EURO 2020 - Arbitri selezionati

Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Yugoslavo il mer apr 21, 2021 7:29 pm

Non resta che rimboccarsi le maniche e cambiare mentalità ma in fretta e.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Observer il gio apr 22, 2021 6:49 am

no, non resta che fare una profonda autocritica, poi far piazza pulita di tutti gli uomini e i mezzi uomini che ci hanno portato a questa situazione disastrosa, e poi occorre iniziare a ricostruire.

mattone per mattone, dalle fondamenta della CAN.

occorre per prima cosa ridare voce alle sentenze del campo perchè viviamo in un mondo ondivago dove i capricci di un designatore evidentemente non talentuosissimo, fanno il bello e il cattivo tempo.

Fregandosene di quanto dice il campo, imponendo scelte clientelari.

Se non partiamo da questo, come "gruppo" i ragazzi della CAN non daranno mai il massimo, perchè tanto sanno benissimo che per quanto si impegnano, in serie A ci vanno gli scoppiati che superano lo Yo Yo a fatica ma che annoverano nobili ascendenze, e quelli che stanno simpatici al Re Sole.

Gli altri, condannati a fare i quarti in B in partite insignificanti.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda f_neek il gio apr 22, 2021 11:02 am

Io francamente, a distanza di quasi un giorno, non ho trovato un valido motivo (ma neanche uno) per mandare Siebert a questo Campionato Europeo. Il tedesco è un arbitro, a mio parere, piuttosto scolastico, senza grande talento ma molto costruito, non ha una gran personalità dalle partite dirette da lui che ho avuto modo di vedere, o meglio, se c'è non è emersa. Il fatto di non aver commesso crucial mistakes durante 3 partite della fase ad eliminazione diretta di EL non può essere sufficiente per andare ad un Europeo. La Germania ha 4 arbitri Elite (sebbene Aytekin lo sia solo sulla carta), concordo sul non portare Zwayer che ha commesso errori su errori in questi anni, ma è stato promosso in fretta e furia Stieler a gennaio dopo avergli affidato gare anche piuttosto importanti in cui a mio parere aveva risposto bene, allora perché non chiamare lui? E se non fosse stato ritenuto all'altezza, perché non chiamare un altro arbitro Elite? Bisognava portare per forza un altro tedesco? Perché nel First group, di arbitri che avrebbero meritato più di Siebert, ce ne sono...

P.S. Sul noto blog anglofono tempo fa ci si strappava le vesti dicendo che gli italiani venivano strafavoriti in quanto connazionali di Rosetti. Ieri nessuno di quelli che avevano sottolineato il problema a suo tempo - ma proprio nessuno - ha non dico criticato la scelta di portare Siebert, ma neanche sollevato il dubbio...
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Indice il gio apr 22, 2021 11:52 am

FACCIO UN LEGGERO OT CHE PENSO POSSA CONTRIBUIRE ALLA DISCUSSIONE:

I ragazzi (gli arbitri) hanno bisogno di fiducia! Devono affrontare le gare con sicurezza e non con paura. Anche nell'errore un ragazzo talentuoso, fatto un doveroso passaggio per una gara meno mediatica, poi deve essere riproposto ed incoraggiato. Invece troppo spesso negli ultimi anni vedo gestioni "colpevolizzanti": arbitri fermi per settimane, poi al rientro lunghi purgatori. Questo fa male agli arbitri, tutti... perdono in termini di fiducia in se sessi e vivono nel terrore dell'errore rallentando il processo di crescita. Proprio quest'anno stiamo toccando con mano come alcuni ragazzi che hanno fatto campionati anonimi negli ultimi anni, oggi stiano arbitrando con sicurezza e scioltezza perchè si sentono in fiducia.
Certo in Italia abbiamo un sistema mediatico in cui al minimo errore vieni crocifisso pubblicamente e sottoposto alla gogna; però di fronte a ciò non possiamo, come classe arbitrale, sempre cospargerci il capo di cenere e dare il segnale alle Leghe che quell'arbitro che ha commesso un errore risulti un maledetto appestato e venga posto in quarantena. Se vogliamo coltivare il progetto di educare l'ambiente ad accettare la figura dell'arbitro allora dobbiamo essere i primi a trasmettere all'esterno questo segnale di possibile "fallibilità" umana. Un calciatore di talento se sbaglia un rigore non resterà poi in panchina per tre gare; per umanizzare l'arbitro si deve innanzitutto umanizzare il concetto dell'errore e questo processo deve essere fatto in primis da parte nostra.
Ci vogliono spalle larghe, coraggio, indipendenza decisionale e competenza.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda marblearch il gio apr 22, 2021 12:43 pm

