avrebbe gettato nel caos più totale l'associazione, senza punti di riferimento nemmeno nella ordinaria gestione.
chi firmava i documenti anche quelli di ordinaria gestione?
chi coordinava la segreteria?
chi mandava avanti il flusso documentale dei rimborsi?
e i flussi dei rimborsi designazioni alle bimestrali che si danno alle sezioni?
e i progetti aperti di sezioni che hanno in ballo contributi straordinari?
chi avrebbe coordinato gli adempimenti fiscali connessi alle sezioni (guarda che ogni sezione AIA è titolare di un codice fiscale, se non c'è coordinamento, come si va avanti?)
chi sarebbe stato il referente nei confronti della FIGC?
chi avrebbe coordinato gli OT nazionali?
E il Settore Tecnico? A chi avrebbe dovuto far riferimento?
cioè ... ragazzi ... voi la fate facile a dire: dimissioni dimissioni.
qua c'è una baracca da mandare avanti ogni giorno. con lacrime e sangue, con sudore quotidiano.
spesso, assumersi l'onere di mandare avanti un progetto è scelta più difficile che rovesciare il tavolo e dire: buonanotte ai suonatori!
tu come me hai anni e anni di Associazione alle spalle.
E come me ami l'AIA ...
sono certo che queste cose le sai benissimo!
-- 06/03/2023, 12:01 --
Indice ha scritto:Talvolta credo che il focus della questione si sposti. Io voglio attenermi ai fatti reali, alle questioni concrete che ho elencato altre volte in altri post, cosa fatta egregiamente ed in maniera chiarissima anche da altri utenti tra cui ricordo certamente @napisan.
La domanda che pongo è la seguente: come può un avente diritto (che sia presidente di sezione o delegato) riporre nuovamente la propria preferenza sulla classe dirigente uscente alla luce di tutto quanto accaduto (e ripeto accaduto non "supposto") e non auspicarsi un cambiamento di rotta ? Concordo con quanto scritto sopra da marlblearch che probabilmente Messina non ha ricevuto il sostegno che gli era stato inizialmente garantito ed è su questo che mi interrogo: come si fa a non desiderare un cambiamento ed a confermare lo status quo?
scusa se mi permetto di intervenire, ma non pensi che alla resa dei fatti il sentimento generale dei presidenti di sezione e degli elettori non sia coincidente con il tuo?
io parlo con associati, della mia sezione e non, ma non percepisco questo astio e questo risentimento verso il comitato nazionale per il caso D'Onofrio.
Sento un bel po di presidenti di Sezione fare quello che diceva marblearch anche prima: ti voto se mi passi il mio associato. Oppure non ti voto se mandi a casa il mio associato.
Ma nella carne viva dell'AIA io non sento questo biasimo generalizzato, come lo esprimi tu in questo intervento.
Almeno, questo è il mio sentimento, ma forse sono cieco e sordo io!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)