Dal sito "Marche in goal"
Lascio questa “associazione”, se così si può chiamare, perché non è più quella dove ho deciso di entrare da bimbo quasi 10 anni fa". E' una parte del lungo messaggio scritto sui social da Alessio Ercoli, oramai ex arbitro della sezione di Fermo, arrivato a dirigere in Serie D, che ha deciso di abbandonare l'AIA.
Dallo stesso Ercoli riceviamo e pubblichiamo la lettera integrale:
È stata una delle scelte più importanti della mia vita... Non lascio l’arbitraggio per mancanza di voglia, come disse qualcuno, o per paura dei fallimenti.. Non lascio l’ arbitraggio per colpa del mio lavoro, sarebbe fin troppo facile uscirne così... Lascio questa “associazione”, se così si può chiamare, perché non è più quella dove ho deciso di entrare da bimbo quasi 10 anni fa...
L’AIA dovrebbe essere il posto dove la bravura personale regna sovrana, dove la tecnica dovrebbe essere al centro del villaggio e non dove la politica, le amicizie di comodo, l’odio e le raccomandazioni sono la struttura portante.
L’AIA è quel posto dove un razzista e un violento, grazie alle raccomandazioni, diventa Settore tecnico prima e OT Assistenti dopo.
L’AIA è quel posto dove la competenza arbitrale viene messa da parte e viene dato spazio a gente nulla e inadeguata: basti guardare ai CRA e ai presidenti di sezione di questi anni.
L’AIA è quel posto dove i pochi dirigenti competenti vengono lasciati e deferiti per un misero logo o per una misera graduatoria non modificata.
Lascio a 25 anni dopo 260 partite...il primo ringraziamento va a te lassù a cui ho dedicato tutti i miei 260 fischi iniziali e tutte le mie partite in giro per l’Italia...una promessa che ho mantenuto solo per te! Un ringraziamento speciale va alla mia famiglia vicina e lontana che mi ha sempre supportato..
Grazie a tutti coloro che anche per un secondo hanno messo la mia crescita davanti a tutto, grazie al mio Mentor che dal mio primo raduno regionale è stato sempre al mio fianco, ma sopratutto a 2 persone al quale devo dire GRAZIE per essere l’uomo che sono oggi: Davide De Luca e Carlo Ridolfi.
ADDIO AIA, forse un giorno ci incontreremo di nuovo... ma solo quando al centro del villaggio ci sarà la tecnica e non la politica.
Che dire.....almeno riflettiamo per bene.