FollettoGigante ha scritto:Il fatto che noi non si abbia due arbitri si può dire che rientra nella pessima gestione di Nicchi??? :eusa-think:


Vedi dire di chi sia la colpa è un gioco purtroppo fine a se stesso. La cosa grave è non averne avuto coscienza per anni. E continuare a dire che eravamo i migliori del mondo perchè premiavano Collina.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Giufilippo17 il gio apr 22, 2021 1:00 pm

Qualcuno sa che ruolo avranno i match ofcials support?



Ma visto che siamo avanti come va non si poteva togliere un romeno che in campionato non usano la var e puntare su nostro 2
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda andre79 il gio apr 22, 2021 1:14 pm

dovrebbero essere i quarti ufficiali.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Observer il ven apr 23, 2021 10:56 am

Indice ha scritto:FACCIO UN LEGGERO OT CHE PENSO POSSA CONTRIBUIRE ALLA DISCUSSIONE:

I ragazzi (gli arbitri) hanno bisogno di fiducia! Devono affrontare le gare con sicurezza e non con paura. Anche nell'errore un ragazzo talentuoso, fatto un doveroso passaggio per una gara meno mediatica, poi deve essere riproposto ed incoraggiato. Invece troppo spesso negli ultimi anni vedo gestioni "colpevolizzanti": arbitri fermi per settimane, poi al rientro lunghi purgatori. Questo fa male agli arbitri, tutti... perdono in termini di fiducia in se sessi e vivono nel terrore dell'errore rallentando il processo di crescita. Proprio quest'anno stiamo toccando con mano come alcuni ragazzi che hanno fatto campionati anonimi negli ultimi anni, oggi stiano arbitrando con sicurezza e scioltezza perchè si sentono in fiducia.
Certo in Italia abbiamo un sistema mediatico in cui al minimo errore vieni crocifisso pubblicamente e sottoposto alla gogna; però di fronte a ciò non possiamo, come classe arbitrale, sempre cospargerci il capo di cenere e dare il segnale alle Leghe che quell'arbitro che ha commesso un errore risulti un maledetto appestato e venga posto in quarantena. Se vogliamo coltivare il progetto di educare l'ambiente ad accettare la figura dell'arbitro allora dobbiamo essere i primi a trasmettere all'esterno questo segnale di possibile "fallibilità" umana. Un calciatore di talento se sbaglia un rigore non resterà poi in panchina per tre gare; per umanizzare l'arbitro si deve innanzitutto umanizzare il concetto dell'errore e questo processo deve essere fatto in primis da parte nostra.
Ci vogliono spalle larghe, coraggio, indipendenza decisionale e competenza.


Mi permetto di riprendere questo interessante pensiero.

La situazione a mio modo di vedere, è molto peggio di così.

