Mi collego con questo alla domanda "quanti di voi sospenderebbero la partita per uno sputo".
Da disposizioni del nostro CRA E.Romagna,lo sputo è equiparato ad un atto di violenza, quindi l'arbitro "attinto" da sputo deve sospendere la partita.
Nel caso in oggetto, lo sputo è avvenuto il mese scorso, in una gara di ritorno di COPPA ITALIA PROMOZIONE.
La squadra di casa aveva già perso l'andata per 3-1 e stava perdendo il ritorno per 2-0.
Mente la terna si reca nello spogliatoio per effettuare l'intervallo nasce una discussione ed un calciatore sputa nei confronti dell'arbitro,colpendo anche l'assistente.
Il direttore di gara,dopo essersi consultato telefonicamente con il PRONTO AIA,sospende la partita.
La cosa "interessante" è che io mi aspettavo la ripetizione della partita,in quanto in precedenti analoghi,anche davanti ad episodi di "violenza fisica lieve" (ho volutamente virgolettato l'ossimoro), come ad esempio "uno schiaffo" la gara veniva fatta ripetere, in questo caso, la ripetizione avrebbe indubbiamente agevolato la squadra che ha commesso la violenza, dandole la possibilità di ribaltare il risultato.
Davanti ad un referto ben fatto,la partita è stata data persa a tavolino ed il giocatore squalificato per 5 mesi che,a conti fatti, vuol dire fino alla fine del campionato.
La fonte di tutto questo è il c.u. n. 26 del C.R.E.R. (http://www.figc-dilettanti-er.it/upload ... 0/cu26.pdf)