da NicoRizzo il lun gen 25, 2021 3:19 pm
Secondo me ci sono due problemi di fondo: il primo riguarda i big match dove effettivamente, come fatto notare da alcuni utenti, abbiamo gli stessi nomi essenzialmente perché la metà degli internazionali non sta avendo un rendimento adeguato e pari alle aspettative e per di più tra quelli che stanno facendo bene tre sono del Lazio e non possono dirigere le romane. Tra coloro che non sono internazionali non si intravedono fenomeni o elementi a cui accordare la fiducia di dirigere determinate gare: la commissione ha provato La Penna che aldilà di Juventus-Fiorentina ha fatto molto bene, ha avviato Chiffi e Pairetto ma hanno bisogno di tempo per solidificarsi, proverà con Pasqua a breve. Abisso non ha sempre convinto.
Di certo non mi aspettavo che la riunione delle CAN potesse in 19 giornate portare nuovi elementi idonei a dirigere le gare più difficili: sicuramente ci vorrà del tempo perchè adesso si iniziano mettere le basi e a costruire nuovi arbitri affidabili a partire da una rotazione tra serie A e Serie B; purtroppo però non si può negare che anche tra questi arbitri ce ne siano almeno due che stanno rendendo ben al di sotto delle aspettative e tanti troppo incostanti. E qui veniamo al secondo problema che secondo me consiste nella mancanza di affidabilità nelle gare di prima fascia: su 48 arbitri in organico se ne contano circa 25/27 che hanno una affidabilità sufficiente per gare di prima e seconda fascia. Se ci mettiamo che tra questi ce ne sono alcuni altalenanti e che tra gli altri in B si vedono ancora troppi errori grossolani in modo diffuso, a mio modo di vedere, il vero problema di Rizzoli è la mancanza di qualità: sta facendo il possibile per accelerare la crescita di arbitri che possono nel breve termine ottenere una discreta affidabilità ma non è così facile avere il coraggio di mandare dei ragazzi buoni ma che offrono poca, o nessuna, affidabilità. Ed è per questo che si leggono gli stessi nomi, perchè c'è un eccessivo divario tra chi dirige stabilmente in A e chi dirige principalmente in B, un divario che deve essere colmato per forza con il tempo e con gradualità, in primis nell'interesse dell'arbitro. Ovviamente nell'idea che mi sono fatto questi problemi hanno almeno due origini: in primo luogo la divisione delle CAN, rispetto a cui si è fortunatamente ammesso l'errore, e in secondo luogo una selezione non ottimale alla CAN C, non mi riferisco agli ultimi 3-4 anni ma a quelli precedenti perchè oggi alla CAN c'è un vuoto di elementi affidabili e solidi, anche potenzialmente, con un'anzianità intorno ai 3-5 anni. Probabilmente non si tratta solo di un lavoro impreciso delle commissioni perchè è normale che qualcuno arrivato in B non mantenga le promesse: ritengo che tante responsabilità debbano essere attribuite ad un sistema eccessivamente formale e troppo statico che basa ancora i passaggi di categoria sugli anni di appartenenza all'OT e su una scala di valutazione che non si presta a far emergere le sfumature tra le qualità e le prestazioni degli arbitri, né tantomeno i punti di forza e le debolezze. Sicuramente bisognerebbe sfatare qualche tabù nel sistema in generale che a mio avviso ha fallito: ci sono troppi vincoli e troppe limitazioni anche implicite e legate al passato che minano fortemente la capacità della nostra associazione di sfornare arbitri competitivi con quelli delle associazioni straniere.
Poi che Rizzoli nel rapportarsi con le società sia eccessivamente conservativo non c'è dubbio ma i problemi veri sono altri e non limitati al poco coraggio del designatore che deve al contempo fornire un servizio alla FIGC e migliorare un organico che ad oggi fa acqua da tante parti. Ribadisco che purtroppo deve essere rilevato che tanti arbitri non stanno rispondendo bene, sia tra i veterani che tra i giovani, senza tralasciare le vie di mezzo (Abisso e Fabbri su tutti, con i quali la commissione ha insistito il più possibile).
Proprio in questi giorni stavo analizzando le statistiche del girone di andata che posterò prossimamente e un dato importante per rispondere a chi ritiene deludente la riunione delle CAN secondo me è rappresentato dalle designazioni in Serie A dei più giovani: i nati dal 1987 al 1991 hanno diretto 19 gare di A e tre ottavi di Coppa Italia per un totale di 8 arbitri e 22 gare, mentre l'anno scorso erano stati solo 2 arbitri a dividersi 9 gare. A me sembra che ci sia stato un importante cambio di passo, ovviamente per i risultati bisognerà attendere ancora un pò, siamo solo all'inizio e c'è un grosso buco da tappare. Quello che mi preoccupa è che, ad oggi, la Commissione vuoi per rendimento o per motivi anagrafici si trova ancora una volta a poter puntare su un numero limitato di "arbitri del futuro", in attesa dell'ambientamento dei primi anno, che non sembrano male.
Sicuramente tra prestazioni non troppo convincenti e la classifica corta in tutte le zone, Rizzoli sta facendo fatica a garantire il meglio per ogni gara e per ogni arbitro...