Lettera della moglie di Di Bello

Tutto ciò che fa discutere sul mondo arbitrale

Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda L_drotti84 il dom mar 03, 2024 11:19 pm

Attaccato da più parti dopo la deludente direzione arbitrale in occasione di Lazio-Milan, il fischietto Marco Di Bello è finito al centro di tante polemiche. Per difenderlo è intervenuta addirittura la moglie che ha deciso di scrivere una lettera a sostegno del marito. Significativi alcuni passaggi: in questi si rimarca "le più indicibili cattiverie e ostilità" rivolte verso l'arbitro di Brindisi, e pure "l'accanimento mediatico e sociale senza precedenti" di cui è stato vittima quest'ultimo.

"Non è facile scrivere rimanendo lucida ed educata, non è facile restare equilibrata e serena. Non è per niente facile, ma devo esserlo per non farmi travolgere e inghiottire da questa tempesta di odio - si legge nella lettera aperta firmata da Carla Faggiano -. Non voglio parlare di arbitraggio, non mi interessa parlare di calcio e calciatori, non posso però parlare di sport perché sport non è più: nello sport non c’è spazio per odio e violenza. Invece sono due giorni, e chissà quanti altri ne seguiranno, che su un uomo si stanno riversando le più indicibili cattiverie e ostilità. È un accanimento mediatico e sociale senza precedenti. Viviamo in un’epoca storica dove si condannano e si prendono le distanze da violenza e abusi, ma siamo però capaci di odiare, denigrare, offendere, maltrattare e oltraggiare il prossimo".

"Non sono qui per difendere Marco, in quanto capace di poterlo fare da sé. Sono qui per mettermi accanto a lui, per poterlo alleggerire del carico emotivo subito. Sono qui per ricordare che dietro una divisa, fuori dal campo, lontano dalle telecamere, c’è un uomo. Ci sono sacrifici, impegno, dedizione, rinunce, sogni, successi e sconfitte. C’è Marco Di Bello, ci sono la sua forza, la sua dignità e tanto altro ancora che niente e nessuno riuscirà mai a cancellare. “Nel mezzo di una difficoltà c'è un'opportunità.” (Albert Einstein) Con Amore ! Carla" la conclusione.


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Sono appena “caduto” su questo articolo pubblicato da Sportmediaset.
Ma ci rendiamo conto dove siamo arrivati ?
Ma ci rendiamo conto quanto la “nostra” categoria sia alla mercé di tutti?
Ma ci rendiamo conto quanto si siano superati i limiti?
Questi ragazzi dovrebbero essere più tutelati .. questi ragazzi .. dovrebbero essere molto più pagati.
Ed invece sono la categoria meno “protetta” ma sempre sul patibolo.
Sono d avvero sconcertato.
Un caloroso sostegno a Di Bello e alla sua famiglia.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda bw90 il lun mar 04, 2024 12:11 am

Sono sconcertato dalle continue umiliazioni che subiamo.

In questi momenti rimpiango lo Zio Marcello che sarebbe intervenuto e avrebbe messo la sua faccia e la sua grinta a difesa dei nostri ragazzi.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda L_drotti84 il lun mar 04, 2024 12:25 am

Torniamo sempre al discorso che facevo ieri.
Ma se gli arbitri professionisti .. sono pagati a cottimo e non percepiranno mai il giusto a prescindere da errori (che ci saranno sempre) .. è difficile uscirne.
Non li tuteleremo e non faremo mai il bene del calcio.
Sarebbe davvero semplice.
Crei dei fissi (importanti) per tutti e dei piccoli scaglioni in più in base all’esperienza.
Ma diventi un “dipendente”.
Invece per “poco o nulla” rispetto a quello che gira in questo modo vengono esposte famiglie a questa gogna ….
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda napisan il lun mar 04, 2024 9:09 am

A me dispiace, ma se sei la moglie dell'arbitro devi capire quando non è opportuno uscire pubblicamente.
La stessa cosa vale per Di Bello che intempestivamente ha pubblicato sul suo profilo una sua foto con la canzone "Zitti e buoni".
Per stare a quei livelli ci vuole anche tanta capacità di sopportare critiche anche ingiuste o esagerate, me ne rendo conto, ma con queste uscite è ancora peggio.

P.S. Di Bello ha 160 (Centosessanta!) gare di A non dovrebbe essere uno sprovveduto.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda OldRef il lun mar 04, 2024 9:15 am

Ma dai, capisco l'aspetto umano ma la moglie di DiBello poteva evitare, se fai l'Arbitro ai massimi livelli ci puo' stare subire critiche (anche ingiuste) a 360°, tempo un mese e di Lazio/Milan pochi se ne ricorderanno (mica rischia il posto), manca solo che facciamo intervenire la mamma o la zia dalla De Filippi e siamo a posto ...
bw90 ha scritto:...In questi momenti rimpiango lo Zio Marcello che sarebbe intervenuto e avrebbe messo la sua faccia e la sua grinta a difesa dei nostri ragazzi.

Mi secca ammetterlo, lo Zio dal suo 2°anno in avanti non mi è mai piaciuto, ma concordo con te ...
Ultima modifica di OldRef il lun mar 04, 2024 9:21 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda marblearch il lun mar 04, 2024 9:20 am

L_drotti84 ha scritto:Attaccato da più parti dopo la deludente direzione arbitrale in occasione di Lazio-Milan, il fischietto Marco Di Bello è finito al centro di tante polemiche. Per difenderlo è intervenuta addirittura la moglie che ha deciso di scrivere una lettera a sostegno del marito. Significativi alcuni passaggi: in questi si rimarca "le più indicibili cattiverie e ostilità" rivolte verso l'arbitro di Brindisi, e pure "l'accanimento mediatico e sociale senza precedenti" di cui è stato vittima quest'ultimo.

"Non è facile scrivere rimanendo lucida ed educata, non è facile restare equilibrata e serena. Non è per niente facile, ma devo esserlo per non farmi travolgere e inghiottire da questa tempesta di odio - si legge nella lettera aperta firmata da Carla Faggiano -. Non voglio parlare di arbitraggio, non mi interessa parlare di calcio e calciatori, non posso però parlare di sport perché sport non è più: nello sport non c’è spazio per odio e violenza. Invece sono due giorni, e chissà quanti altri ne seguiranno, che su un uomo si stanno riversando le più indicibili cattiverie e ostilità. È un accanimento mediatico e sociale senza precedenti. Viviamo in un’epoca storica dove si condannano e si prendono le distanze da violenza e abusi, ma siamo però capaci di odiare, denigrare, offendere, maltrattare e oltraggiare il prossimo".

"Non sono qui per difendere Marco, in quanto capace di poterlo fare da sé. Sono qui per mettermi accanto a lui, per poterlo alleggerire del carico emotivo subito. Sono qui per ricordare che dietro una divisa, fuori dal campo, lontano dalle telecamere, c’è un uomo. Ci sono sacrifici, impegno, dedizione, rinunce, sogni, successi e sconfitte. C’è Marco Di Bello, ci sono la sua forza, la sua dignità e tanto altro ancora che niente e nessuno riuscirà mai a cancellare. “Nel mezzo di una difficoltà c'è un'opportunità.” (Albert Einstein) Con Amore ! Carla" la conclusione.


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Ma ci rendiamo conto dove siamo arrivati ?
Ma ci rendiamo conto quanto la “nostra” categoria sia alla mercé di tutti?
Ma ci rendiamo conto quanto si siano superati i limiti?
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Un caloroso sostegno a Di Bello e alla sua famiglia.


DI Bello e tutti, contornati da un silenzio istituzionale assordante. Un Presidente federale per cui poco esistiamo, il vertice AIA che non dice una parola e quando Rocchi parla e giustamente non gliele manda a dire, apriti cielo è uscito dai "binari".
Nicchi avrebbe tuonato cento volte a quest'ora.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda Observer il lun mar 04, 2024 9:38 am

purtroppo viviamo in un mondo della comunicazione che non segue regole canoniche che abbiamo concepito e vissuto.

i social media, internet freenet hanno aperto una pentola di nefandezze per cui odiare diventa uno sport nazionale.

sfoga le frustrazioni delle menti deboli, è una valvola di sfogo che taluni ritengono perfino salvifica.

la moglie del Collega se ne accorge adesso perchè è toccata "sul vivo" ma basta dare una occhiata ai social media dell'AIA per toccare con mano viva e sulla carne propria, le ondate di odio.

Minacce, insulti, calunnie. Improperi.

Purtroppo non ho una soluzione veloce a un problema complesso. Quel che credo, dal profondo del cuore, è che dovremmo iniziare a svolgere una migliore attività volta al rispetto, e alla salvaguardia della figura dell'Arbitro di calcio nella nostra società.

Cavoli, ma ai miei tempi lo speaker annunciava la terna dicendo, dirigerà 'incontro il signor Rosario Lo Bello di Siracusa, con la collaborazione dei Signori Gervasi e Nicolosi.

Ma del resto, di cosa ci stupiamo? Quando ero ragazzo io, se commettevo una scemenza a scuola la mia prof di matematica, temutissima assessore di sinistra della mia città, rispettata e temuta da tutti, mi prendeva a borsate sulla testa. Ho ancor ail bernoccolo. E se andavo a casa a lamentarmi, mio padre mi dava il resto con il mantra: se la prof xxx te le ha suonate, significa che te le meritavi.

Oddio, babbo era un questurino e forse un poco esagerava. Ma il senso era che i giovani trovavano punti di riferimento nella società per non crescere allo stato brado, in preda alle infinite sollecitazioni sensoriali che internet amplifica oggi.

E oggi? I Genitori lavorano entrambi, per pagarsi le vacanze al mare, la villa e il SUV. I nonni vanno in RSA perchè sono un peso e quindi non insegnano più. E gli insegnanti? Vengono aggrediti dai ragazzi, quando non direttamente da genitori problematici e inetti.

Purtroppo è lo specchio della società in cui viviamo!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.

(O. Wilde)
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda L_drotti84 il lun mar 04, 2024 9:54 am

Condivido il tuo post Observer.
Però a mio modo anche Di Bello (con l ultima notizia del Post) non credo abbia agito intelligentemente.
Che il mondo dei Social sia spietato è una certezza .. avrei evitato un post.
Se potevo “capire” la lettera della moglie non ho capito il post (poi rimosso).
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda marblearch il lun mar 04, 2024 10:36 am

L_drotti84 ha scritto:Condivido il tuo post Observer.
Però a mio modo anche Di Bello (con l ultima notizia del Post) non credo abbia agito intelligentemente.
Che il mondo dei Social sia spietato è una certezza .. avrei evitato un post.
Se potevo “capire” la lettera della moglie non ho capito il post (poi rimosso).


Certo si dovrebbe stare in silenzio. Il ruolo lo impone. Ma ormai vengono aggrediti sui social, sui media, sui giornali. Dirigenti e calciatori e presidenti che ne dicono di ogni e il "Sistema" che fa? qualche multa che a loro fa il solletico. Capisco lo sfogo umanissimo di Di Bello e pure di sua moglie. Bisogna dire STOP a questo massacro mediatico. Bisogna che "chi può", per carica istituzionale, esca dal torpore.
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Re: Lettera della moglie di Di Bello

Messaggioda javasup il lun mar 04, 2024 10:46 am

Stiamo fattivamente vedendo l'autorevolezza degli interventi datati 12/01/2024 e relative conseguenze da parte dei nostri vertici, ve lo ricordate? :lol: :lol: :lol:

CONFERENZA STAMPA, IL PRESIDENTE CARLO PACIFICI E GIANLUCA ROCCHI: "RISPETTO PER GLI ARBITRI"

"Difendere gli arbitri significa difendere il calcio e mettere in sicurezza tutto il sistema". Lo ha detto il Presidente dell'AIA Carlo Pacifici che oggi, insieme al Responsabile della CAN Gianluca Rocchi, ha tenuto la tradizionale conferenza stampa di metà Campionato. L'incontro con gli organi di informazione si è svolto presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, in concomitanza con il periodico raduno degli arbitri di Serie A e B.

"Non capisco questi attacchi alla classe arbitrale - ha proseguito - Personalmente sono soddisfatto del lavoro svolto e del percorso che sta facendo il VAR, che rappresenta un investimento importante riconosciuto in ambito internazionale. Con i video match officials abbiamo anche avviato un progetto specifico di mental trainig. Siamo in piena sintonia con Gianluca Rocchi. Stiamo lavorando molto con i giovani e proseguiremo sul tema dell'uniformità con arbitri, assistenti e VAR. Siamo aperti a qualsiasi tipo di confronto, ma ricordiamoci che il dialogo si fa in due. Auspichiamo che anche le decisioni giuste vengano evidenziate, altrimenti sembra che ci siano solo errori, quando invece vedo grandi prestazioni. Ribadisco quindi di essere soddisfatto di questa prima parte di Campionato, anche se ovviamente si può sempre fare meglio, e ci dispiace essere talvolta strumentalizzati - ha concluso il Presidente Pacifici - Noi andiamo avanti con forza e determinazione".

La parola è poi passata a Gianluca Rocchi che, prima di illustrare alcune statistiche della prima parte di Stagione Sportiva, ha sottolineato nuovamente il concetto di rispetto. "Gli arbitri sono persone perbene, che lavorano con grande impegno, e quindi meritano il massimo rispetto - ha detto - Loro non hanno mai mancato di rispetto a nessuno e per questo devono riceverlo. Chiedo quindi ai tesserati di avere un comportamento diverso. Urlare e protestare non porta a nessun risultato. Si parla di violenza sugli arbitri, ma bisogna capire che certe situazioni di tensione poi si riflettono sui campi di provincia. Noi non nascondiamo niente e quando commettiamo un errore lo diciamo,ma bisogna portare rispetto a questo gruppo. Bisogna permettergli di scendere in campo e di arbitrare in maniera serena, perchè mettere pressione significa solo fare del male. Ci sono ragazzi giovani con grandi potenzialità che saranno il futuro - ha aggiunto il Responsabile della CAN - Anche con i video match officials stiamo portando avanti un lavoro importante per la gestione dello stress".

https://www.aia-figc.it/news/conferenza ... tri-22334/
javasup
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