Re: Indizione Assemblea Generale AIA

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dom mar 05, 2023 5:36 pm
da Filosofo
Buon giorno a tutti i Colleghi di questo interessante gruppo di incontro dove ci si scambia opinioni sulla vita dell’Associazione. E’ parecchio tempo che leggo tante discussioni, ma ho sempre esitato prima di iscrivermi ed entrare a partecipare anche io. Questo perchè, a volte, ho visto troppo “entusiasmo o passione” in alcuni interventi, pur se contenuti dall’Amministratore, ma che in qualche occasione hanno strabordato nei toni. Da un certo punto di vista ho anche apprezzato questa vis, perchè vuol dire che, a torto o ragione, siamo tutti presi e partecipi di come va l’AIA e come viene amministrata dai “governanti”, ma va ricordato che comunque siamo Associati ed il rispetto - anche laddove abbiamo idee assolutamente opposte - deve sempre prevalere.
Fatta questa dovuta premessa, spiego anche che il mio pseudonimo “filosofo” rappresenta il mio pensiero: oggi, leggendo su alcuni quotidiani, abbiamo appreso che la telenovela elettorale, nata dal giorno successivo delle dimissioni forzate del Presidente Trentalange, ha scritto la sua ultima puntata, con il ritiro dall’agone di Domenico Messina e la praticamente anticipata elezione a Presidente di Carlo Pacifici, posticipata nella pratica di un mese e mezzo solo per motivi chiamiamoli “burocratici”, seppure di nessuna utilità (dovremo contare le schede bianche?!?), se non quella di far fare il giro d’Italia (anzi, se la location sarà confermata in quel di Varese....quasi anche della Svizzera), con annesse esorbitanti spese, che magari, potrebbero essere utilizzate per implementare risorse a favore della base (termine che racchiude molti significati).
Detto questo, chiedo anticipatamente scusa a chi vorrà arrivare fine alla fine di questo mio post, che, ve lo dico subito, non sarà breve (e giustifico anche chi, dopo un po’ di lettura, dirà che scocciatore questo, ci mancava solo lui.....e posso anche condividerlo).
Infatti voglio partire dal giorno delle elezioni di Alfredo Trentalange e del suo gruppo a Marzo del 2021 (e già, detto questo, un buon gruppo avrà già abbandonato la lettura....)
Personalmente, pur con alcuni dubbi, visto il legame che aveva unito Trentalange ed alcuni dei suoi, al gruppo Dirigente precedente di Nicchi, (non trovavo grande discontinuità con lo stesso) comunque lo avevo sostenuto ed ero rimasto soddisfatto dal risultato conseguito e dai temi portati in programma.
Passa poco tempo ed ecco la prima grana (figlia, comunque, della gestione precedente, dove, però, nel Comitato Nazionale erano partecipi Trentalange e Zaroli): lo scandalo delle graduatorie della CANB 2019/20 “taroccate” dalla allora Commissione presieduta da Morganti, con il salvataggio di Abbatista, ai danni di Baroni e MInelli. La “nuova” AIA si ritrova la “patata bollente”, che si risolve con Baroni e Minelli reintegrati, Abbatista rimasto in organico, deferita la vecchia Commissione (anche Di Fiore, che però è piu’ vittima che complice): a tutt’oggi però mi pare che non si sia piu’ avuta notizia dei provvedimenti assunti (se ci sono stati).
Andiamo avanti di qualche passo ed ecco un altro “inciampo”: Baglioni e C. reintegrano “sottotraccia” Paolo Bergamo, nonostante il ritiro tessera avvenuto post Calciopoli (intanto anche qualche altro invischiato, a suo tempo , nelle indagini e sanzionato è stato reintegrato e, anche premiato con incarichi tecnici...). Per il Presidente Federale Gravina, però, questo è troppo ed impone l’annullamento del reintegro e per l’Associazione non è una figura da sottolineare quanto ad Etica e Trasparenza!
