da Observer il mar mag 06, 2025 6:18 pm
non ho sentito l'intervista di Daniele, ma che in questa AIA ci sia un depauperamento delle figure tecniche alle quali vengono preferite mezze pippe politicizzate mi pare del tutto evidente.
del resto, la passione non la puoi inoculare per decreto e se cibi un Arbitro a 200 mila euro all'anno per 10 anni è normale che quando "scende dalla giostra" cerchi di continuare a perpetuare il proprio tenore di vita.
lo farei io, lo faremmo tutti.
l'infantilismo cronico di queste classi dirigenti è che una volta che sono saliti sulla giostra, come per incanto dimenticano da dove arrivano, e quando facevano i designatori all'OTS sperimentando sulla propria carne viva quanto era duro chiudere un CRA01 ogni weekend, e si rimangiano tutte le premesse che li hanno animati in campagna elettorale.
e si dissociano dalla realtà, si rifiutano ostinatamente e pervicacemente di guardare in faccia ai problemi, cercando soluzioni politiche a problemi tecnici.
primo tra tutti, l'emorragia cronica di qualsivoglia talento dall'introduzione delle divise a colori, fino ai giorni nostri.
ed è normale che, cito a puro titolo di esempio, se ti intestardisci a parametrare il successo di un Arbitro su quanto ci mette a coprire con uno scatto la distanza tra un'area di rigore e l'altra, otterrai generazioni di cavalloni da corsa che però poi non hanno gli attributi per gestire gare toste.
se continui a spaccare le biglie agli OA sulle relazioni, sugli allegati, sugli episodi, sui report, ma anche alla fine su tonnellate di quiz nozionistici è normale che otterrai dei novelli Dante Alighieri abilissimi a scrivere una relazione, ma che poi non sanno inserire una prestazione Arbitrale nel contesto che la genera.
E l'impoverimento delle risorse tecniche, lo vediamo a ogni livello, non solo nazionale. Stiamo vivendo un momento di profonda crisi che potrebbe essere un'occasione straordinaria di rinascita della nostra Associazione ... ma a nessuno importa un accidente di far qualcosa. Basta mantenere lo status quo, così la Lega di serie A che caccia il grano per la CAN è contenta (oddio, contenta è un parolone ma la gran parte delle polemiche sulle prestazioni dei ragazzi sono di pura facciata) e la barca continua a navigare nella sua mediocrità.
Fino a quando le squadre di serie A non si renderanno conto che abbiamo una generazione di mezze pippe e di alcuni sparuti talenti ... e che forse in questa AIA ridotta a una deriva correntizia di un partito politico, sarebbe forse ora di metterci le mani.
E' assurdo dividere le persone in buoni o cattivi. Le persone o sono affascinanti o sono noiose.
(O. Wilde)