da Fed Beggio il ven gen 21, 2022 9:57 am
@Higiuta99
<<I ragazzi della CAN5 da quello che mi dirocno...son contenti della nuova gestione, almeno c'è umanità e compresione si può parlare, confrontare ed essere ascoltati.>>
Senza dubbio, c'è massima apertura, comprensione e scambio di idee e problematiche. Dialogo per quanto vissuto, ce ne è stato e sicuramente ce ne sarà. Infatti io sotto questo aspetto ero sereno, c'era interazione.
<<Come mai non sei rimasto nell'aia anche solo per fare l'osservatore? >>
Perchè come ho già avuto modo sopra di spiegare, non ne avevo più, avevo finito la benzina. Innanzitutto, non sarei stato di buon esempio o pubblicità, perchè se io devo tramandare il mio vissuto e la mia esperienza, non posso dire ai ragazzi che c'è meritocrazia e trasparenza (parola usata tanto tanto e sempre) e che chi si impegna di più, il più disponibile, il più continuo ed il "più bravo" sicuramente arriverà più in alto; avrà molte probabilità rispetto altri di emergere, ma i fattori sono ben altri, ed emerge quello che in quel momento storico/politico/associativo/anzianità in campo ci sa stare ovviamente, ma che sotto comunque aveva anche una sottospecie di staff ad appoggiarlo (sezione, cra, ot, cn...sicuramente, incide). La mia personale opinione, e la mia personale esperienza vissuta, mi ha fatto vivere e vedere questo. Per cui, in questo aspetto io non sarei sicuramente un buon esempio in quanto apolitico e credo nei valori e principi dello sport, il campo che parla, i comportamenti e non chi ha "la cordata migliore". Pertanto se ai ragazzi vai a dire di impegnarsi, dare il massimo, tutto se stessi ecc ecc... che sicuramente il duro lavoro sarà ripagato, no, non è vero assolutamente.
Bisogna andargli dire...date il massimo per divertirvi al massimo, sognando si, ma senza farvi tante aspettative. E' il principio di uno sport questo per ambire ad arrivare alla serie A del calcio o del calcio a 5 questa ? Per me no, diventa lo slogan di mettere le mani avanti perchè già sai che una scusa sarà dietro l'angolo nel caso di un tuo mancato abiettivo magari ingiusto. Pertanto meritocrazia e trasparenza, NO, zero. Non esiste per tutti, non esisterà mai per tutti. OA non mi ci sentivo o vedevo a 37 anni, è una età in cui si deve aver voglia di arbitrare e non di stare tra gli spalti.
<< Visto che ti piace, anzi piaceva arbitrare, perchè non sei tornato in sezione per arbitrare ? >>
Perchè avevo finito motivazioni e stimoli che anche il campo non mi dava più, ero scarico e anche le trasferte e raduni erano un peso non indifferente per il mio quotidiano famiglia-lavoro; se ero motivato (le motivazioni le trovi dentro di te, non le puoi trasmettere) avrei fatto di tutto sicuramente per restare dove ero facendo anche i salti mortali e divertirmi. Arriva il momento in cui senti che qualcosa si rompe, e pazienza. Importante è prendere le decisioni da lucidi e non presi dalla rabbia. Io ero e sono super sereno anche a distanza. Sto guardando gli europei in questi giorni, non mi fa nessun effetto e nessuna nostalgia; se in giorni passati avrei invidaito di esser stato su quel parquet, oggi dal divano sono insensibile. E per me è un ottimo segnale questo ovviamente.
Pertanto adesso voglio dedicarmi ad altro, ho più tempo libero, sapendo che non ho più "obblighi fissi" che come tutti sappiamo, il mondo arbitrale ti impegna da luglio a giungo, avendo we liberi, non ho rto fisse, luglio-agosto niente preparazione. Dopo tanti anni di impegni, tempo, dedizione, adesso sento che ho bisogno di fare quello che voglio io, quando voglio io (una partita di tennis, una 10km eccc...) senza scadenze "obbligatorie". Ho vissuto con professionismo dal mio primo giorno questa avventura, non volevo restare facendo quello che mi pareva, andando ai raduni se e quando potevo, mettendo indiponibilità per fare quello che volevo perchè tanto, la serie A la facevo lo stesso a prescindere (visti numeri e visto che gli altri lo facevano già). DI mio mi sarei sentito in torto marcio e non in regola con tutto, e sarebbe stata una mancanza di spetto per gli altri ragazzi e per i commissari ma soprattutto verso me stesso, che mi ritengo una persona "giusta e seria". Pertanto, quando diventa pesante e ci rendiamo conto che non possiamo esser un valore aggiunto per il gruppo (visto che non è un lavoro ma un hobby) quello che posso dire è di non essere egoisti ma lasciare il posto a chi ne ha di più e scalpita sotto.