A scivolate ed inciampi si prosegue, fino ad incontrare la”buca grossa”: altro scandalo, che stavoltà tocca il vertice della CAN, quanto ad Arbitri; i rimborsi di alcuni di essi truccati, che si chiude per alcuni di loro con provvedimenti abbastanza “astrusi” (a mio avviso): a chi pene molto dure, a chi “tiratine di orecchie”, a chi “buffetti sulla guancia”. Mah, insomma, se un Arbitro trucca il rimborso (che sia di 5 o 1.000 Euro) per la figura che rappresenta (il massimo Giudice della gara), per il ruolo (nella massima divisione),per l’immagine che fa ricascare su tutti gl Associati, va trattato nella medesima maniera: in primis ritiro tessera a tutti, poi, eventualmente, sarà nei ricorsi che si potranno meglio analizzare i come e perchè (per me non esistono, ma è mio pensiero assolutamente personale!). E invece figli e figliastri.....la mia fiducia nel nuovo” vacilla.
Si viene nel contempo a sapere che molti rimborsi (anche dei massimi Dirigenti) non vengono vagliati con cura da Responsabili Federali e/o Collaboratori AIA, pare proprio a seguito di indicazioni ricevute (ricordo sempre che, bene o male, l’Associazione gestisce somme che provengono dalla Federazione e dal CONI, cioè soldi pubblici....). Anche questo però pian piano passa e va.
Ed arriviamo all’apoteosi, alla bomba che farebbe esplodere Aziende dalle fondamenta, ma che, in un Paese come il nostro, che riesce a nascondere sotto il tappeto non solo la polvere ma anche i massi piu’ grossi, all’inizio prelude ad un inevitabile Commissariamento dell’AIA e poi.......dimissioni “forzate” per il Presidente Trentalange ed, al termine di “accuratissime” indagini interne ed esterne all’Associazione produce il famoso topolino: chi era l’unico che sapeva che il massimo Dirigente della Giustizia AIA era un pericoloso pluripregiudicato, narcotrafficante internazionale, che da Cinisello Balsamo entrava ed usciva dal Carcere, mentre “giudicava” le marachelle delgli Associati (il Procuratore D’Onofrio), mentre gli veniva conferita la Benemerenza ed, addirittura il Premio intestato a Concetto Lo Bello (penso con dispiacere al caro Rosario, al quale sarà venuto un mezzo infarto nell’apprendere che il nome del suo Immenso Papà era “mischiato” con tale individuo....)? Ebbene l’artefice supremo del misfatto era il Presidente della Sezione di Cinisello Balsamo e nessun altro: solo lui conosceva tutte le nefandezze e ne era complice!
Colleghi, davvero siamo tutti così ingenui da credere ancora alla cicogna, a Babbo Natale ed alla Befana? Con tutto il rispetto per Cinisello Balsamo, che non è certo New Jork e non ha 10 milioni di abitanti, possiamo pensare che in questo Paese nessuno aveva cognizione di ciò che da mesi accadeva al loro esimio concittadino e che nessuno spiffero fosse pervenuto alle auliche orecchie di tesserati della locale Sezione, oltre che al Presidente e, magari avesse travalicato i confini paesani e si fosse allontanato ad altre province Lombarde, terra di Plenipotenziari AIA da oltre 10 anni???? (ricordiamoci che nell’AIA vige da sempre il principio “di a qualcuno un segreto ed il giorno dopo si sa da Aosta a Mazara del Vallo...).
Ve lo dico con profonda amarezza, la mia fiducia nel Governo dell’AIA è letteralmente tracollata in un sol colpo! Ho pensato “questo scandalo è ben piu’ grave dei precedenti, sin di Calciopoli, perchè in tutte le altre occasioni, i convolti era vari, da calciatori, Dirigenti di Società, allenatori, Dirigenti Federali, giornalisti.....qui solo Associati AIA!”
E vengo alle mie ultime considerazioni personali.
Unico colpevole, oltre al già citato “sconosciuto” Presidente della Sezione, ad oggi è Alfredo Trentalange....tra l’altro che ancora non è giunto a giudizio. Qui esprimo pensieri davvero personalissimi e, vi prego, prendeteli per tali, senza costruire polemiche fra pro e contro quanto esporrò, perchè il mio fine è solo quello di portare le menti pensanti a riflettere e discutere con garbo e senza acrimonia, augurandomi di leggere tanti vostri commenti, ma solo di riflessioni per il bene dell’Associazione, senza voler trovare “il” colpevole, ma con l’auspicio che questa vicenda serva davvero per poter pensare a futuri Governi AIA nuovi, liberi, staccati da politiche interne ed esterne, perchè altrimenti andremo presto incontro a nuovi e piu’ pericolosi, se non definitivi, inciampi.
