Mi chiedo se dipenda veramente da Rosetti oppure se questo fenomeno geopolitco sia immanente alla scrivania: la mia impressione è che, però, chiunque si troverebbe costretto quantomeno a scendere a compromessi per avere una certa libertà di azione (c sono troppi interessi, troppi centri di potere e troppo denaro in ballo).
In linea generale non si potrà mai parlare di un organico UEFA se gli arbitri vengono prima identificati in virtù della nazionalità e della federazione di appartenenza: oggi ci sono singoli esponenti delle federazioni nazionali che girano l'Europa portando lo scudetto UEFA facendo al più un paio di raduni annui. Il problema è alla radice, è proprio nel concetto assente di federazione arbitrale internazionale.
A quel che vedo a livello internazionale Rosetti è tutto sommato apprezzato anche se chi lo critica, principalmente lamenta una sorta di particolare attenzione "partigiana" per i club italiani che spesso godono del privilegio della designazione di arbitri élite o comunque sopra standard per la gara.