LeaderSheep ha scritto:Desidero premettere, considerato che permane anche su questo forum un divisione che contrappone (almeno in parte) una contrapposizione aprioristica "pro/contro" l'attuale e la precedente dirigenza", che è questa mia riflessione vuole essere di carattere assoultamente generale e che non si riferisce ad alcuna specifica vicenda, ma "soltanto" a una lettura da me non condivisa della visione politica/democratica all'interno dell'AIA, da trentanni a questa parte (diciamo almeno dal 2000). Pertanto, pregherei chi eventualmente vorrà commentare o replicare di non strumentalizzare né da una parte né dall'altra quanto da me scritto, perché non è per nulla mio intento essere associato ai guelfi o ai ghibellini.
Personalmente trovo del tutto fuori luogo che si possa propugnare, accettare, condividere, giustificare,... l'azione di CHIUNQUE intenda candidarsi ad una carica elettiva, il quale prometta ad un elettore di ricambiare il voto da parte di quest'ultimo con un tornaconto personale/sezionale, o con una promessa dello stesso. Parimenti ritengo deplorevole, dall'altra parte, che QUALSIASI elettore possa cercare di ottenere detta promessa proponendo la propria disponibilità a votare il candidato o proporsi per procurare voti.
Nella mia idea (che qualcuno riterrà utopica) gli incarichi e le precedenti candidature dovrebbero richiedere spirito di servizio in favore della collettività e non brama di potere personale.
Per far questo, però, come diceva, con grande impudenza facendo propria un'invettiva contro di lui, il ministro Cesare Botero (personaggio di fantasia interpretato da Nanni Moretti in un vecchio film): "Bisogna però spazzare via coloro che si comportano come quegli antichi signori feudali il cui unico scopo era di estendere il proprio dominio anche a costo di guerre sanguinose contro altri signori altrettanto corrotti e altrettanto rapaci..."
Anche quest'ultima citazione non è rivolta a nessuna specifica persona, ma in astrazione a tutti quei dirigenti (sezionali, regionali, nazionali) che negli ultmi trentanni hanno pensato di comportarsi in siffatta maniera. Sempre posto che ce ne siano o ce ne siano stati.
Caro Leader, ciò che dici è molto interessante e in linea astratta del tutto condivisibile. Chi potrebbe mai mettere in discussione un principio di impegno volontaristico (per lo più , a parte qualche limitato caso di vera e propria percezione di reddito) basato sullo spirito di servizio del tutto spassionato.
Fatto è che nel momento in cui decidi che vi sia una elezione ovvero due o più candidati si fronteggino, va da se che crei due o più "partiti", che riconosco dei capi, una gerarchia al loro interno e i cui "affiliati" si sentono parte di un gruppo solidale che lavora per portare quel leader al comando. Ovvio che ciò non dovrebbe determinare faide o peggio ritorsione del vincente sul perdente ( e qua sta il punto di rottura tra "combattere lealmente" e "farsi la guerra"), come "gli affiliati" non dovrebbero supportare il leader per averne in cambio dei vantaggi ( ma perché credono alla bontà della persona e delle idee) ma è assolutamente inevitabile che si crei, al seguito della vittoria uno spoil system. E nel contempo mi chiedo, ma i perdenti sono sempre davvero così "innocenti"? Agiscono sempre con totale purezza di intenti e pensiero? Non creano uno stato di avversione permanente che si esplica in ogni dove, da sedi più o meno istituzionali ai forum come questi , spesso dettata anche da spirito "di vendetta" per la sconfitta subita.
E sia chiaro, al fine di non ingenerare un ribattino di insulti personalizzando la discussione, che io stesso mi riferisco a comportamenti senza dare etichetta alcuna qui e fuori di qui, ma solo per aver potuto toccare con mano in molti anni , comportamenti duplici e certo non così puri e spassionati.
Peraltro, a chi vagheggia, il tempo andato come molto migliore ( perché del passato ricordiamo le cose belle e , guarda caso , mai quelle brutte) ricordiamo che i tempi delle nomine dall'alto, per nulla evitavano la creazione di schieramenti e lotte feroci , i presidenti, i Capi si sceglievano gli amici per affiancarli (non vogliamo chiamarlo spoil system ? ma lo era nei fatti) , solo che oggi se ne parla, ci sono i social, ci sono dibattiti in Forum come questi c'è , diciamolo maggiore " movimento di idee". Ma non pensiamo che una volta era tutto più easy, ma si era in un sistema , diciamo, oligarchico....e la qualità del "servizio" era data dal fatto che l'oligarca fosse più o meno illuminato; se invece finivi sotto il dominio di un oligarca meno illuminato era ca.. amari.