Viviamo una doppia gestione della CAN che ha portato tutti i giovani non baciati dalla fortuna, a vivacchiare di rendita forti dei loro 100000 € medi all’anno che portano a casa malcontati, fregandosene e infischiandosene di tutto e di tutti perché tanto sanno che anche se saltano i cerchi infuocati, li stanno e li restano. Marcendo nell’eternità di un oblio che serve solo a una piccola e ristretta “casta”.
Chi sono questi? Sono quelli che nel girone di andata di sono fatti il pieno di presenza in A, blindando un campionato in maniera insensata, per raccogliere presenze e gettoni. Per poi far arrivare a marzo la coperta corta per incroci e incompatibilità e obbligando questa banda di geni a far uscire lo stesso elemento venerdì nel week end e in un posticipo.
Questo succede quando, come dici giustissimamente tu, i riscontri del campo vengono traditi in maniera ingiusta. Non importa per quale motivo, non importa per quale nobile causa. Ormai è chiaro a tutti che ci sono un gruppo di elementi che possono commettere i peggiori errori (soprattutto in B dove non c’è la cartina di tornasole del VAR) e uscire ugualmente. Mentre ce ne sono degli altri, presumibilmente meno simpatici dei primi, che alla prima prestazione negativa vengono fermati.
Da cosa nasce questa immensa discrezionalità? Nasce dal fatto che non abbiamo sancito in maniera NETTA e RIGOROSA come intendiamo usare le immagini video nella gestione delle prestazioni dei ragazzi, codificando gli errori (ANCHE QUELLI SANATI DAL VAR, CHE RESTANO ERRORI COMMESSI DA AE che concede un rigore inesistente o non ne concede uno sacrosanto) mettendo a disposizione dei ragazzi, a inizio stagione, una codifica univoca, chiara, cristallina, evidente a tutti che permettesse a tutti di sapere che in caso di errore, si paga dazio.
Ma siccome questo avrebbe voluto dire fermare anche i BIG che commettono errori, allora per un designatore che non spicca per carisma diventa difficile andare a dire a quel collega con il quale ti allenavi e con il quale eri parte organica di un certo sistema: amico mio, da domani ci cambia. Se sbagli, stai fermo anche tu.
Perché saltare dei turni in A significa migliaia di € che entrano in meno nelle tasche, e significa essere messi in discussione nella propria leadership di “senatori anziani”. Ecco, lo potremmo definire così il problema della CAN: il nonnismo (per chi ha fatto il militare).
Un designatore che non è Paolo Casarin (per parlare di un dirigente di multinazionale che ha sempre preso decisioni coraggiose infischiandosene di tutto e di tutti) non riesce a tenere a bada i propri senatori in maniera netta e rigorosa. Soprattutto se nel frattempo non fa crescere un cuscinetto di aspiranti “Giacomelli e Calvarese” che tra un paio di stagioni potranno toglierti le castagne dal fuoco in gare rognose, se il senatore ti dà indisponibilità per un impegno UEFA o perché ha la tallonite e mette indisponibilità in S4Y.
Da qui nasce tutto. Dai compromessi che occorre fare giornalmente per tenere in piedi una baracca che fa acqua da tutte le parti perché incistata di camarille, e di doppiopesismi intollerabili.
Come se ne esce? E qui mi rivolgo direttamente al Presidente … ad Alfredo.
Attua il programma, alla svelta. Togli gli OA dalla diretta emanazione degli OTN in modo da creare un gruppo di “revisori” onesti e insensibili ai consigli di questo o di quel OT che ti dice come è andata la gara durante le congiunte. Un corpo di OA tecnici, capaci, indipendenti, che possano essere un mezzo di sostegno all’OTN e di verifica di una puntuale applicazione delle regole.
E poi, caro Alfredo, il regolamento concede ampia discrezionalità al Comitato Nazionale di verifica dell’operato degli OTN e permette anche di rifiutare delle proposte di fine anno se palesemente ingiuste.
Abbiamo un regolamento. Applichiamolo! Con coraggio! Senza paura di niente e di nessuno. Anche perché visto lo stato comatoso del nostro ranking UEFA …. Che paure abbiamo?
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda bracco75 il ven apr 23, 2021 11:19 am

Observer ha scritto:
Indice ha scritto:FACCIO UN LEGGERO OT CHE PENSO POSSA CONTRIBUIRE ALLA DISCUSSIONE:

I ragazzi (gli arbitri) hanno bisogno di fiducia! Devono affrontare le gare con sicurezza e non con paura. Anche nell'errore un ragazzo talentuoso, fatto un doveroso passaggio per una gara meno mediatica, poi deve essere riproposto ed incoraggiato. Invece troppo spesso negli ultimi anni vedo gestioni "colpevolizzanti": arbitri fermi per settimane, poi al rientro lunghi purgatori. Questo fa male agli arbitri, tutti... perdono in termini di fiducia in se sessi e vivono nel terrore dell'errore rallentando il processo di crescita. Proprio quest'anno stiamo toccando con mano come alcuni ragazzi che hanno fatto campionati anonimi negli ultimi anni, oggi stiano arbitrando con sicurezza e scioltezza perchè si sentono in fiducia.
Certo in Italia abbiamo un sistema mediatico in cui al minimo errore vieni crocifisso pubblicamente e sottoposto alla gogna; però di fronte a ciò non possiamo, come classe arbitrale, sempre cospargerci il capo di cenere e dare il segnale alle Leghe che quell'arbitro che ha commesso un errore risulti un maledetto appestato e venga posto in quarantena. Se vogliamo coltivare il progetto di educare l'ambiente ad accettare la figura dell'arbitro allora dobbiamo essere i primi a trasmettere all'esterno questo segnale di possibile "fallibilità" umana. Un calciatore di talento se sbaglia un rigore non resterà poi in panchina per tre gare; per umanizzare l'arbitro si deve innanzitutto umanizzare il concetto dell'errore e questo processo deve essere fatto in primis da parte nostra.
Ci vogliono spalle larghe, coraggio, indipendenza decisionale e competenza.


Mi permetto di riprendere questo interessante pensiero.

La situazione a mio modo di vedere, è molto peggio di così.

Viviamo una doppia gestione della CAN che ha portato tutti i giovani non baciati dalla fortuna, a vivacchiare di rendita forti dei loro 100000 € medi all’anno che portano a casa malcontati, fregandosene e infischiandosene di tutto e di tutti perché tanto sanno che anche se saltano i cerchi infuocati, li stanno e li restano. Marcendo nell’eternità di un oblio che serve solo a una piccola e ristretta “casta”.
Chi sono questi? Sono quelli che nel girone di andata di sono fatti il pieno di presenza in A, blindando un campionato in maniera insensata, per raccogliere presenze e gettoni. Per poi far arrivare a marzo la coperta corta per incroci e incompatibilità e obbligando questa banda di geni a far uscire lo stesso elemento venerdì nel week end e in un posticipo.
Questo succede quando, come dici giustissimamente tu, i riscontri del campo vengono traditi in maniera ingiusta. Non importa per quale motivo, non importa per quale nobile causa. Ormai è chiaro a tutti che ci sono un gruppo di elementi che possono commettere i peggiori errori (soprattutto in B dove non c’è la cartina di tornasole del VAR) e uscire ugualmente. Mentre ce ne sono degli altri, presumibilmente meno simpatici dei primi, che alla prima prestazione negativa vengono fermati.
Da cosa nasce questa immensa discrezionalità? Nasce dal fatto che non abbiamo sancito in maniera NETTA e RIGOROSA come intendiamo usare le immagini video nella gestione delle prestazioni dei ragazzi, codificando gli errori (ANCHE QUELLI SANATI DAL VAR, CHE RESTANO ERRORI COMMESSI DA AE che concede un rigore inesistente o non ne concede uno sacrosanto) mettendo a disposizione dei ragazzi, a inizio stagione, una codifica univoca, chiara, cristallina, evidente a tutti che permettesse a tutti di sapere che in caso di errore, si paga dazio.
Ma siccome questo avrebbe voluto dire fermare anche i BIG che commettono errori, allora per un designatore che non spicca per carisma diventa difficile andare a dire a quel collega con il quale ti allenavi e con il quale eri parte organica di un certo sistema: amico mio, da domani ci cambia. Se sbagli, stai fermo anche tu.
Perché saltare dei turni in A significa migliaia di € che entrano in meno nelle tasche, e significa essere messi in discussione nella propria leadership di “senatori anziani”. Ecco, lo potremmo definire così il problema della CAN: il nonnismo (per chi ha fatto il militare).
Un designatore che non è Paolo Casarin (per parlare di un dirigente di multinazionale che ha sempre preso decisioni coraggiose infischiandosene di tutto e di tutti) non riesce a tenere a bada i propri senatori in maniera netta e rigorosa. Soprattutto se nel frattempo non fa crescere un cuscinetto di aspiranti “Giacomelli e Calvarese” che tra un paio di stagioni potranno toglierti le castagne dal fuoco in gare rognose, se il senatore ti dà indisponibilità per un impegno UEFA o perché ha la tallonite e mette indisponibilità in S4Y.
Da qui nasce tutto. Dai compromessi che occorre fare giornalmente per tenere in piedi una baracca che fa acqua da tutte le parti perché incistata di camarille, e di doppiopesismi intollerabili.
Come se ne esce? E qui mi rivolgo direttamente al Presidente … ad Alfredo.
Attua il programma, alla svelta. Togli gli OA dalla diretta emanazione degli OTN in modo da creare un gruppo di “revisori” onesti e insensibili ai consigli di questo o di quel OT che ti dice come è andata la gara durante le congiunte. Un corpo di OA tecnici, capaci, indipendenti, che possano essere un mezzo di sostegno all’OTN e di verifica di una puntuale applicazione delle regole.
E poi, caro Alfredo, il regolamento concede ampia discrezionalità al Comitato Nazionale di verifica dell’operato degli OTN e permette anche di rifiutare delle proposte di fine anno se palesemente ingiuste.
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Re: EURO 2020 - Arbitri selezionati

