cammello ha scritto:Sarebbe stato bello leggere il tuo pensiero quando arrivavano sospensioni di due anni o RT per dichiarazioni su FB ben più lievi.
Sarebbe bastato chiedere ... specificamente una mia opinione su questo genere di cose.
tu continui imperterrito, e sfiancante come un testimone di geova in quanto a pervicacia, a incasellarmi in una "parte" che non mi appartiene, non mi è mai appartenuta, e mai mi apparterrà.
su specifici argomenti, ho le mie opinioni ben ferree e salde. E ho sempre pensato che dare sospensioni afflittive, o peggio ancora NRT per questo genere di cose, sia da scemi.
Lo pensavo quando eravamo in crisi di vocazioni e quindi si ponevano atteggiamenti laschi.
lo ho sempre pensato anche quando eravamo in soprannumero e per sfrondare si usavano questi stratagemmi da regime autocratico.
ho sempre detto, però, che anche se io non concordo, un regolamento CE LO ABBIAMO e per questo lo dobbiamo rispettare. e per questo occorre morigeratezza nei nostri rapporti con i social network.
è sgradevole incorrere in questo genere di cose, ma è così e se non ci sta bene possiamo sempre prendere a andarcene da un'altra parte.
ciò premesso, se mi avessi chiesto la MIA personale opinione su argomenti come questi, te la avrei data con gran piacere.
-- 26/09/2024, 14:03 --
LeaderSheep ha scritto:Magari l'articolo 21 ("Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...") più che l'articolo 11 ("L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali....") della Costituzione
Per quanto riguarda il merito di accadimenti simili, bisogna sempre prestare attenzione al rispetto dei principi della lealtà, della correttezza e della probità cui improntare la condotta in ogni rapporto comunque riferibile all'attività sportiva e al divieto di esprimere pubblicamente giudizi o rilievi lesivi della reputazione di persone, di società o di organismi operanti nell’ambito del CONI, della FIGC, della UEFA o della FIFA (Codice di Giustizia Sportiva - artt.4, comma 1, e 23, comma 1)
Per il legittimo esercizio del diritto di critica, devono sussistere – secondo l’orientamento consolidato della giurisprudenza di legittimità - i presupposti dell'interesse pubblico alla conoscenza del fatto (da intendersi, però, come interesse dell'opinione pubblica, anche solo di una categoria di soggetti, alla conoscenza non del fatto oggetto di critica, bensì appunto della sua interpretazione critica, della continenza espressiva - per cui la critica deve concretizzarsi in un dissenso ragionato e motivato con valutazioni misurate e non gratuitamente lesive dell'altrui dignità) e della verità - non della critica, come è ovvio, ma del fatto presupposto della critica stessa, nel senso che deve essere assicurata l'oggettiva verità del racconto, salvo che per inesattezze riferite a particolari di scarso rilievo e privi di valore informativo
mi perplimo per il miserrimo errore di battitura.
giuro che ho fatto educazione civica alle medie, quando hanno spiegato la costituzione non ero a casa con la varicella o con gli orecchioni.
forse, semmai, ero fuori dalla classe in castigo, perchè facevo baccano ora che ci penso