Il portiere fa autogol su punizione e l’arbitro convalida: ma è un errore.
Succede nella partita fra Bogliasco e San Desiderio, campionato Promozione in Liguria. L’errore del portiere ospite non poteva essere convalidato da regolamento.
Calcio di punizione, batte il portiere, mette il pallone direttamente nella propria porta. Sembra assurdo ma è realtà. È quanto successo domenica scorsa a Bogliasco, al campo “Riccardo Garrone”, nella partita del girone B di Promozione tra i padroni di casa e il San Desiderio. Eppure, c’è un grosso “ma”: perché quel gol, o meglio quell’autogol, sarebbe stato da annullare. Sembra quasi che si tratti di un vizio di forma, di un buco nel regolamento data la singolarità della situazione.
I FATTI
Andando con ordine, ripercorriamo quanto successo: nella prima mezz’ora di partita il Bogliasco indirizza fortemente la partita con una doppietta di Gatto e il primo tempo si chiude con i padroni di casa avanti di due lunghezze. In avvio di ripresa, proprio al 1’ del secondo tempo, il San Desiderio accorcia con Casella e restituisce imprevedibilità alla partita. Ma al 28’ ecco l’episodio chiave: calcio di punizione in favore degli ospiti, vicino alla linea di fondo sulla fascia sinistra. Tanto vicina da convincere la squadra a lasciare la battuta al portiere Piazza, che calcia con l’interno del mancino e di fatto pesca l’angolino della sua stessa porta. Gol. Il “Sande” protesta, ma l’arbitro Luca Prastaro ritiene tutto regolare. In suo soccorso potrebbero andare i due assistenti, Rushanaj e Loredana, ma il gol viene comunque convalidato. Eppure il regolamento è chiaro: “Qualora un giocatore, in maniera volontaria o meno, a causa di eventi sfortunati o altro, spedisce il pallone direttamente nella sua porta da calcio di rinvio, rimessa laterale o calcio di punizione, sia esso diretto o indiretto, il gol non può essere convalidato. La partita dovrà riprendere con un calcio d’angolo”. Tradotto: non è possibile farsi autogol direttamente da fermo. Da capire quanto succederà adesso: la partita si è chiusa sul 4-1, ma se l’arbitro dovesse ammettere l’errore nel referto il giudice sportivo dovrebbe imporre la ripetizione di tutta la gara. Una richiesta non espressa dal San Desiderio, ma - semplicemente leggendo il regolamento - sarebbe corretto andare in quella direzione.
Fonte:
Gazzetta