da Rattlesnake il dom apr 06, 2014 8:45 am
È una situazione molto interessante, provo a dire la mia.
Secondo me ci troviamo di fronte a un particolarissimo caso in cui due giocatori si mettono d'accordo per aggirare una regola, ma in fin dei conti non ci riescono.
È una situazione di difficile lettura, io ho guardato il video un paio di volte per capire bene. In sostanza il portiere vuole riprendere in mano il pallone, e per far questo si serve di uno stratagemma: passa il pallone al compagno che glielo restituisce con la coscia servendosi di molta nonchalance e permettendogli conseguentemente di prenderlo in mano. Dal mio punto di vista il retropassaggio stesso è un'infrazione: è vero che il giocatore non "calcia" propriamente il pallone, però utilizza comunque un arto inferiore, e secondo me è possibile tranquillamente estendere la definizione di "calciare" più in generale all'utilizzo delle gambe.
Fatta questa premessa (tentativo di aggiramento della regola + infrazione di fatto), il calcio di punizione indiretto dal mio punto di vista è sacrosanto.
Resta il dubbio sui provvedimenti disciplinari da assumere in questo caso. Obiettivamente sia il portiere sia il calciatore sono ugualmente coinvolti nell'irregolarità (è evidente che si tratta di uno schema studiato), perciò dal mio punto di vista ambedue dovrebbero essere ammoniti.
Detto questo, data la difficoltà della situazione, credo che anche soltanto prendere la decisione tecnica corretta sia un ottimo risultato, quindi complimenti al collega per la lucidità.
Libertà va cercando, ch'è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta.