cammello ha scritto:ATAF ha scritto:Orsato è un grande. Ma.....è quello che ha telefonato a De Meo ricordando come ci si comporta, dopo che lo stesso De Meo aveva denunciato il comportamento di Puglisi nello spogliatoio durante il colloquio? Posso supporre che probabilmente il modo di fare al Nazionale sia sempre quello anche se cambiano le facce? Il mio timore e' che tutto cambi per non cambiare nulla.
La telefonata di cui parli è da parte del rappresentante degli arbitri in attività (per cui se ho da dire qualcosa ad un AA in organico prendo il cell e gli spiego come si vive nel mondo), diverso sarebbe l'operato se si trattasse di altro ruolo.
-- ven mag 17, 2024 3:22 pm --
marblearch ha scritto:L' AIA è usa obbedir tacendo. In genere. In questo caso la sollevazione è stata ampiamente maggioritaria (nella struttura eletta che è in carica) e ha portato ad un ricompattamento del vertice ( strumentale? sarà..ma di ricompattamento si tratta....).
Credo che i vertici federali ne siano consci.
Mi spieghi quale sarebbe la motivazione alla base del presunto "ricompattamento"? Mi aspetto una risposta seria e non la boutade "per il bene dell'associzione"
Innanzitutto la modalità completamente errata , impositiva, che ha creato un moto di rivolta da parte di tutta la struttura attualmente democratica e in carica (ovvero eletta).
So bene che anche qui c'è chi auspicava e auspica il Commissario per l'AIA, ma con questi che evidentemente hanno una visione radicale (quasi chirurgica) della soluzione difficile ragionare sulla "lesa maestà" che ci hanno dedicato (visto che, anzi, loro stessi la richiederebbero) .
Tuttavia questa considerazione da "minus habens" che il vertice federale ha dimostrato avere nei confronti dell' AIA, ha determinato un moto di orgoglio (giusto, sbagliato, fittizio, sincero ?) nei vertici dell' Associazione che si sono trovati uniti nella "reazione muscolare".
Un po' come per gli STATES : democratici e repubblicani si scannano, ma poi se gli tocchi la Bandiera o il Presidente si ricompattano a falange. Incompressibile comprenderlo qua in Italia, dove perfino all'interno di un Partito si accoltellano tra fazioni. Figuriamoci tra orientamenti ideologici differenti.
Inoltre , sul merito, che sia per "paura di non farcela" di fronte ad una elezione universale o per genuina riflessione su una modalità che pone rischi seri di scarsa "selezione del candidato" (mi si passi la rozzezza)...bah, ognuno la pensi come vuole. Fatto sta che ora, obtorto collo, non si scambiano lettere d'amore, ma han compreso che divisi ti entrano dentro col coltello come nel burro (tardiva riflessione, comunque, colpa questa che non può essere dimenticata facilmente e che rimarrà una grave loro colpa, di tutti loro [perchè non ci sono buoni buoni e cattivi cattivi e basta]).
ps: spero tu consideri la mia risposta come seria.