Penso che a tutti sia capitato di sentire, sia fuori che in campo, o, peggio ancora, applicare (anche in ambito federale) regole relative al calcio (a 11) che, nella realtà, sono delle autentiche invenzioni, più o meno alcune radicate nel pensiero comune (dei non addetti all'arbitraggio, con alcune eccezioni).
Scopo è verificare quante di queste siano (o erano) diffuse anche al di fuori del proprio "orticello" (sia questo il patronato o i campetti della propria provincia) nonché... di come la fantasia sia sempre florida su certi temi.
-- mar feb 08, 2022 7:47 pm --
Inizio io colle prime tre di esempio:
1) il calcio di rigore deve essere sempre ripetuto, indipendentemente dal suo esito (cioè anche se trasformato) in caso di infrazione del portiere (ai tempi andati: quando si "muoveva prima"). Stranamente, vale solo per il portiere e non è estesa anche ai difendenti.
[sentita anche a livello di servizio RAI sulla Serie A; personalmente me ne avvalsi in un torneo da oratorio facendo ripetere tre volte - ma subendo sempre gol (giustizia divina ) - sempre ammettendo di aver fatto un passo in avanti prima del fischio]
2) se il portiere, dopo averlo bloccato di mano, fa rimbalzare a terra il pallone tre volte (non una di più, non una di meno) in area, tutti devono uscire dalla stessa e possono rientrarvi solo quando il pallone sia a sua volta uscito dall'area
[non vi dico le reti che subivamo quand'era piccolo perché il nostro portiere (all''epoca giocavo ala destra) dopo i rimbalzi lasciava il pallone a terra meravigliandosi che gli avversari lo calciassero in porta ]
3) se il portiere, impossessatosi del pallone, lo rinvia di piede, l'eventuale sua segnatura diretta (cioè priva di successivi tocchi altrui) è valida solo se il pallone abbia toccato terra almeno una volta nella metà campo avversaria ma fuori dell'area
["compromesso" fatto accettare da chi sosteneva che il portiere non potesse proprio segnare in tale situazione]