Eravamo circa a metà del secondo tempo, squadra di casa in attacco, vedo un giocatore della squadra ospitante che si piega sulle proprie gambe e comincia piangere, interrompo il gioco e mi dirigo di corsa verso di lui pensando ad un malore o, dato che si teneva la testa con le braccia, una botta in testa.
Una volta sopraggiunto, gli chiedo come stia, e se abbia bisogno dell'intervento del medico/massaggiatore; lui non risponde, allora per sicurezza autorizzo l'entrata del medico sul terreno di gioco. Di colpo, il giocatore toglie le mani dal volto, e lo vedo in lacrime. Mi dice le seguenti parole: "Grazie signore!" e subito dopo mi abbraccia. Ma non un abbraccio qualsiasi, un abbraccio carico di un qualcosa che è difficile esprimere a parole. Mentre mi abbraccia piangendo mi rivolge le seguenti parole: "Ieri un mio amico si è buttato giù da un ponte, la ringrazio per quest'abbraccio che mi ha confortato". Io sono rimasto di sasso, non sapevo ne cosa dire ne cosa fare. Al che lui è uscito spontaneamente dal terreno di gioco e alla prima interruzione l'ho autorizzato a rientrare. Appena la palla è uscita nuovamente mi sono avvicinato per chiedergli come stesse, al che fa un platealissimo gesto del "batti 5": io ovviamente batto 5 e segue un calorosissimo applauso del pubblico e dei compagni di squadra.
Sono esperienze incredibili, che tutti dovrebbero provare; mi sono sentito umano, per la prima volta in vita mia, all'interno di un campo da calcio.
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