admin ha scritto:Si giocavano il campionato nell'attesissimo scontro diretto della terzultima giornata, divise da 3 punti al primo e al secondo posto in classifica della Under 14 provinciale di Novara, la partita tra Sportiva Caltignaga e Cameri è stata sospesa sul risultato di 1-1, dopo che un giocatore ospite, tra lo stupore di tutti, ha sferrato un pugno all'arbitro.
Il Cameri, al primo posto del campionato con 53 punti, aveva chiuso in vantaggio il primo tempo sullo 0-1, nella ripresa il pareggio del Caltignaga, secondo a quota 50. Dopo qualche minuto dal gol del pareggio della squadra di casa, l'arbitro Giovanni Bazzano di Novara ammonisce un calciatore del Cameri che protesta, si prende il secondo giallo e quindi il rosso. Improvvisamente un compagno di squadra, che non era molto lontano da quella zona del campo, si getta contro il direttore di gara che incassa un pugno e sospende la partita, con il triplice fischio, intorno al minuto 17 del secondo tempo.
Le due squadre rimangono in campo, sconvolte per l'accaduto, per il gesto inaspettato di un ragazzino di 13 anni, intanto arrivano anche la volante locale dei Carabinieri per verificare le condizioni dell'arbitro Bazzano, direttore esperto e molto conosciuto nella zona di Novara, avendo esperienza in serie superiori. L'arbitro Bazzano non ha ritenuto necessario essere accompagnato in ospedale per accertamenti, forse anch'egli scioccato come tutti i presenti per quello che è successo.
La società Cameri, molto attenta all'aspetto comportamentale dei propri ragazzi e alla scelta degli allenatori delle giovanili, fa sapere che l'intenzione è quella di cercare di capire i motivi di un gesto così, di non punire il ragazzo ma cercare di sostenerlo e recuperarlo. C'è stato già un incontro tra la dirigenza, l'allenatore Marco Buratti e il presidente Paolo Sodero, molto sensibile agli aspetti sociali e disciplinari dei propri giovani atleti. La società si dice sinceramente dispiaciuta e sconvolta per la situazione che, coinvolgendo ragazzi di 13-14 anni, è molto delicata e si cercherà di gestirla in modo costruttiva fin dal prossimo allenamento.
L'esito del risultato dipende da quello che l'arbitro scriverà sul referto che verrà esaminato dal Giudice Sportivo, molto probabilmente verrà assegnata la vittoria a tavolino alla Sportiva Caltignaga.
fonte: sprint e sport
In questo pezzo giornalistico, intravedo una retorica un po' pelosa che avvolge la società italiana la quale, complice anche la rappresentazione dei media mainstream ... esprime ignoranza ed analfabetismo in dosi da cavallo. vediamo di capirci con un esempio.
ogni volta che si parla di guerra tra Russia e Ucraina, parte un coccodè odioso sul fatto che l'Italia viola la costituzione che, nell'articolo 11 sancisce inequivocabilmente:
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;
al che viene da dire ... orca miseria allora quando D'Alema ha fatto bombardare la Serbia ha commesso un attentato alla costituzione? No, non è così perchè l'articolo 11 va letto tutto perchè dopo il punto e virgola dice anche che:
consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;
quindi la costituzione ci impedisce di dichiarare guerra al nostro vicino che ci sta antipatico, ma acconsente a operazioni di limitazione della sovranità altrui a condizione che tale azione avvenga "in condizione di parità con gli altri Stati" (quindi in contesti di coalizione e internazionali, come ad esempio dopo una votazione dell'ONU) e se volte a garantire un ordinamento che assicuri pace e giustizia.
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Ecco, leggendo questo pezzo giornalistico, mi è venuto in mente l'articolo 27 della Costituzione di cui tutte le anime belle si riempiono la bocca quando parla della finalità rieducativa delle pene. Ovvero il recupero del reo, delle misure alternative, e tutte le giuste considerazioni.
E ci si dimentica di una parte fondamentale di quell'articolo, ovvero della prima frase, che dice:
La responsabilità penale è personale.
La responsabilità penale è personale, significa in prima istanza che la costituzione tutela e protegge in primo luogo la certezza della pena, correlandola alla responsabilità civile e penale della persona che commette un atto illecito.
E non a caso nell'articolo 27 questa frase, divisa da punti, è la PRIMA frase dell'articolo; questo posizionamento significa nella interpretazione dei costituenti che la certezza della pena ha carattere preminente rispetto agli altri due punti dello stesso articolo ovvero la colpevolezza avviene solo a condanna definitiva, e solo al terzo posto che le pene devono tendere alla rieducazione del condannato.
Occorre ricordare a tutti gli smemorati, che non esiste una Repubblica, e non esiste uno stato, se non esiste un principio fondante che regola i rapporti tra gli individui: la responsabilità personale, e la certezza della pena nel caso in cui si commetta un reato.
E fintanto che non depenalizzeranno anche questo, colpire con un pugno qualcuno prefigura il reato di percosse, articolo 581 del codice penale, con una reclusione che può arrivare fino a 6 mesi o una ammenda a meno che non si prefigurino aggravanti.
E che cavolo ...
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)