Era tra i 36 fischietti selezionati per la prossima rassegna iridata, ma dopo aver chiesto denaro per pilotare la finale di coppa del Re è stato squalificato a vita dalla Federazione del suo Paese.
ROMA - Fahad Al-Mirdasi, arbitro dell'Arabia Saudita fra i 36 selezionati per i prossimi Mondiali, l'ha davvero combinata grossa. Il fischietto saudita, infatti, è stato radiato a vita dalla Federcalcio del suo Paese (Saff) per corruzione.
IL FATTACCIO - Designato per la finale di Coppa del Re di sabato scorso tra Al Ittihad e Al Faisaly, il 32enne direttore di gara ha contattato il presidente dell'Al Ittihad, Hamad Al-Senaie, per chiedergli una somma di denaro in cambio di vantaggi per la sua squadra. Al-Senaie ha immediatamente inoltrato i messaggi WhatsApp ai funzionari della Saff, che a loro volta hanno allertato le autorità governative competenti.
CARRIERA FINITA - Fermato dalla polizia, Al Mirdasi ha confessato la sua intenzione di alterare la finale di Coppa del Re, riassegnata all'inglese Mark Clattenburg. L'arbitro saudita era stato selezionato anche lo scorso anno per la Confederations Cup e nel 2016 era fra i direttori di gara arruolati per i tornei olimpici di Rio de Janeiro.
Fonte:
repubblica.it