Allora, dicevo, Alfredo non sarà uno stinco di santo, di certo è un Tecnico e non un politico, potrà avere perorato il D’Onofrio ed i suoi incarichi, ma, perdonatemi, chi gli stava intorno dove era? Sappiamo che Nicchi aveva il suo Cardinale Richelieu, la mente occulta e così anche Trentalange lo aveva. La differenza era che Nicchi gestiva la sua “ombra”, mentre Trentalange ne era “gestito”....Credo che il limite di Alfredo sia stato proprio questo, tanto è che, da quanto pare emergere, alla fine sarà condannato piu’ per “omessa sorveglianza”, che per complicità (d’altra parte chi mette la firma sugli atti è il responsabile e su questo non ci piove). Personalmente, ripeto, se lui è colpevole di questa poca attenzione, allora ho dubbi che se uno governa una Regione da 12 anni e li non si muove foglia che “lui” non voglia, non sia stato altrettanto colpevole di tale omessa sorveglianza nel suo territorio. Mi rimane molto complicato pensare che questo personaggio possa far parte dell’AIA che verrà eletta ad Aprile e con un ruolo ancor piu’ di peso.
Credo che, decaduto per dimissioni il Presidente, minimo coloro che non erano stati eletti, ma entrati a far parte del Governo in squadra, sarebbero dovuti automaticamente decadere od avere la sensibilità di rimettere il mandato.
E qui entra in ballo la responsabilità del pavido manovratore: il Presidente Gravina, che, nel momento dello scoppiare dello scandalo davvero “epocale”, avrebbe dovuto avere il coraggio (ma, si sa non è dei pavidi) di Commissariare l’Associazione (per il bene della stessa) fino alla naturale scadenza del periodo di mandato e non limitarsi, tra l’altro con un colpo di mano, a togliere la potestà disciplinare.
Ma, lo voglio dire sopratutto ai 209 Presidenti di Sezione, molti dei quali non hanno forse percepito appieno la gravità del comportamento di Gravina: questi è entrato a gamba tesa nelle dinamiche elettorali, prima cercando di “imporre” Rocchi quale candidato unico, da lui preferito; successivamente cercando di impedire a Messina di candidarsi (ma perchè, allora non ha fatto altrettanto con Pacifici, anzi quasi incoraggiandolo, tamite l’appoggio dello stesso Rocchi).
Praticamente Gravina non ha voluto assumersi la responsabilità di Commissariare ufficialmente l’AIA, ma, di fatto, la ha commissariata in maniera subdola, imponendo il suo volere, fino ad arrivare all’obiettivo: un unico candidato (forse il piu “debole”?), in attesa fra poco piu’ di un anno di “sostituirlo” con Rocchi od altro a lui gradito!
Cari Presidenti, avete capito che allo stato attuale la “democrazia elettorale” dell’Associazione è stata sospesa? Oltre tutto perchè è stato dallo stesso Gravina “imposto” a Baglioni di farsi da parte? Era connivente con Trentalange? E gli altri?
Ancora, cari Presidenti, davanti ad una situazione del genere, non avete mai pensato, neppure per un momento, che questo possa essere il primo passo per, in futuro, tornare alla nomina Federale del Presidente dell’Associazione? A breve, se davvero la Federazione toglierà il “famoso” 2% all’AIA, dopo aver già tagliato il bilancio della stessa del 20%, lo step successivo potrebbe essere quello.
E con un Associazione debole, praticamente scelta e voluta dal Presidente Federale ed “a tempo”, tutto questo potrebbe essere davvero piu’ facile e veloce da mettere in pratica.....
Forse potreste dare un messaggio forte tramite il voto nelle imminenti elezioni, sempre se fra di voi non decideste che se un candidato non va bene a Gravina, l’altro “imposto” non va bene a voi e, magari trovare la forza, pur nella brevità di tempo di trovarne un terzo a vostra immagine libera!
Cari Colleghi, chiedo veramente scusa a quei pochissimi reduci (se ce ne sono) a questa mia maratona. Spero, però di leggere vostre riflessioni, ripeto, senza spirito critico, ma come una sorta di tavola rotonda aperta alle idee di tutti, senza mai alzare i toni.
Grazie a tutti.