Messaggioda Harappa DC10 il ven apr 23, 2021 11:39 am

Observer ha scritto:
Indice ha scritto:FACCIO UN LEGGERO OT CHE PENSO POSSA CONTRIBUIRE ALLA DISCUSSIONE:

I ragazzi (gli arbitri) hanno bisogno di fiducia! Devono affrontare le gare con sicurezza e non con paura. Anche nell'errore un ragazzo talentuoso, fatto un doveroso passaggio per una gara meno mediatica, poi deve essere riproposto ed incoraggiato. Invece troppo spesso negli ultimi anni vedo gestioni "colpevolizzanti": arbitri fermi per settimane, poi al rientro lunghi purgatori. Questo fa male agli arbitri, tutti... perdono in termini di fiducia in se sessi e vivono nel terrore dell'errore rallentando il processo di crescita. Proprio quest'anno stiamo toccando con mano come alcuni ragazzi che hanno fatto campionati anonimi negli ultimi anni, oggi stiano arbitrando con sicurezza e scioltezza perchè si sentono in fiducia.
Certo in Italia abbiamo un sistema mediatico in cui al minimo errore vieni crocifisso pubblicamente e sottoposto alla gogna; però di fronte a ciò non possiamo, come classe arbitrale, sempre cospargerci il capo di cenere e dare il segnale alle Leghe che quell'arbitro che ha commesso un errore risulti un maledetto appestato e venga posto in quarantena. Se vogliamo coltivare il progetto di educare l'ambiente ad accettare la figura dell'arbitro allora dobbiamo essere i primi a trasmettere all'esterno questo segnale di possibile "fallibilità" umana. Un calciatore di talento se sbaglia un rigore non resterà poi in panchina per tre gare; per umanizzare l'arbitro si deve innanzitutto umanizzare il concetto dell'errore e questo processo deve essere fatto in primis da parte nostra.
Ci vogliono spalle larghe, coraggio, indipendenza decisionale e competenza.


Mi permetto di riprendere questo interessante pensiero.

La situazione a mio modo di vedere, è molto peggio di così.

