da Observer il gio apr 05, 2018 10:18 am
Beh hanno ragione ... siamo un'anomalia. Siamo talmente 'na anomalia, che negli ultimi 20 anni noi italiani abbiamo portato 2 arbitri alle finali dei mondiali, altri 2 alle finali degli europei, e non so quanti ne abbiamo portati alle finali di Champions League.
Siamo un'anomalia, siamo universalmente riconosciuti come i più bravi. Ci vengono a studiare dal Tanzanica, dal Gambia e dall'Australia per capire come facciamo le cose. E perché ci vengono così bene.
Siamo un'anomalia, perché abbiamo 10 internazionali invece che 7.
Siamo un'anomalia perché siamo talmente bravi, che a capo delle commissioni arbitrali UEFA e FIFA ci sono un Italiano, ed un Ticinese di Bellinzona.
Siamo un'anomalia, perché avendo il diritto da statuto di scegliere, spesso scegliamo i perdenti, ma almeno li scegliamo con una ratio: una volta sosteniamo il candidato dei calciatori, una volta quello dell'establishment, un'altra quello dei dilettanti. Io non so bene bene perchè il presidente Nicchi ha deciso di sostenere tizio piuttosto che caio. Primo perchè certo non me lo viene a dire a me che non conto niente.
Alle volte posso essere in sintonia, perché io istintivamente Damiano Tommasi lo seguirei in capo al mondo. Ma io parlo con il cuore, e per sentimenti, per conoscenze e per sentito dire. Fare il dirigente significa anche avere delle responsabilità, e misurarsi con la realtà. Ed il realismo, in politica, serve sempre.
Mi viene in mente una uscita pubblica del Presidente Nicchi una volta, tanti anni fa. Era al primo mandato, e esistevano questi malesseri per i rimborsi. Fece una uscita pubblica in una Sezione, una delle 200 che fece in Italia nel primo mandato.
E immaginatevi come eravamo felici noi di vedere il nostro presidente, quando venivamo dall'era Lanese dove il Presidente AIA era impancato nella sua meravigliosa torre d'Avorio. Dopo Lanese, era arrivato un Harlem Globetrotter che non stava fermo un attimo, e passava le giornate a visitare Sezioni e CRA.
Voi giovani date per scontato che ogni anno arrivi un Nazionale. E che il presidente AIA passi il tempo a visitare le Sezioni. Ma guardate che non è stato sempre così. E ve lo dice uno che ha iniziato con presidente Giulio Campanati.
Comunque ... in quella uscita pubblica, arbitri arrabbiatissimi. Ovviamente la seconda o la terza domanda che gli fanno è: presidente, i nostri soldi. E uno ... dal fondo ... scioperiamo!
Applausi.
Il presidente fa finire l'applauso, guarda il malcapitato e gli fa: "te sta 'halmo ... che te tu scioperi se e quando te lo dico io!" ....
E tutti a ridere.
Ha passato i seguenti 10 minuti a spiegare come, a inizio del suo mandato, era andato a ribaltar scrivanie in FIGC per i rimborsi per poi scoprire che alcuni pacchi erano fermi perché alcuni CRA non avevano trasmesso i pacchi relativi. Chi lo conosce da poco lo vede pacato, ma è un sanguigno. E' uno che se gli parte l'embolo ... sa quando inizia e non sa quando si ferma. E quindi appena gli avevano presentato il problema, lo aveva affrontato di petto come suo solito.
Un pregio, ma alle volte anche un difetto ... ma vabbeh.
Quindi ... figura di m.... dell'AIA che era stata zittita in 10 minuti in Consiglio Federale ... e diversi CRA a fine stagione persero la poltrona.
Da allora sono passati anni luce, e abbiamo fatto passi avanti da giganti. Sono arrivati Sinfonia4You ... Gerico ... Finaia4You. E speravamo fosse risolta la storia dei rimborsi.
Però una cosa ve la voglio dire: se il Presidente dice che devo scioperare .... io sciopero!
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)