Viviamo una doppia gestione della CAN che ha portato tutti i giovani non baciati dalla fortuna, a vivacchiare di rendita forti dei loro 100000 € medi all’anno che portano a casa malcontati, fregandosene e infischiandosene di tutto e di tutti perché tanto sanno che anche se saltano i cerchi infuocati, li stanno e li restano. Marcendo nell’eternità di un oblio che serve solo a una piccola e ristretta “casta”.
Chi sono questi? Sono quelli che nel girone di andata di sono fatti il pieno di presenza in A, blindando un campionato in maniera insensata, per raccogliere presenze e gettoni. Per poi far arrivare a marzo la coperta corta per incroci e incompatibilità e obbligando questa banda di geni a far uscire lo stesso elemento venerdì nel week end e in un posticipo.
Questo succede quando, come dici giustissimamente tu, i riscontri del campo vengono traditi in maniera ingiusta. Non importa per quale motivo, non importa per quale nobile causa. Ormai è chiaro a tutti che ci sono un gruppo di elementi che possono commettere i peggiori errori (soprattutto in B dove non c’è la cartina di tornasole del VAR) e uscire ugualmente. Mentre ce ne sono degli altri, presumibilmente meno simpatici dei primi, che alla prima prestazione negativa vengono fermati.
Da cosa nasce questa immensa discrezionalità? Nasce dal fatto che non abbiamo sancito in maniera NETTA e RIGOROSA come intendiamo usare le immagini video nella gestione delle prestazioni dei ragazzi, codificando gli errori (ANCHE QUELLI SANATI DAL VAR, CHE RESTANO ERRORI COMMESSI DA AE che concede un rigore inesistente o non ne concede uno sacrosanto) mettendo a disposizione dei ragazzi, a inizio stagione, una codifica univoca, chiara, cristallina, evidente a tutti che permettesse a tutti di sapere che in caso di errore, si paga dazio.
Ma siccome questo avrebbe voluto dire fermare anche i BIG che commettono errori, allora per un designatore che non spicca per carisma diventa difficile andare a dire a quel collega con il quale ti allenavi e con il quale eri parte organica di un certo sistema: amico mio, da domani ci cambia. Se sbagli, stai fermo anche tu.
Perché saltare dei turni in A significa migliaia di € che entrano in meno nelle tasche, e significa essere messi in discussione nella propria leadership di “senatori anziani”. Ecco, lo potremmo definire così il problema della CAN: il nonnismo (per chi ha fatto il militare).
Un designatore che non è Paolo Casarin (per parlare di un dirigente di multinazionale che ha sempre preso decisioni coraggiose infischiandosene di tutto e di tutti) non riesce a tenere a bada i propri senatori in maniera netta e rigorosa. Soprattutto se nel frattempo non fa crescere un cuscinetto di aspiranti “Giacomelli e Calvarese” che tra un paio di stagioni potranno toglierti le castagne dal fuoco in gare rognose, se il senatore ti dà indisponibilità per un impegno UEFA o perché ha la tallonite e mette indisponibilità in S4Y.
Da qui nasce tutto. Dai compromessi che occorre fare giornalmente per tenere in piedi una baracca che fa acqua da tutte le parti perché incistata di camarille, e di doppiopesismi intollerabili.
Come se ne esce? E qui mi rivolgo direttamente al Presidente … ad Alfredo.
Attua il programma, alla svelta. Togli gli OA dalla diretta emanazione degli OTN in modo da creare un gruppo di “revisori” onesti e insensibili ai consigli di questo o di quel OT che ti dice come è andata la gara durante le congiunte. Un corpo di OA tecnici, capaci, indipendenti, che possano essere un mezzo di sostegno all’OTN e di verifica di una puntuale applicazione delle regole.
E poi, caro Alfredo, il regolamento concede ampia discrezionalità al Comitato Nazionale di verifica dell’operato degli OTN e permette anche di rifiutare delle proposte di fine anno se palesemente ingiuste.
Abbiamo un regolamento. Applichiamolo! Con coraggio! Senza paura di niente e di nessuno. Anche perché visto lo stato comatoso del nostro ranking UEFA …. Che paure abbiamo?



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